L’attrice Elena Radonicich ospite di Piazze di Cinema lunedì 18 luglio

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Alle 21.45 in Arena San Biagio sarà proiettato Banat – Il viaggio, che concorre al Premio Monty Banks per le opere prime italiane. Tornano gli appuntamenti con le rassegne Tra Schermo e palcoscenico: il teatro al cinema con la proiezione de La Mandragola (Piazza Amendola 21.45) e Cinema, Musica &Comics con la proiezione di Nessuno mi troverà (Piazza Bufalini 21.45)

logo-comune-cesenaCESENA – E’ l’attrice Elena Radonicich l’ospite di lunedì 18 luglio a Piazze di Cinema, la rassegna cinematografica in programma a Cesena fino al 22 luglio, promossa dal Comune di Cesena, Cesena Cinema e Fondazione Cineteca di Bologna con il sostegno della Regione Emilia Romagna.

Appuntamento alle 21.45 all’Arena San Biagio con la proiezione di Banat – Il Viaggio di Adriano Valerio. La pellicola, che concorre al Premio Monty Banks per le opere prime italiane, racconta la storia di Ivo e Clara, due ragazzi che casualmente si ritrovano a condividere un appartamento a Bari. Mentre lui è in partenza come agronomo per la Romania, lei è appena arrivata ed è reduce da una difficile storia d’amore. I due si raccontano la propria vita prima di separarsi e andare per la propria strada. Ma quando Clara perde il lavoro a Bari decide di raggiungere Ivo in Romania per tentare di trovare insieme a lui una speranza per il futuro. Insieme si sentono fragili, spaesati in una terra straniera e al tempo stesso forti per essersi ritrovati, anche se non mancano le incertezze su ciò che sarà il loro destino. Autore di corti pluripremiati, con Banat-Il Viaggio Adriano Valerio riesce a costruire una storia rarefatta, dove i personaggi, abilmente interpretati da Edoardo Gabbriellini ed Elena Radonicich, sono disorientati e confusi ma decisi ad andare avanti.

Al termine della proiezione, l’attrice Elena Radonicich incontrerà il pubblico all’Arena San Biagio. Nata da una famiglia multiculturale (padre slavo-tedesco e madre italiana), Radonicich cresce nella provincia piemontese per poi diplomarsi nel 2009 al Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 2011 esordisce sul grande schermo in Tutti al mare di Matteo Cerami, dopo diverse esperienze teatrali e televisive. Nel 2012 è tra gli interpreti di Workers-Pronti a tutto mentre nel 2013 fa parte della produzione televisiva Adriano Olivetti-La forza di un sogno diretta da Michele Soavi e in 1992, un film per la televisione diretto da Giuseppe Gagliardi. Nel 2014 è protagonista in Tutto parla di te di Alina Marazzi, al fianco della grande Charlotte Rampling. Nel 2015 è nel cast di Alaska, diretto da Claudio Cupellini e partecipa all’esordio di Gianclaudio Cappai nel lungometraggio Senza lasciare traccia, oltre ad essere protagonista in Banat-Il viaggio insieme ad Edoardo Gabbriellini.

In Piazza Amendola alle 21.45 continua la rassegna Tra schermo e palcoscenico: il teatro al Cinema con la proiezione de La mandragola di Alberto Lattuada. La pellicola, tratta dall’omonima commedia di Niccolò Machiavelli, narra la storia di Callimaco, desideroso di ottenere l’amore della bella Lucrezia. Grazie all’aiuto del mezzano Ligurio, l’astuto Callimaco si fa passare per un famoso dottore e convince messer Nicia, il marito di lei, che avrà un figlio se berrà una pozione di mandragola, ma che avrà morte certa se giacerà con lei subito dopo: bisogna trovare un poveraccio (che sarà lo stesso Callimaco travestito) che si presti all’opera. Tra eleganza e raffinato erotismo, il film si snoda tra scenari urbinati fatti passare per fiorentini, e un inedito Totò nei panni di Frà Timoteo.

Alle 19.30 secondo appuntamento con la rassegna Cinema, Musica&Comics in Piazza Bufalini, in collaborazione con Cesena Comics, il festival cesenate del fumetto per bambini e ragazzi. Si parte con un aperitivo con spazio libri per dediche e firma copie e lo spazio di autoproduzione La trama.
Alle 21.00 le autrici Francesca Riccioni e Silvia Rocchi presentano la loro graphic novel Il segreto di Majorana: un’intensa biografia intima ma anche un libro sulla prospettiva di una scelta esistenziale, quella che avrebbe portato il geniale fisico siciliano Ettore Majorana a sottrarsi alla propria vita, sparendo nel nulla nella primavera del 1938. Attraverso due storie- quella di Majorana e di due personaggi contemporanei, Leo e Amanda- le autrici si interrogano sulle dinamiche interiori che hanno scatenato la scomparsa volontaria del fisico. A Moderare la presentazione sarà il fumettista e illustratore Tuono Pettinato.
Sempre dedicato alla vita del fisico Majorana sarà il film Nessuno mi troverà di Egidio Eronico in programma per le 21.45. La pellicola indaga l’infanzia, la prepotente inclinazione matematica, il trasferimento a Roma e gli studi di ingegneria, il passaggio alla facoltà di Fisica e l’esperienza con i “ragazzi di via Panisperna” di Enrico Fermi, il soggiorno accademico a Lipsia, il rientro in Italia e l’isolamento volontario, la cattedra all’Università di Napoli e la scomparsa, avvenuta in circostanze mai chiarite.

