Modena: maltempo, richiesta di contributo ancora possibile

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Fino al 25 luglio le domande per il ripristino dei danni subiti da cittadini e aziende nel 2019 a causa delle piogge di maggio e novembre e per la grandine di giugno

MODENA – Fino al 25 luglio i cittadini e le aziende colpiti dal maltempo possono ancora presentare al Comune di Modena le domande di contributo per i danni subiti dalla grandinata del 22 giugno sia per quelli conseguenti alle piogge e agli eventi alluvionali di novembre 2019.

A causa delle restrizioni imposte dalle misure di contenimento del coronavirus, infatti, è stato ulteriormente prorogato il termine di scadenza delle domande, previsto prima per il 2 marzo e poi per il 4 maggio.

Il Comune invita i cittadini e le aziende che hanno subito danni a seguito delle piogge e dei rigurgiti fognari di novembre e della grandine di giugno e che siano in possesso della documentazione necessaria, a presentare la richiesta per non correre il rischio di rimanere esclusi dai contributi.

I contributi possono essere richiesti per il ripristino dei danni subiti dalle abitazioni e per il ripristino o la sostituzione dei beni mobili (arredi, elettrodomestici e attrezzatture per l’ufficio) non più utilizzabili. Le domande devono essere compilate sui moduli messi a disposizione dalla Regione e scaricabili dal sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it).

La documentazione con l’attestazione dei danni e la richiesta del contributo può essere consegnata a mano al Protocollo generale del Comune di Modena (via Scudari 20); inviata allo stesso indirizzo con raccomandata con ricevuta di ritorno; spedita via Pec a danni_eventicalamitosi_privati@cert.comune.modena.it, nel caso di privati cittadini, e a danni_eventicalamitosi_imprese@cert.comune.modena.it nel caso di aziende. Per informazioni è possibile telefonare al settore Ambiente (059 203 2303) oppure alla Polizia locale (059 2033743).

In base alla direttiva emanata dalla Regione Emilia Romagna, il contributo può essere richiesto per la ricostruzione dell’abitazione distrutta, per il ripristino strutturale e funzionale dell’abitazione o di parti comuni per quanto riguarda i danni a elementi strutturali verticali e orizzontali, finiture interne ed esterne, serramenti interni ed esterni, impianti (riscaldamento, idrico-fognario, elettrico), ascensori e montascale. Ammesse anche le richieste per il ripristino o la sostituzione di beni mobili distrutti o danneggiati e non più utilizzabili. Non è possibile presentare domanda per gli immobili di proprietà di un’impresa destinati all’esercizio di un’attività economica e produttiva (sono quindi esclusi i fabbricati a uso agricolo), le pertinenze e i beni mobili registrati. Per i danni superiori a 10 mila euro è necessario presentare una perizia asseverata.