Le Etiopiche di Mattia Cason il 5 novembre al Drama Teatro nell’ambito di Carne

68
Le Etiopiche foto di Andrej Lamut

MODENA – In occasione della rassegna di danza Carne a Modena, ERT si apre a luoghi diversi della città: Drama Teatro (Viale Buon Pastore, 57) ospita sabato 5 novembre alle 21.00 Le Etiopiche, nell’ambito del focus di drammaturgia fisica a cura di Michela Lucenti. A firmare ideazione e regia è Mattia Cason, la cui formazione in Italia e all’estero si snoda tra antropologia, recitazione, coreografia e arti visuali.

Lo spettacolo, Premio Scenario 2021, è la prima parte di una trilogia incentrata sulla figura di Alessandro Magno, un’indagine interdisciplinare in cui Mattia Cason e il gruppo EN-KNAP, l’unica Compagnia stabile di danza contemporanea della Slovenia, portano in scena le migrazioni contemporanee attraverso la rilettura dell’epopea del re di Macedonia.

«Storia e mito, plurilinguismo e multidisciplinarietà, complessità concettuale e artigianato teatrale che ricollocano nel passato tematiche del presente – dalla motivazione del Premio ScenarioLe Etiopiche rilegge l’epica di Alessandro Magno alla luce della contemporaneità, aprendo una riflessione sull’Europa di oggi, in una prospettiva che contempla l’accoglienza come opportunità piuttosto che come limite. È così che prende forma l’idea di un’Europa del futuro, di matrice afroasiatica, aperta a una nuova socialità, più umana e più etica».

Questa prima parte della trilogia si concentra sullo sbarco in Asia di Alessandro Magno e sull’incontro con Memnone di Rodi, un mercenario greco al soldo dei persiani, che diventa lo spunto per portare in scena il tema delle migrazioni contemporanee. In quel confine fra Greci e Persiani, tra “Noi” e “Loro”, l’Unione Europea sembra avere l’ultima occasione per realizzare il suo progetto: diventare un soggetto politico fondato su un nuovo modello di coesione sociale, un modello che possa superare il paradigma etnico-nazionale e che possa riconoscere l’altro in quanto necessario alla comprensione del sé.

Danza, teatro, videoarte e performance danno quindi vita a un ritratto dell’Europa che, tra storia e mito, cerca di tracciare nuove rotte per il suo futuro. Alla danza viene affidato il racconto della linea drammaturgica che descrive la vita di Alessandro Magno, le sue avventure e i suoi incontri; al video il compito di raccontare storie di rifugiati del nostro tempo.

Finzione e realtà si incrociano continuamente fino a mettere in discussione la contrapposizione tra partenza e ritorno, tra “Èxodus” e “Nòstos”. Alessandro Magno sta lasciando la Macedonia per l’ignoto o sta tornando verso i luoghi a cui sente di appartenere? E soprattutto: i rifugiati di oggi stanno davvero solo scappando da guerre e persecuzioni o stanno anche loro tornando a casa, esattamente come i soldati del re dopo il loro ammutinamento sulle rive del fiume Ifasi?

Mattia Cason

Con una laurea in Antropologia e studi visivi all’Università di Siena, prosegue i suoi studi all’Università di Bologna, conseguendo un Master in Etnologia e Antropologia Culturale. Tra il 2009 e il 2012 frequenta e si diploma in recitazione all’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine. Successivamente si trasferisce a Tel Aviv, in Israele, per studiare danza presso “Haqvutza beYafo”. Nel 2013 è ammesso al “The Maslool” Dance program dove continua la sua formazione. Da allora, ha lavorato con Fresco Dance Company (2015-2017), Inbal Dance Company (2017-19) e anche in diversi progetti indipendenti, con coreografi come Michael Getman, Mor Shani, Maya Yogel e altri.

