Provincia di Modena: cantiere all’istituto Barozzi, posa delle travi sul tetto

78

Scuola più sicura con la “gabbia” antisismica

MODENA – All’istituto Barozzi di Modena proseguono i lavori della Provincia per il miglioramento sismico dell’edificio su via Monte Kosica che termineranno entro la fine dell’anno.

Partiti a settembre dello scorso anno, i lavori entrano ora in una fase cruciale, quella del completamento della struttura esterna di rinforzo, una sorta di esoscheletro in cemento armato che abbraccia l’edificio, rispettando l’architettura originaria, in grado di assorbire le scosse in caso di sisma.

Da martedì 27 ottobre i tecnici specializzati della impresa costruttrice, il Consorzio stabile modenese (Csm), con la ditta Generali due esecutrice, con l’ausilio di apposite gru, hanno installato sul tetto dell’edificio le travi in acciaio lunghe quasi 13 metri che chiuderanno la struttura, sorretta da oltre 100 pali di fondazione, inseriti a ridosso dell’edificio.

«Questo intervento rappresenta il primo stralcio – spiega Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia – di un progetto di miglioramento sismico su tutto il complesso edilizio, palestra compresa, che prevede altri due stralci per circa sette milioni di euro complessivi. Con i prossimi lavori – aggiunge Tomei – è prevista anche la ristrutturazione dell’ampia aula magna al fine di renderla disponibile per iniziative pubbliche».

Nell’ambito dei lavori, costati due milioni e 500 mila euro, messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione e dalla Provincia, sono stati ristrutturati anche gli spazi dell’ex mensa per ricavare dieci nuove a disposizione della scuola dal settembre scorso.

I lavori – sottolinea Tomei – «fanno parte di un piano della Provincia per l’adeguamento e miglioramento sismico degli edifici scolastici superiori; i prossimi interventi riguarderanno il Morante e Formiggini di Sassuolo e il Fermi a Modena».

L’istituto Barozzi fu inaugurato dalla Provincia il 4 ottobre del 1959 dopo oltre due anni di lavori sulla base di un progetto del gruppo Architetto Marcello Rutelli che si era aggiudicato il concorso nazionale indetto dalla Provincia stessa nel 1952.