Question Time, chiarimenti sul bando per i mercati contadini di Campi aperti

110
BOLOGNA – L’assessore Alberto Aitini ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d’attualità dei consiglieri Francesco Errani e Andrea Colombo (Partito Democratico) e della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sul bando per i mercati contadini di Campi aperti.

La domanda del consigliere Errani
“Vista la rassegna stampa in merito alla scelta del Comune di Bologna di non rinnovare il Patto di collaborazione con i produttori biologici e a Km 0 dell’Associazione Campi Aperti e di mettere a bando quattro dei suoi mercati storici: via Gobetti (Navile), via Paolo Fabbri (San Donato-San Vitale), via Pieve di Cadore (Savena) e piazza Verdi (Santo Stefano). Considerando, in particolare, che Campi Aperti è un’associazione di produttori e cittadini che sostiene l’agricoltura biologica, ed è impegnata a tutelare e valorizzare la salute, la qualità dell’ambiente e la dignità del lavoro, con un alto valore sociale e un legame ormai storico con la città di Bologna. Invita cortesemente il Sindaco e la Giunta: ad esprimere una valutazione politica sull’opportunità, grazie al Regolamento sui beni comuni e ai Patti di collaborazione, di realizzare una vera co-progettazione degli spazi, valorizzando attività con finalità sociali, culturali e ambientali, secondo una logica di cittadinanza attiva, per condividere la responsabilità nella cura e nella rigenerazione della nostra città”.

La domanda del consigliere Colombo
“In merito agli articoli di stampa relativi al futuro di quattro mercati di vendita diretta di prodotti agricoli; domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa in generale in merito all’importanza dei mercati di vendita diretta di prodotti agricoli nella città di Bologna; quale giudizio esprime sui risultati del patto di collaborazione in essere con l’associazione Campi Aperti per i mercati contadini di via Gobetti, via Paolo Fabbri, via Pieve di Cadore e Piazza Verdi/via Zamboni, e per quali ragioni negative ha ritenuto di non voler proseguire la collaborazione e di procedere con un bando pubblico di tipo tradizionale; se l’amministrazione, in vista della scadenza, ha incontrato preventivamente l’Associazione Campi Aperti per valutare insieme le attività svolte nell’ambito del patto di collaborazione, anche per un possibile rinnovo come previsto dallo stesso, e per informarla invece della intenzione di procedere alla messa a bando delle quattro aree in questione; se l’amministrazione condivide la scelta di non inserire tra i criteri di valutazione previsti dall’avviso pubblico alcun punteggio per l’esperienza pregressa nella gestione di mercati contadini e, in caso negativo, come intenda attivarsi tempestivamente per correggere questo aspetto; per quale motivo è stata disposta una proroga del patto solo fino al 30 settembre 2021, a fronte di un avvio della nuova gestione dal 1° gennaio 2022, lasciando quindi un vuoto di tre mesi, e se l’amministrazione intenda rimediare estendendola per garantire la piena continuità del servizio pubblico per i cittadini e dell’attività di vendita per le aziende agricole”.

La domanda della consigliera Clancy
“Viste le notizie relative all’approvazione dello schema di avviso pubblico per l’individuazione dei soggetti gestori dei mercati contadini di Piazza Verdi, via Gobetti, via Pieve di Cadore, via Paolo Fabbri; viste le proteste degli attuali gestori riuniti nell’Associazione Campi Aperti che vedono messa a rischio la loro attività che non si limita alla vendita di prodotti alimentari, ma propone un diverso modo di produrre e consumare; viste inoltre le proposte di aggiornamento del “Regolamento per lo svolgimento dei mercati di vendita diretta di prodotti agricoli” del Comune di Bologna presentato dall’Associazione Campi Aperti nella direzione di una maggiore valorizzazione delle esperienze e delle realtà che affiancano alla vendita dei prodotti l’educazione alimentare e la promozione di un ciclo di produzione sano, rispettoso della natura e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, in una relazione costante con il consumatore finale. Pone, al Sindaco e alla Giunta, la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politico-amministrativa sul tema”.