Nel febbraio 2020 prende parte allo spettacolo Mileva di e con Ksenjia Martinović, prodotto dal CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli-Venezia Giulia. Nel febbraio 2020 si trasferisce a Istanbul dove inizia a lavorare con il coreografo Isil Biçakçi, ma l’emergenza Covid 19 lo costringe a rimandare il progetto.

Dal 2021 è membro della Compagnia EN-KNAP, l’unica formazione stabile di danza contemporanea della Slovenia.

Compagnia EN-KNAP

Il collettivo ha realizzato in 15 anni più di 50 creazioni tra spettacoli e film, e oltre 30 progetti con coreografi e registi. Diretta dal suo fondatore, il coreografo e danzatore Iztok Kovač, è l’unica compagnia stabile slovena di danza contemporanea. Dal 2009, questo ensemble di danzatori ha sede al Centro Culturale Španski Borci nel quartiere Moste di Lubiana.

Le Etiopiche

ideazione, coreografia e regia Mattia Cason

creazione e interpreti Mattia Cason, Alessandro Conte, Rada Kovačević, Tamás Tuza, Carolina Alessandra Valentini

assistente alla regia Alessandro Conte

drammaturgia Mattia Cason

disegno luci Aleksander Plut

video Mattia Cason

con la partecipazione in video di Sirak, Berhanu, Dawit (rifugiati africani) / Odysseas Manidakis (giocatore di Bouzuki) / Nabi Aslam, Armin Hamdard, Arshaz Khan, Ayal Khan, Faisal Khan, Naveed Khan, Ramin Khan, Sulaiman Kharoti, Hamyoon Nabizada (Mama), Sharif (soldati di Alessandro) / Shashe Capra, Arsema Amare Hagos, Tarik Ranieri (combattenti della resistenza etiope) / Alessandro Conte (Ibn Arabi) / Paolo Cacioppo, Alessandro Conte, Luca Vallata (AlKhidr)

riprese video Federico Boni, Mattia Cason, Andrej Lamut, Alberto De Nart, Francesco Sossai

autore e interprete della canzone Muhammad Abd AlMunem

animazione Alessandro Conte, Roberto Ranon

montaggio sonoro Lav Kovač

costumi Katarina Markov (Atelje d.o.o.), Claudia Cavagnis (La Cruna dell’Ago), Paola D’Incà (Fuori dai Piedi), Andrea Ferletic

oggetti di scena Diego Cason, Andrea Ferletic, Katarina Markov, Antonio Trinko, Vladimir Vodeb, Loris Zanetti

traduzioni Yonatan Esterkin (yiddish); Sorour Semsari Parapari, Sara Shmuel (persiano); Gianfrancesco Lusini (amarico); Giacomo Klein (greco moderno); Francesca Canzian (greco antico); Mert Aksu (turco); Muhammad Abd Almunem (arabo)

produzione EN-KNAP Produzioni / CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

con il sostegno di Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin

ringraziamenti speciali a Diego Cason, Rosaria Ranon, Alice Cason, Arkan Mama Sheikh, Giacomo Piazza, Tomaž Grom, Špela Trošt

le riprese video al Teatro romano di Trieste sono state effettuate su autorizzazione del Ministero dei Beni Culturali – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia

Informazioni e prenotazioni Teatro Storchi:

Prezzi dei biglietti € 15 / 8

Biglietteria Teatro Storchi – Largo Garibaldi 15, Modena

Orari apertura al pubblico: martedì e sabato dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00; mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 14.00

biglietteria@emiliaromagnateatro.com | modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it

Biglietteria telefonica – tel. 059 2136021

Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 14.00

Drama Teatro

Viale Buon Pastore, 57 – Modena

sabato 5 novembre 2022, ore 21.00

Le Etiopiche

ideazione, coreografia e regia Mattia Cason

nell’ambito della rassegna di danza di ERT – CARNE focus di drammaturgia fisica

durata 1 ora e 10 minuti