Question Time, chiarimenti sul canale Navile

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BOLOGNA – La vicesindaca Valentina Orioli ha risposto alla domanda d’attualità della consigliera Graziella Tisselli (Fratelli d’Italia) sul canale Navile. La risposta è stata letta dall’assessora Susanna Zaccaria.

La domanda della consigliera Tisselli
“In relazione all’articolo apparso sugli organi di stampa secondo il quale, nonostante la continua opera di ripulitura del canale Navile a causa, pare, dei suoi affluenti che porterebbero immondizia, schiuma ed acque putride, il Navile “puzza”. Gli scolmatori che dovrebbero, a monte, separare/deviare i liquami putridi risultano intasati da detriti facendo sì che i sopracitati liquami si riversino nel torrente Aposa e, conseguentemente, nel canale Navile creando un odore nauseabondo. Si chiede, quindi, al Sindaco ed alla Giunta quali iniziative ed interventi appropriati intenda porre in essere per quanto di competenza, sollecitando le diverse parti competenti in materia, efficacemente ed in maniera veloce visto anche l’approssimarsi della stagione estiva, per garantire una situazione di salubrità urbana e risolvere questo annoso problema”.

La risposta della vicesindaca Orioli letta dall’assessora Zaccaria
“Gentile consigliera, pur non avendo competenze dirette sulla rete delle acque, l’Amministrazione comunale è costantemente impegnata a svolgere un ruolo di coordinamento e di sollecitazione delle attività necessarie per il loro risanamento e valorizzazione. In particolare queste attività interessano oggi il Canale Navile, nel quale negli ultimi mesi abbiamo visto attuare un intervento, ripreso anche nell’articolo di stampa citato, volto al suo miglioramento idraulico, attraverso interventi di pulizia e risezionamento dell’alveo. Tale intervento come importante effetto secondario avrà anche quello di contribuire al miglioramento della “salubrità” del canale, attraverso la rimozione di materiali e depositi di origine antropica e, spesso, maleodoranti.
Il progetto è attuato dal Consorzio della Bonifica Renana, che, attraverso una collaborazione di carattere istituzionale con il Comune, ha anche progettato l’intervento.
L’importo dei lavori è pari a 1.510.000 euro, di cui 1.500.000 richiesti dal Comune e finanziati dal Governo alla Regione nell’ambito del Piano Nazionale del Dissesto Idrogeologico 2014-2020, e 10.000 finanziati direttamente dall’Amministrazione comunale.
Proprio l’esecuzione di questi lavori ha comportato necessariamente l’assenza della portata dell’acqua nel Navile dal canale delle Moline, con la conseguente e temporanea concentrazione dei reflui provenienti da monte.
Questo fenomeno evidenzia come lo stato di salute del Navile, corpo idrico appartenente al demanio idrico regionale, dipenda dal complesso sistema idraulico che sta a monte, anche dentro e “sotto” la città, nel quale sono coinvolti vari soggetti che esercitano una pluralità di funzioni.
Sebbene sia doveroso registrare come in questi anni sia stata costantemente sviluppata una attività di intercettazione degli scarichi nei corpi idrici, svolta sia da parte di Hera che dei Canali di Bologna, che ha dato buoni risultati dal punto di vista ambientale, occorre anche dirci con franchezza che questa attività va completata in tutte le parti che ancora non funzionano a dovere.
A questo riguardo posso dirle che l’Amministrazione comunale è stata informata della programmazione di alcuni sopralluoghi e verifiche specifiche che saranno svolte da Hera nel mese di marzo. Nel frattempo mi risulta che si sia provveduto ad erogare un po’ di acqua per attenuare il disagio arrecato da una situazione purtroppo inevitabile in relazione all’esecuzione dei lavori”.