I maestri dello scatto dietro le quinte
Cesena ha premiato ieri, sabato 16 luglio, i fotografi vincitori di CliCiak, il concorso nazionale per fotografi di scena giunto quest’anno alla sua 19° edizione e per la prima volta inserito all’interno della rassegna Piazze di Cinema.
Prima delle premiazioni, i fotografi hanno incontrato il pubblico in un aperitivo al bar Acqualdolce, dove hanno raccontato le evoluzioni e i segreti del loro mestiere.
Com’è cambiato il vostro lavoro negli anni? “Frequento i set dal 1969 e posso dire che oggi il nostro mestiere è sempre più difficile perché siamo costantemente intralciati, se vogliamo portare a casa qualche scatto buono, dobbiamo farci spazio sgomitando tra attori e registi” ha spiegato Umberto Montiroli, vincitore del Premio serie a colori per le foto di Maraviglioso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani.
Come sono cambiate le richieste del vostro mestiere? “Negli ultimi set, oltre alle classiche foto di scena, mi hanno richiesto molto materiale per i social, in particolare per quegli attori che hanno più followers” ha detto Loris Zambelli, segnalato per le foto di scena delle pellicole Belli di papà di Guido Chiesa e Loro chi? di Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci.
“Personalmente scatto molto sul set, in modo da avere abbastanza materiale per accontentare i gusti di tutti. Ma non smetto mai di cercare l’immagine più rappresentativa del set, a volte basta semplicemente lo sguardo di un attore, un’espressione, attimi che da soli raccontano l’intera storia” ha spiegato Monica Chiappara, vincitrice della sezione bianco e nero per una foto di Io e lei di Maria Sole Tognazzi e per la miglior serie in bianco e nero per le foto di Mia madre di Nanni Moretti.
“Sul set fotografo tutto: città, paesaggi e attori- ha detto Gianni Fiorito, vincitore del Premio a colori per le foto di Youth-La giovinezza di Paolo Sorrentino- le foto si devono adattare a raccontare il linguaggio del film. Per ottenere lo scatto che vogliamo dobbiamo osare e andare oltre i limiti del possibile, anche se questo significa rischiare di essere ‘di troppo’ sulla scena”.
Diversi gli approcci sul set. “Cerco di essere invisibile, il mio motto è apparire, colpire e sparire” ha ammesso Angelo Turetta, vincitore della sezione bianco e nero per una foto di Non essere Cattivo di Claudio Caligari.
A seguire la stessa filosofia anche Loris Zambelli che ha detto “Meno mi si vede sul set, meglio è” e Monica Chiappara che ha spiegato di entrare sul set in punta di piedi “per non oltrepassare il limite consentito”. Anche Greta De Lazzaris – vincitrice del premio Giuseppe e Alda Palmas (per un fotografo iscritto per la prima volta a CliCiak) per le foto de Il racconto dei racconti di Matteo Garrone – ha ammesso di essere il più trasparente possibile sul set anche se “ho bisogno di stare dentro la scena e fare le foto da vicino, infatti uso sempre l’obiettivo da 35 mm”.

Il regista di Loro Chi Fabio Bonifacci ospite a Piazze di Cinema sabato 16 luglio
Loro Chi, brillante commedia uscita nel 2015, ha segnato l’esordio da regista di Fabio Bonifacci, ospite ieri (sabato 16 luglio) all’Arena San Biagio, dove ha spiegato il suo passaggio di ruolo da sceneggiatore a regista: “Ho provato a fare il regista per vedere come venivano interpretate le scene che pensavo. Questo film l’ho costruito in 20 anni ed è un mix di generi che comprende la commedia, la truffa, il giallo e il viaggio on the road. Nel film ci sono sia momenti veritieri che di fantasia. E sono proprio i momenti di fantasia quelli ispirati alle truffe subite nella mia vita, in particolare da parte di un malvivente croato che una volta si è appropriato della mia identità per usufruire di una vacanza gratuita”.
Perché trattare il tema della truffa? “In fondo il truffatore e il regista hanno una cosa in comune ed è l’inventare storie. Più la storia piace, più il lavoro è fatto bene. Se poi ci sono due attori (Marco Giallini ed Edoardo Leo, ndr) che sono amici di vecchia data e accettano i ruoli prima ancora di vedere scritta la sceneggiatura, allora il film acquista una marcia in più”.
Dopo questo film, proseguirà nel ruolo di regista? “Non credo, sto già scrivendo altre sceneggiature e voglio continuare il sogno della mia gioventù: poter offrire lezioni gratuite di sceneggiatura, magari via web”.

Piazze di Cinema è organizzata e promossa dal Comune di Cesena, Cesena Cinema e Fondazione Cineteca di Bologna con il sostegno della Regione Emilia Romagna.

Main sponsor dell’iniziativa: Romagna Iniziative, Gruppo Hera e PLT puregreen.
Sponsor: Centrale del latte di Cesena, Coop Alleanza 3.0, Credito Cooperativo Romagnolo.
In collaborazione con: Agis/Fice Emilia-Romagna, Aula didattica Monty Banks, Cineclub Image, Associazione Barbablù, Dynit, Distribuzione, Across the movies, Rocca Malatestiana bene comune, Il Foro Vivi Cesena, Zona A – Comitato valorizzazione centro storico.

Info, ospiti e programmazione giornaliera su www.piazzedicinema.it
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