La risposta dell’assessore Aitini
“Grazie presidente, grazie consiglieri,
i mercati contadini sono assolutamente importanti tanto che in questi anni li abbiamo valorizzati e ampliati. Il confronto è periodico e costante a fronte anche dell’ordine del giorno citato dalla consigliera Clancy, il confronto è con tutti, compresi Campi Aperti. Io stesso, oltre con gli uffici preposti, ho avuto interlocuzioni dirette anche recentissime compresa quella con la nuova presidente dell’associazione proprio riguardo al tema del patto di collaborazione, quindi deduco che abbiate avuto informazioni errate sul fatto che non ci siano state interlocuzioni. L’ultimo patto di collaborazione è scaduto nelle scorse settimane e quindi si è deciso come è previsto dalla legge di andare a bando, come è stato fatto e come viene fatto per tutti i mercati, non perché non si ritenga importante valorizzare l’esperienza dei mercati contadini, che anzi riteniamo di primaria importanza ma proprio perché è normale e necessario che dopo vari rinnovi del patto di collaborazione, che come ricordava il consigliere Colombo è del 2015, ci sia sei anni dopo la necessità di provvedere a un bando dove tutti, compresi Campi Aperti, possono progettare lo spazio messo a bando. Rispetto al patto di collaborazione ci sono stati vari problemi, in particolare il fatto che non sia mai stata adeguatamente relazionata l’amministrazione sull’andamento dei suddetti mercati, tra le altre cose è un obbligo espressamente previsto dal patto di collaborazione, in generale dopo sei anni di patto di collaborazione è assolutamente normale, ripeto, oltre che obbligatorio, che ci sia il bando a cui tutti potranno partecipare. Il fatto che ci sia stata una proroga fino al 30 settembre è nella previsione che la procedura di bando sia terminata entro quella data, è evidente che se dovesse prolungarsi ci sarà un’ulteriore proroga e sarebbe sbagliato, e con questo sono d’accordo con il consigliere Colombo, lasciare settimane, mesi, senza che ci siano i mercati attivi. Sono stupito da alcune considerazioni di alcuni consiglieri, nel senso che con Campi Aperti c’è un confronto davvero periodico, per di più l’ultimo bando sui mercati contadini, quello di Piazza San Rocco, è stato vinto, lo dico per onore di cronaca, proprio da Campi Aperti, e quindi non capisco neanche questa preoccupazione che ho sentito in alcune parole rispetto a fare i bandi per i mercati contadini.

È importante confrontarsi, progettare insieme gli spazi, ricordo, questa è una risposta per il consigliere Errani, che questi mercati hanno un ritorno, giustamente, economico per il lavoro che viene svolto e quindi è normale che dopo un po’ di anni ci sia un bando pubblico con la possibilità che tutte le realtà che hanno i mercati agricoli contadini di potersi confrontare. Questo non vale solo per i mercati che sono attualmente gestiti da Campi Aperti, ma per tutti i mercati della città e alla scadenza di un periodo che può essere appunto previsto dal bando precedente o alla fine di un patto di collaborazione che in questo caso è stato particolarmente lungo, perché è durato sei anni, è normale che ci sia, come succede anche per i mercati non alimentari, il bando. L’avviso pubblico verrà pubblicato presto, stiamo aspettando il parere favorevole tecnico degli uffici competenti in materia proprio per procedere a tale pubblicazione.
Devo dire che l’interlocuzione con l’associazione è per quanto ci riguarda positiva, sono state riscontrate delle criticità che l’amministrazione ha chiaramente evidenziato, ma dall’associazione stessa non è stato posto nessun problema rispetto al fatto che alla fine del patto di collaborazione ci dovesse essere il bando pubblico per la gestione nei prossimi anni di questi spazi. L’associazione ha posto preoccupazione rispetto alla scadenza del patto di collaborazione nella sua imminenza e proprio per questo è stato prorogato il patto di collaborazione per i prossimi mesi proprio per dare continuità al lavoro dei produttori agricoli ed evitare in un periodo molto importante come quello della primavera-estate e probabilmente alcune settimane dopo l’estate, di interrompere di colpo un lavoro che chiaramente prevede una programmazione quantomeno annuale e di dare continuità alla programmazione già prevista per il 2021. Proprio per questo il patto di collaborazione è stato prorogato in attesa che il bando venga effettuato e che quando ci sarà una nuova concessione, il patto verrà interrotto e comincerà una nuova concessione. “