Modena Contemporanea dll’11 al 24 maggio

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emilia-romagna-news-24MODENA – Con la seconda edizione del Festival Modena Contemporanea – ideato e promosso da Tempo di Musica APS e con la direzione artistica di Ensemble Forma Libera – tornano in città la sperimentazione, la ricerca e l’esplorazione dei linguaggi del presente, in una formula rinnovata che prevede la divisione in due parti della programmazione, primaverile ed autunnale.

Memento – parte 1, questo il tema della seconda edizione di Modena Contemporanea che si svolgerà dall’11 al 24 maggio; quante relazioni si possono trovare tra passato e presente? Come cambia l’approccio agli strumenti e alla creazione a contatto con le nuove tecnologie? Dove affondano le proprie radici i linguaggi musicali del futuro?
Una proposta, quella di Modena Contemporanea, che si presenta unica sul territorio cittadino e della provincia; una programmazione limitata nel tempo ma caratterizzata da una vocazione all’esplorazione coraggiosa della pluralità dei linguaggi musicali contemporanei. Non solo. Nell’offerta troveranno posto prime esecuzioni, autori emergenti, riproposizioni di capolavori del recente passato, ensemble formati da strumentisti giovani ma già pionieri nella divulgazione della nuova musica. Per tre settimane Modena tornerà al centro dell’attenzione di quel particolare ecosistema culturale e musicale italiano che si dedica alla promozione della nuova musica e dei nuovi autori.
Divulgazione e Accessibilità sono due parole chiave nell’approccio di Modena Contemporanea. Il pubblico verrà guidato all’ascolto da introduzioni e programmi di sala che sapranno preparare l’ascoltatore all’esperienza sonora. Verrà inoltre riproposta la formula della discussione con l’artista-performer al termine dell’esibizione; un momento di dialogo e condivisione che durante la prima edizione del Festival, nel maggio 2024, ha portato a diversi momenti di grande interesse nella relazione tra pubblico e musicisti.
Modena contemporanea – possibile grazie al sostegno di Fondazione di Modena e con il patrocinio del Comune di Modena – rinnova le sue collaborazioni con Modena Belcanto, per l’autunno, e con Gioventù musicale Modena. Una novità importante è la sinergia con Ciao Comunicazione e la possibilità di portare una parte importante della programmazione all’interno del rinnovato Ex Cinema Cavour (ora Casa Ciao).
Informazioni e biglietteria
Prevendita su Liveticket (solo per gli eventi dell’11 e del 18 maggio) e in vendita al botteghino presso il luogo di concerto a partire da un’ora prima del concerto.
info a: ensembleformalibera@gmail.com  | www.ensembleformalibera.it
Interi € 10 | Ridotti* € 5

* giovani fino a 27 anni – over 65 – possessori di Abbonamenti e carnet Stagione 2024-2025 Gioventù Musicale Modena – Studenti e Docenti Liceo Musicale Sigonio e Conservatorio Vecchi-Tonelli)

Festival Modena Contemporanea 2025
MEMENTO | 
Parte 1

IL PROGRAMMA

11.05.2025 | ore 17.30 | Casa Ciao (Ex Cinema Cavour)
Terre Rare
H[t] Duo
Pierpaolo Dinapoli
 chitarra Matteo Tundo live Electronics
Matteo Tundo (1992) Clinker | Flysch
Maria Vittoria Agresti (1996) Talia
Daniele Vulpiani (1989) Rubber duck debugging
Nicoletta Andreuccetti (1982) Where Hands Fall into Breath
Daniela Fantechi (1980) Et Ego
H[t] Duo, formato dal performer elettronico Matteo Tundo (docente presso il Conservatorio di Brescia) e dal chitarrista Pierpaolo Dinapoli (dottorando presso il Conservatorio di Milano), presenta un programma che mette in risalto la ricerca strumentale e musicale per questo ensemble innovativo. Le tematiche principali di questo repertorio affrontano sia aspetti tecnici che musicali, con l’obiettivo di esplorare nuove possibilità espressive e performative. Da un punto di vista musicale, l’attenzione è rivolta all’intenso dialogo tra il performer elettronico e uno strumento tradizionale ma estremamente versatile come la chitarra classica. Attraverso una scrittura compositiva accurata e modelli di interazione innovativi, il duo cerca di stabilire un dialogo profondo e dinamico tra questi due mondi sonori, ridefinendo il ruolo di ciascun interprete all’interno della performance.  Sul piano tecnico, il programma indaga specifiche soluzioni strumentali e tecnologiche e come queste possano trasformare la pratica musicale. Ad esempio, l’utilizzo di microfoni a contatto, microfoni piezoelettrici lo-fi e altri dispositivi di amplificazione non convenzionali, i quali non solo amplificano lo strumento, ma creano anche una “voce” unica per la chitarra, allontanandosi dalla fedeltà del suono originale e diventando parte integrante del processo creativo. Queste soluzioni ridefiniscono anche gli aspetti gestuali e performativi della pratica strumentale, offrendo nuove prospettive tecniche e artistiche.  Con i suoi programmi concertistici, H[t] Duo mira a ridefinire il rapporto tra tradizione e innovazione, offrendo una prospettiva unica sulle possibilità espressive della chitarra e dell’elettronica nella musica contemporanea.18.05.2025 | ore 17.30 | Casa Ciao (Ex Cinema Cavour)
Eclipse
Ensemble Forma Libera
Cosimo Linoci 
clarinetto Anna Freschi violoncello Luca Benatti pianoforte

