Modena

Modena: “Senza chiedere permesso”, è possibile fare ancora domanda

Fino al 3 maggio è possibile presentare un progetto per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Il bando è aperto a imprese, libere professioniste, associazioni

MODENA – Fino al 3 maggio sarà ancora possibile partecipare al bando “Senza chiedere permesso”, il progetto per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro promosso dal Comune di Modena in collaborazione con le associazioni di categoria, la Cpo, i sindacati e Unimore.

Tenendo conto dell’emergenza in atto, infatti, l’Amministrazione ha stabilito di prorogare di un mese la scadenza per la presentazione delle domande inizialmente prevista per il 5 aprile.

Il bando mette a disposizione un fondo di 40 mila euro per realizzare misure innovative di welfare aziendale e di sostegno al lavoro professionale femminile. Informazioni e moduli sul sito del Comune del Comune di Modena (alla pagina comune.modena.it/pari-opportunita).

Imprese, micro-imprese (fino a dieci dipendenti), libere professioniste e organizzazioni e associazioni che supportino imprese in grado di offrire servizi innovativi per la conciliazione possono fare domanda di contributo per progetti come, per esempio, nuove modalità di organizzazione aziendale, l’orario elastico e il lavoro per obiettivi, a distanza o condiviso; azioni di sostegno ai genitori e a chi si prende cura di un familiare, come una nuova gestione dei permessi o un supporto professionale temporaneo; un aiuto nella gestione degli impegni familiari e l’estensione oraria dei servizi per poter conciliare meglio vita e lavoro.

Il progetto prevede tre linee di intervento: una rivolta alle aziende per attivare nuove soluzioni organizzative a favore dei propri dipendenti; una seconda rivolta a liberi professionisti e micro imprese; una terza a imprese e organizzazioni che avviino servizi innovativi a favore della conciliazione.

Tra i risultati attesi ci sono la riduzione delle dimissioni delle madri, dei conflitti familiari e dei costi indotti dalla mancata conciliazione, oltre a un miglioramento dell’ambiente e delle performance aziendali, una crescita del benessere e quindi della produttività di lavoratori e lavoratrici; l’attivazione di processi di riflessione delle istituzioni per riprogrammare un welfare territoriale per le famiglie.

“Senza chiedere permesso”, elaborato dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Modena dopo una condivisione con le associazioni di categoria, la Cpo, i sindacati e Unimore, ha ottenuto un contributo di 32 mila euro nell’ambito del bando regionale per sostenere la parità delle donne nella vita economica (ai quali l’amministrazione ha aggiunto ottomila euro di fondi propri per un totale di 40 mila euro disponibili) e coinvolge una rete di organismi rappresentativi delle realtà imprenditoriali e del lavoro locale per sviluppare azioni concrete che migliorino le condizioni di lavoro all’interno delle imprese e offrano opportunità di conciliazione anche alle libere professioniste e alle micro imprese.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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