Presentato all’Università di Parma l’International Centre for Research on Cooperatives

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Promotori: Università di Parma, Legacoop Emilia Ovest, Legacoop Emilicomune di Parma logoa Romagna, Coopfond, Fondazione Ivano Barberini e PGI – Professors Guild International

PARMA – All’Università di Parma è nato l’International Centre for Research on Cooperatives, il primo Centro internazionale di studi e ricerche sul sistema cooperativo: un polo internazionale di studi e anche un laboratorio di idee per la conoscenza, la promozione e lo sviluppo del modello cooperativo e dell’economia sociale.

Ieri mattina la presentazione nella sede dell’Ateneo, in una conferenza stampa alla quale sono intervenuti illustri relatori italiani e stranieri: oltre al Rettore Loris Borghi hanno partecipato il Presidente del Centro Andrea Cilloni, delegato del Rettore ai Rapporti con il sistema cooperativo e docente del Dipartimento di Economia dell’Università di Parma, Patrick O’Sullivan della Grenoble Ecole de Management, docente della University of Cambridge and Warsaw, il Direttore Generale di Coopfond Aldo Soldi, l’Assessore all’Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia Romagna Simona Caselli, il Presidente di Legacoop Emilia OvestAndrea Volta, Roberta Trovarelli di Legacoop Emilia Romagna, Rossana Valéria de Souza e Silva, Direttrice esecutiva del Grupo Coimbra de Universidades Brasileiras,e la Pro Rettrice con delega all’internazionalizzazione dell’Università di Parma Francesca Zanella. In videoconferenza è intervenuto Satoshi Sugahara della Kwansei-Gakuin University di Kobe (Giappone).

L’International Centre for Research on Cooperativespromuove attività di ricerca teorica e applicata, di formazione e di consulenza a livello nazionale e internazionale, e si propone di contribuire alla diffusione del modello cooperativo e mutualistico affinché si consolidi come sistema riconosciuto per la sostenibilità sociale, economica e ambientale. Le attività di ricerca, formazione e consulenza del Centro riguarderanno prioritariamente i temi dell’identità, della partecipazione, della sostenibilità, dell’amministrazione e del quadro giuridico in ambito cooperativo.

Cinque i soggetti promotori, oltre all’Università di Parma: Legacoop Emilia Ovest, Legacoop Emilia Romagna, Coopfond, Fondazione Ivano Barberini e PGI – Professors Guild International, cui si aggiungeranno Università e Centri di ricerca (italiani e internazionali) che delibereranno in proposito entro sei mesi dall’istituzione della nuova realtà. Passati i sei mesi, l’International Centre for Research on Cooperatives sarà comunque aperto a nuove adesioni da parte di università, centri di ricerca, enti pubblici o privati.

Cinque i temi-chiave su cui si concentreranno le attività, temi di ricerca trasversali a diversi ambiti di studio:

Participation (governo democratico dell’azienda cooperativa);
Sustainability (perseguimento dei bisogni dei portatori di interesse tutti e non del solo profitto speculativo);
Identity (analisi dell’identità cooperativa caratterizzata da uno specifico codice etico che affonda le proprie radici nei primi movimenti inglesi e italiani);
Legal Frameworks (definizione di normative e politiche pubbliche a supporto del sistema cooperativo, per definizione non-profit e mutualistico);
Capital (politiche finanziarie di lungo periodo e capitalizzazione che agevolino il mantenimento del controllo da parte dei soci).

Tra le azioni previste: l’attuazione di percorsi formativi extra-curricolari; lo sviluppo e la realizzazione di ricerche applicate sui temi attinenti la pianificazione, la gestione e lo sviluppo dell’impresa cooperativa; la promozione di tesi di laurea; il sostegno alla nascita di spin off universitari e start up innovative in forma cooperativa, e il trasferimento degli esiti della ricerca alle imprese cooperative; la partecipazione a progetti di ricerca nazionali e internazionali; la pubblicazioni di studi, ricerche e case history; lo sviluppo di relazioni con organizzazioni imprenditoriali cooperative nazionali e internazionali; l’attivazione di borse di studio; la promozione di percorsi di mobilità per studenti, docenti, personale amministrativo e aziendale; l’organizzazione di summer school e workshop nazionali e internazionali.