Nasce il gruppo di lavoro per l’integrazione e l’innovazione nell’organizzazione e nella gestione delle reti ospedaliere e della assistenza territoriale

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Ne fanno parte Città metropolitana, Comune e Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Aziende sanitarie dell’area metropolitana

BOLOGNA – Innovare l’organizzazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali in ambito metropolitano, perseguendo una logica di integrazione del sistema territoriale intorno ai bisogni complessivi dei cittadini. E ancora, valorizzare la ricerca e la formazione nelle strutture di riferimento per le reti assistenziali di interesse nazionale e internazionale. Con questi intenti, in seno alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna (CTSSM), nasce un nuovo gruppo di lavoro formato da rappresentanti della stessa CTSSM, della Città metropolitana di Bologna, del Comune di Bologna, dell’Università di Bologna, della Regione Emilia-Romagna, delle Ausl di Bologna e Imola, degli IRCCS Policlinico Universitario Sant’Orsola e Istituto Ortopedico Rizzoli.

La volontà di avviare questa riflessione è stata ufficializzata nella riunione della CTSSM di giovedì 28 aprile, su proposta del Presidente, il sindaco metropolitano Matteo Lepore.

Nello specifico, il gruppo di lavoro, indicativamente nel corso dei prossimi sei mesi, dovrà elaborare proposte in quattro ambiti:

Piano per la promozione della salute e la prevenzione;

Ridisegno delle reti sociali, sociosanitarie e di assistenza sanitaria territoriale;

Riorganizzazione delle reti ospedaliere e valorizzazione degli IRCCS;

Assetti di governo del sistema.

“Riprendiamo un percorso che in parte era già stato avviato prima della pandemia, un lavoro per continuare ad innovare il nostro sistema, nel quadro del PNRR e delle riforme nazionali nel campo della sanità, dalla assistenza territoriale con il DM 71 alla telemedicina. – ha spiegato il sindaco Lepore – Sentiamo la necessità che le grandi competenze e le grandi potenzialità che abbiamo come comunità metropolitana vengano sfruttate al massimo e valorizzate. Questo grazie a una maggiore integrazione tra tutti gli attori del sistema, l’Università, le Aziende, le Istituzioni, la ricerca. Il mandato per il gruppo di lavoro per i prossimi mesi è quello di costruire un progetto che ci permetta di realizzare gli investimenti, ma soprattutto di riempire di contenuti i nuovi contenitori che ci saranno. Questa sarà una opportunità per risolvere problematiche che avevamo anche prima della pandemia. Dobbiamo avere l’ambizione di innovare, come è nella nostra tradizione. – continua il Sindaco – Stiamo vivendo un momento storico di grande disponibilità di risorse per gli investimenti, ma non altrettanto sulla spesa corrente. Sarà dunque importante lavorare anche su un nuovo sistema di governance delle nostre reti metropolitane. Come Amministratori siamo molto interessati al settore della prevenzione e a tutti i servizi territoriali”.

Il Rettore Giovanni Molari aggiunge: “Per l’Università sarà una grande opportunità per rafforzare la propria presenza sul territorio sia nella formazione delle figure professionali necessarie per i nuovi modelli assistenziali sia nella ricerca sulle patologie a maggior impatto sulla salute dei cittadini. Inoltre, il gruppo di lavoro consentirà alle istituzioni coinvolte di trovare nuove soluzioni per rafforzare la collaborazione tra l’Università e gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico dell’area metropolitana”.

“La Regione assicura massimo impegno. Fare gioco di squadra con il Comune e l’Università è importante, ed è determinante per elaborare strategie che continuino ad assicurare politiche di prevenzione, che rafforzino la sanità territoriale metropolitana e la rete ospedaliera”, commenta infine Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute.