Posa della prima pietra della nuova biblioteca del Quartiere Montanara

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Pizzarotti, Alinovi, Guerra e Paci per iniziare la costruzione di un’opera che ha un’anima

PARMA – Si è tenuta nel pomeriggio la cerimonia di posa della prima pietra della nuova biblioteca del Quartiere Montanara, con emeroteca, spazio ragazzi e spazio anziani e mediateca. L’importo dei lavori ammonta a 2 milioni di euro e rientra nei finanziamenti del cosiddetto “Piano periferie”. Si ricorda che il “Progetto per la riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie della città di Parma”, nel suo complesso, ha ottenuto finanziamenti per 18 milioni di euro ed include, oltre alla nuova biblioteca del Quartiere Montanara, il Distretto delle imprese creative e rigenerazione urbana al Workout Pausubio, la riqualificazione del centro sportivo che sorgerà al posto dell’Ex Cral Bormioli, la realizzazione del Distretto della memoria sociale, civile e popolare con il recupero del Complesso dell’Ospedale Vecchio; la riqualificazione di piazzale Pablo ed il restauro e riuso degli edifici dell’ex Podere Cinghio. Presenti

Il Sindaco Federico Pizzarotti, che ha preso la parola dopo la benedizione di Padre Assuero Mascanzoni della Parrocchia della Famiglia di Nazareth ha detto “Villa Ghidini aveva lasciato un vuoto nelle attività del quartiere Montanara. Oggi celebriamo la partenza del percorso di nascita di una nuova mediateca che sappiamo sarà uno strumento favoloso che si integrerà tra quelli che già abbiamo visto in azione in questa zona di Parma”.

“Un’opera pubblica che ha un’anima” ha proseguito l’Assessore alle politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche Michele Alinovi “fortemente voluta dal quartiere. Questa nuova biblioteca rappresenta una vittoria di questa comunità che ha sollecitato la politica. I lavori termineranno la prossima estate, probabilmente la biblioteca entrerà in funzione a fine 2020 o all’inizio del 2021. La cultura è quello che in gergo urbanistico viene chiamato servizio di urbanizzazione secondaria. Le biblioteca e il polo culturale che oggi inizia il suo iter di completamento sono monumenti di comunità importanti, in grado, in sinergia con le forze dell’ordine, di scacciare anche il degrado”.

A questo proposito Nicoletta Paci, Assessora alla Partecipazione e all’Associazionismo del Comune di Parma ha voluto ringraziare le associazioni e i cittadini del quartiere che hanno dato, insieme, un apporto significativo per l’avvio del progetto “dopo questo primo traguardo sono sicura che non vi fermerete, ma che saprete rendere questo luogo che avete sostenuto un centro vivo e partecipato”.

La nuova biblioteca di Quartiere del Montanara è un progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana che ha previsto la demolizione del vecchio immobile per fare posto al nuovo, che si inserisce nell’ambito del Distretto delle Eccellenze delle Arti Audiovisive. L’immobile demolito, conosciuto come Villa Ghidini, faceva parte del Centro Civico di Quartiere Cinghio Nord, situato tra largo 8 Marzo e via Mafalda di Savoia, si tratta di un fabbricato che era irrimediabilmente danneggiato dal sisma del 2008 e del 2013, da qui il progetto di demolirlo e realizzarne uno nuovo.

La nuova biblioteca di quartiere si pone quindi in dialogo con un contesto che vede da un lato la presenza del Cinema Teatro Edison e con il Centro Civico il cui processo di riqualificazione ha visto, nel 2016, la realizzazione di nuovi spazi che ospitano la Scuola di Cinema dell’Università di Parma, il laboratorio di cinema e di video – coworking del Comune di Parma (Officina delle arti audiovisive) e spazi polifunzionali. Il Centro Civico di via Mafalda di Savoia – Officina delle arti audiovisive – si connota per un’importante funzione di aggregazione dei giovani del quartiere; la cui presenza è significativa: sono più di 3.500 i residenti under 35. Il quartiere Montanara, inoltre, è contrassegnato dalla presenza di numerose associazioni che operano nel campo delle politiche giovanili, dello sport, del volontariato, della cultura e della formazione, grazie ad una rete che si è consolidata nel tempo anche in rapporto con le scuole del territorio.

