Marco Predieri e Francesca Nunzi nella web serie “Area 51 – Mutanti teatrali”

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EMILIA ROMAGNA – Relegati a casa dalle contingenze attuali … un po’ come tutti, gli artisti e i lavoratori dello spettacolo dal vivo sono stati forse tra i ceti più colpiti dalla catastrofe sanitaria e sociale. Costretti a reinventarsi, anche per recuperare una dimensione personale hanno dovuto esplorare territori a loro pressoché sconosciuti come il web e i social.

Spiarli è diventato un curioso esperimento per la web serie più originale prodotta in questo lungo periodo di chiusura per cinema e teatri: “Area 51 – mutanti teatrali”, visibile sul canale youtube Altrove Teatro Festival, prodotta dall’imprenditrice del turismo (altro settore in profonda crisi) Laura Cellerini . Ideatori e protagonisti del format sono due volti noti del teatro italiano, Marco Predieri e la star Francesca Nunzi, poliedrica interprete di cinema, palcoscenico e tv, da qualche tempo anche prolifica scrittrice (in uscita il suo nuovo romanzo “Uomini senza uccello”).

Lontani dal pubblico e dalle scene, che sono il loro elemento naturale, Marco e Francesca, e altri loro colleghi, di volta in volta ospiti delle diverse puntate (tra questi Giorgia Trasselli, mitica Tata di Casa Vianello, e Maria Lauria, in onda in questi giorni con un trasmissione culinaria su Tv 2000) vengono spiati da una non meglio identificata organizzazione segreta, che intende carpire il mistero dei loro superpoteri, quelli cioè che consentono ai teatranti di mutare forma e ruoli per raccontare la vita attraverso i tanti personaggi che vestono passando di copione in copione. Quello che emerge è un quadro satirico e impietoso sulle piccole manie e ossessioni di cui in realtà sono preda queste “sensibilità iper sviluppate”, che, messe a riposo forzato, finisco per sviluppare patologiche ossessioni come pulizie e sanificazioni, è il caso di Francesca, igiene personale, con docce continue e lavatrici a tutte le ore, Marco, nonché visionari deliri che coinvolgono serie tv del passato con la crescente smania di tornare a recitare, comunque sia.

“È nato tutto per gioco e per reazione agli eventi – racconta Marco Predieri – perché oltre al danno economico evidente che stiamo subendo, non lavorando, ci siamo sentiti anche privati improvvisamente della nostra stessa funzione sociale e questo è l’aspetto più duro da affrontare: non avere più un’identità. Abbiamo così provato ad inventarci qualcosa, per raccontarci, esprimere il nostro disagio di artisti e ritrovare il nostro pubblico, ovviamente attraverso le chiavi che ci sono più congeniali, l’ironia e il non prenderci mai troppo sul serio”.

Così i due protagonisti, imprigionati tra le mura delle rispettive abitazioni, si compaiono a vicenda attraverso lo schermo del televisore, che è diventato ormai il compagno più fedele nostre giornate, e attraverso questo, in modo surreale, finisco per interagire, inciampando di tanto in tanto in altri amici, anch’essi ridotti a disperate esistenze casalinghe. La serie è arrivata a 8 episodi e nelle intenzioni della produzione dovrebbe presto sbarcare anche in tv. La regia è di Matteo Lorini, che compare anche nella coda degli episodi insieme alla stessa produttrice sono loro infatti gli agenti incaricati a spiare le cavie. Visibile sul canale youtube Altrove Teatro Festival.