Lunedì con Cuore di Tokyo, dall’origami alla danza al cinema

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A Teatri di Vita, lunedì 8 luglio 2019 nell’ambito di Bologna Estate

BOLOGNA – Nuovo appuntamento con il festival “Cuore di Tokyo” e i suoi ospiti: il coreografo e danzatore Ryu Suzuki che presenta due assoli; la musicista e regista Tujiko Noriko che, intervistata da Giampiero Raganelli, presenta in anteprima italiana il suo film “Kuro”; la maestra di origami Noriko Tayama che insegnerà la tipica arte giapponese della carta; Massimo Marino che leggerà una “lezione spirituale” di Yukio Mishima dedicata all’impegno… L’appuntamento è lunedì 8 luglio, a Teatri di Vita e nel Parco dei Pini, a partire dalle ore 17 fino a sera (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; www.teatridivita.it).

Il programma inizia alle ore 17 con il laboratorio di origami condotto da Noriko Tayama; il laboratorio di teatro per adolescenti condotto da Patrizia Bernardi; l’apertura della mostra delle illustrazioni del creatore di Capitan Harlock, Leiji Matsumoto; e la videodanza giapponese in collaborazione con ZED Festival (ingresso libero).

Alle ore 19.30 Massimo Marino legge la lezione “L’impegno” tratta dalle “Lezioni spirituali per giovani samurai” di Yukio Mishima, in un progetto curato da Andrea Adriatico (ingresso libero).

Alle ore 20 ultima replica dei due assoli premiati di Ryu Suzuki, uno dei più incisivi giovani coreografi giapponesi: “Bu” e “After rust”, due riflessioni sul corpo in rapporto all’identità dell’artista e alle trasformazioni dell’età.

Alle ore 21 dialogo tra il critico cinematografico Giampiero Raganelli e la musicista e regista Tujiko Noriko sul cinema giapponese. A seguire, alle ore 22 si potrà vedere proprio il film di Tujiko Noriko e Joji Koyama “Kuro”, una poetica e suggestiva narrazione per parole, immagini e musica.

E intanto, nella Sala Studio di via del Pratello 90/a prosegue dalle 17 alle 23 la mostra di Ai Hasegawa “(Im)possible baby” che spinge le possibilità biotecnologiche ai limiti della bioetica, immaginando la procreazione di una coppia lesbica senza apporto del seme maschile.

Il festival, che si conclude il 10 luglio, si svolge nell’ambito di “Bologna Estate”, con il contributo della Regione Emilia Romagna; con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano e della Camera di Commercio e Industria Giapponese in Italia; con il sostegno di Campani Group, Compagnie des Hotels, Asahi e Kc Travel; e ha ottenuto la Effe Label, marchio di qualità dei festival europei concesso dalla EFA.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

DALLE ORE 17 continuano le attività permanenti inaugurate nel primo giorno del festival: la mostra “Capitan Harlock, pirata dello spazio”, opere autografe di Leiji Matsumoto, creatore del celebre manga; “Dansu! Focus Giappone”, selezione di videodanza in collaborazione con ZED Festival; il laboratorio di teatro per adolescenti “Esercizi per giovani samurai” condotto da Patrizia Bernardi.

ORE 17-19. Un laboratorio pratico per andare alla scoperta dell’origami. Quella dell’origami è una vera arte in Giappone, che affonda le sue radici nei secoli: una tecnica manuale che permette di realizzare figure e forme di ogni tipo mediante la piegatura di uno o più fogli di tale materiale. Il laboratorio sarà condotto dall’esperta Noriko Tayama, nata e cresciuta in Giappone, che vive da tempo in Italia dove coltiva la cucina giapponese e l’arte dell’origami..

ORE 19.30 (ingresso libero). Massimo Marino legge una lezione su “Il piacere”. E’ il quarto degli appuntamenti quotidiani con le “Lezioni spirituali per giovani samurai” scritte da Yukio Mishima, un progetto di Andrea Adriatico. Massimo Marino è giornalista e critico teatrale.

ORE 20. Ultima replica di “Bu + After Rust”, due assoli di Ryu Suzuki, uno dei più incisivi giovani coreografi giapponesi: due riflessioni sul corpo in rapporto all’identità dell’artista e alle trasformazioni dell’età.

ORE 21. “Schermo Levante”: a provare a offrire qualche indicazione di lettura del cinema giapponese è uno dei maggiori esperti italiani dell’argomento, il critico cinematografico Giampiero Raganelli. E l’occasione è data dalla presenza al festival della giovane regista e musicista Tujiko Noriko, di cui viene presentato il film “Kuro”. Ecco dunque un dialogo sull’esperienza cinematografica di Noriko, che sarà anche l’occasione per cogliere spunti che ci accompagnino sugli schermi nipponici attraverso i decenni fino alle opere e agli autori più recenti di cui il festival offre alcuni esempi.

ORE 22. Per la rassegna cinematografica, sostenuta dalla Regione Emilia Romagna, è in programma “Kuro” di Tujiko Noriko e Joji Koyama (2017). Romi, una donna giapponese che vive a Parigi, lavora in un bar karaoke. A casa, nei sobborghi, si prende cura del suo amante paraplegico Milou. Per passare il tempo, gli racconta una storia che allude a un periodo trascorso insieme in Giappone. Presto, intrecciando storia personale, aneddoti e miti, la storia prende una piega nera… Un film suggestivo e straniante, che si sviluppa in due percorsi diversi – la narrazione quasi affabulante e la visione di nature morte e vita quotidiana – e risucchia lo spettatore in un’atmosfera di intensa trepidazione, sospeso tra un’evocazione narrativa quasi kafkiana e una descrizione di realismo poetico a cui abbandonarsi. Un onirismo vivido e concreto, tra verità e finzione, che turba e affascina. Joji Koyama è regista e artista grafico. Ha realizzato cortometraggi, opere di animazione e video musicali, vincendo premi al London Short Film Festival e ai British Animation Awards. Ha pubblicato due libri grafici, Plassein e per Penguin Books Elsewhere. Tujiko Noriko è regista di cortometraggi, musicista elettronica sperimentale e cantante, rappresentante del filone del glitch pop, che è stata talvolta paragonata ai Múm e a Björk. Ha pubblicato i suoi parecchi album (circa 17) con diverse etichette europee: Mego, Tomlab, Fat Cat, Room 40.

L’arte antica dell’origami e la danza contemporanea di Ryu Suzuki

protagonisti al festival “Cuore di Tokyo”

con la musicista e regista Tujiko Noriko

che presenta in anteprima il sui film “Kuro”

A Teatri di Vita, lunedì 8 luglio 2019

nell’ambito di Bologna Estate

 

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