Filippo Perocco (1972) Tre luoghi immaginari – per clarinetto basso, violoncello e pianoforte
Annachiara Gedda (1986) Memoriale II – per clarinetto basso e pianoforte risonante
Bruno Mantovani (1974) Bug – per clarinetto solo
Sara Caneva (1991) Eusocial buzz bees&Brahms – per clarinetto, violoncello e pianoforte
Georg Friedrich Haas (1951) dai 2 Stücke für Klarinette, Violoncello und Klavier – I. Lunar Eclipse

Alcune delle più interessanti voci del panorama italiano contemporaneo si incontrano in questo programma: le ispirazioni letterarie di Anna Chiara Gedda; il mondo sonoro misterioso e affascinante di Filippo Perocco; la rilettura del passato di Sara Caneva. A confronto, un vero e proprio gigante del nostro tempo, Georg Friedrich Haas e la sua esplorazione del linguaggio microtonale. La musica di Filippo Perocco può essere descritta come un deposito stratificato di materia, memoria e canto.  La passione per la costruzione di rudimentali oggetti sonori e la manipolazione degli strumenti classici porta alla creazione di un immaginario sonoro poroso, ruvido. Sono persistenti i riferimenti ai concetti di detrito e maceria, di precarietà e di nenia come persistente profilo di canto ridondante e lontano. Memoriale II di Annachiara Gedda si ispira al Memoriale del Convento di Saramago, la storia dei sogni di Giovanni V di Portogallo e di Padre Bartolomeo. Nel sogno del sovrano, il desiderio muta in una pulsione di morte; in Padre Bartolomeo il desiderio diventa fonte inesauribile di volontà che sopravvive alla morte. Rappresentando queste differenze, la musica si compone di differenti episodi.  Quello di Sara Caneva è un caleidoscopio minimo, che procede per ciclico gioco a rotazione di un breve inciso tratto dallo Scherzo del Trio n. 2 di Brahms, arricchito da effetti strumentali e ronzii. Eusocial buzz bees&Brahms è un istantaneo, rapsodico pensiero alla sostenibilità di passato e futuro, con ammirazione verso l’organizzazione eusociale delle api. Lunar Eclipse (primo dei Two pieces for clarinet, cello and piano) è una composizione di Georg Friedrich Haas del 2018. Come spesso accade nelle creazioni del grande compositore austriaco, il brano esplora il mondo ambiguo e luminescente della microtonalità e insiste sull’intreccio delle relazioni timbriche degli strumenti in un gioco di chiaroscuri davvero potente.

24.05.2025 | ore 17.30 | Chiostro del Complesso Santa Chiara
Persephassa
Icarus vs Muzak ensemble
Matteo Rovatti
 | Martino Mora | Marco Lazzaretti | Francesco Pedrazzini | Gabriele Genta | Koichi Kameo
percussioni

Iannis Xenakis (1922 – 2001)
Okho – per 3 percussionisti
Persephassa – per 6 percussionisti
Iannis Xenakis – musicista, architetto e partigiano greco – è una figura unica del Novecento, con la sua capacità di muoversi tra scienza, arte e umanesimo. Alcuni dei suoi capolavori – tra cui Persephassa – sono già diventati dei classici imprescindibili. Persephassa è stato concepito da Xenakis per essere eseguito di preferenza all’aperto. L’evidente portato mitologico del pezzo poggia su una percussività incantatoria e ancestrale, materializzazione fonica delle forze telluriche, di trasformazione della vita e della natura celebrate nella storia di Persefone e Ade. Al tempo stesso rappresenta una ricerca ritmica e spaziale realizzata con i mezzi matematico-stocastici prediletti da Xenakis nell’organizzazione del suono.
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