Michele Guerra, Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Parma, ha definito il progetto della biblioteca come “parte dell’hardware che ha dato l’idea di Parma Capitale della Cultura. Una cultura che sa penetrare sotto la pelle della città. Oltre alla sempre bella notizia della nascita di una biblioteca, possiamo anche essere orgogliosi di come il distretto Montanara abbia saputo diventare, in pochissimi anni un piccolo modello regionale. Questo nuovo tassello che si aggiungerà sarà una possibilità in più per la vita del quartiere, della città e un nuovo fattore attrattivo che completerà un polo dove si convogliano e si convoglieranno curiosità, energie e attività di Parma e non solo”.

I lavori per la realizzazione della nuova biblioteca del Quartiere Montanara sono stati appaltati alla ditta C.E.M.A – Costruzioni Edili Marittime Autostradali Srl.

Sarà un edificio al alta efficienza energetica che si sviluppa su tre livelli (piano terra, primo e secondo) con accesso pedonale e carrabilie da via Mafalta di Savoia. L’area esterna continuerà ad essere pavimentata a cubetti di porfido, mentre l’area a ovest e a sud saranno adibite ad area verde, per cui è previsto un progetto di recupero ad hoc con la creazione di cortine alberate e “stanze all’aperto”, dove poter sostare a leggere ed intrattenere relazioni. La sistemazione di tutte le parti a raso è improntata al criterio della massima accessibilità.

Al piano terra, l’accesso alla Biblioteca avviene dalla bussola di ingresso lato nord, all’interno della bussola potranno esser depositati i passeggini e gli oggetti ingombranti, nello stesso tempo potrà essere già un luogo intermedio di incontro e di riposo. L’ingresso sarà caratterizzato da un contenitore per zaini e borse collocato centralmente e da una sere di librerie e spazi mostra per le novità librarie e multimediali. In continuità con l’ingresso è previsto il bancone (desk) informazioni e prestito. Immediatamente dopo il desk, è contemplato il punto di consultazione del catalogo con pc fissi ed alcune sedute per sosta breve, con illuminazione naturale diretta dal lato est dell’edificio mediante una grande vetrata. Dallo spazio centrale, partendo da nord e procedendo in senso antiorario, si aprono i seguenti spazi: scala, ascensore, disimpegno servizi igienici e depositi, biblioteca per bambini 0-3 anni e genitori, biblioteca per bambini 3-6 anni, emeroteca.

Lungo il lato sud dello spazio ingresso, una lunga libreria fissa ospiterà anche le due porte che consentiranno di entrare nella grande zona dedicata ai bambini. La prima è la zona 0-3, di forma circolare, con contro soffitto basso ed arredi realizzati per questa fascia di età. L’accesso successivo conduce alla zona dedicata alla fascia di età 3-6. La sua forma, in pianta. è un ovale regolare. Sarà dotata di una porta scorrevole di collegamento con la zona 0-3 dove una seduta perimetrale continua favorirà le attività di lettura ad alta voce con personale specializzato. L’ultimo spazio collocato al piano terra è l’emeroteca.

Al primo piano è prevista la biblioteca dei ragazzi, spazio di forma quadrata, molto grande. Potrà essere organizzato in modo diversificato, con sedute informali e librerie centrali. Da qui vi è la possibilità di accede alla passerella di collegamento con il Distretto d’Eccellenza delle Arti Audiovisive (in particolare al salone centrale della zona di co-working). La passerella sarà in acciaio e vetro con due porte: una verso la Biblioteca ed una verso il co-working.

Al secondo piano è previsto un locale da utilizzare come biblioteca informale ed un secondo locale destinato a biblioteca degli adulti. La caratterizzazione esterna di questi volumi è quella delle grandi geometrie poligonali rivestite in lamiera metallica. Sono due volumi: uno di forma tronco piramidale ed uno di forma prismatica con copertura poligonale, inclinata verso sud. Il secondo volume ospita la biblioteca per adulti con tavoli e sedute formali e porte finestre che consentono l’accesso ai due terrazzi nord e sud. Il primo volume ospita i servizi, gli impianti, il vano ascensore ed il vano scala. L’accesso ai terrazzi completa la promenade architecutrale riportando il fruitore all’esterno e concedendogli due luoghi di riposo aperti sul verde circostante uno a nord ed uno a sud.