Provincia di Modena: visita ministro Speranza, Tomei sigla protocollo di intesanuovo ospedale di Carpi

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“Sviluppare la medicina territoriale e di base”

MODENA – «Occorre proseguire sulla strada della sanità territoriale, facendo tesoro dell’esperienza maturata in questi due anni di emergenza pandemica, anche per quanto riguarda la medicina di base che da troppo tempo soffre di carenza di personale, ma rappresenta un riferimento fondamentale per le piccole realtà diffuse nel territorio».

Lo ha affermato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, in occasione della firma, a Carpi, lunedì 21 giugno, alla presenza del ministro della Salute Roberto Speranza, dello schema di accordo territoriale tra la Provincia di Modena, il Comune di Carpi, la Regione Emilia-Romagna e la Ausl di Modena per la realizzazione del nuovo ospedale di Carpi.

Tomei, inoltre, ha sollecitato il ministro ad intervenire sulle leggi vigenti, per «agevolare il reclutamento dei medici di base e per consentire loro di esercitare l’attività, su base volontaria, anche oltre l’attuale limite d’età pensionabile».

In passato, ha ricordato Tomei questo era possibile e «sarebbe opportuno attingere a queste esperienze per trovare soluzioni ai problemi di oggi. Non possiamo permetterci di lasciare le nostre comunità senza medico di base, come sta accadendo sempre più frequentemente».

Per quanto riguarda l’ospedale di Carpi per il presidente della Provincia «si tratta di un intervento di grande importanza per il comune e per l’intero territorio provinciale che adegua e potenzia l’offerta e la qualità della rete della sanità pubblica modenese».

Il nuovo ospedale di Carpi sostituirà quello esistente e opererà all’interno della rete ospedaliera dell’Ausl di Modena ed è individuato, nell’ambito del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) come attrezzatura sanitaria e ospedaliera.

L’accordo territoriale prevede, inoltre, che la nuova struttura abbia un migliore livello di efficienza e sicurezza complessiva delle attività ospedaliere, garantire la continuità assistenziale con le strutture esistenti e rafforzare l’introduzione di modelli innovativi per gli aspetti diagnostici,