L’arte dello scultore ferrarese Antonio Garella riscoperta a cent’anni dalla morte

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Mercoledì 15 gennaio 2020 alle 17 incontro nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara)

FERRARA – A cento anni dalla morte dello scultore ferrarese Antonio Garella, un incontro nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara), mercoledì 15 gennaio 2020 alle 17, offrirà l’occasione per analizzarne la figura e le opere, sulla base del libro a lui dedicato, a cura di Marzia Ratti. A introdurre gli argomenti sarà Lucio Scardino.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Esattamente cent’anni fa moriva misteriosamente davanti alla stazione di Firenze lo scultore ferrarese Antonio Garella. Nato nel 1863 nel periferico borgo di San Luca, studente presso le Accademie di Bologna e di Firenze, il misconosciuto artista operò prevalentemente in Toscana e in Liguria, dove eseguì vari monumenti. Nella fattispecie, a quelli dedicati a Garibaldi è dedicata la monografia curata da Marzia Ratti, direttrice dei civici musei d’arte de La Spezia, che analizza con acume la sua attività di statuario e scheda vari documenti d’archivio, fotografici e no, pervenuti di recente al Comune spezzino. Scultore prevalentemente realista, con intelligenti echi dello stile Liberty (come evidenziano alcune sculture presso il Cimitero di San Miniato a Firenze), Garella è artista davvero degno di riscoperta critica: la circostanza della ricorrenza del centenario permette di farlo a Ferrara per la prima volta.

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it