“L’albero dei diritti” cresce a scuola e sboccia in città

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Gli alunni di quinta elementare impegnati nel percorso didattico ideato da Unicef. Baracchi: I risultati condivisi con le istituzioni in occasione di Bambino=Cittadino

MODENA – Al tempo del Covid-19 anche “Bambino=Cittadino” viaggia on line, la manifestazione nell’ambito della quale, da anni ormai, il Comune, sulla base di un’indicazione del Consiglio comunale, conferisce la cittadinanza onoraria simbolica ai bambini nati in Italia da famiglie migranti residenti in città.

“Ciò che non deve in alcun modo diventare virtuale – afferma l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi – sono invece i diritti delle bambine e dei bambini. Pandemia e isolamento sociale hanno messo e mettono a rischio i diritti fondamentali, che nelle nostre realtà davamo per scontati: il diritto al gioco, a socializzare e all’istruzione innanzitutto. Tra pochi giorni – continua Baracchi – molti potranno finalmente tornare alle loro sezioni di nido, infanzia, scuola primaria; per quelli di prima si riapriranno anche le scuole medie. Gli adolescenti restano invece ancora privati della principale componente della vita scolastica, fatta di relazioni con i compagni e i professori. La strada è lunga e ci sono ancora sacrifici da fare; mai come ora occorre ribadire con forza i diritti di bambine e bambini, anche quello alla cittadinanza che ogni anno testimoniamo con Bambino=Cittadino”.

Sono 240 i bambini e le bambine nate nel 2010 (ma anche nel 2009, visto che lo scorso anno i conferimenti non sono avvenuti a causa della pandemia) residenti in città, che in questo 2021 diventeranno cittadini onorari di Modena. Per tutti loro e i loro compagni di classe, pur nel rispetto dei vincoli dovuti all’emergenza sanitaria ancora in atto, Consiglio comunale e il Settore Servizi educativi stanno organizzando un grande incontro on line programmato per il 16 aprile.

Novanta le classi che in quell’occasione saranno collegati con il presidente del Consiglio Fabio Poggi, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il presidente di Unicef Modena Lorenzo Iughetti.

È di Unicef, infatti, il percorso “L’albero dei diritti” presentato dal Centro Memo ai docenti delle scuole primarie della città già a fine gennaio. Nelle settimane successive, nonostante da inizio marzo le aule si siano svuotate, anche a distanza gli insegnanti hanno continuato a fornire stimoli ai bambini e a lavorare insieme per sostenerli nel percorso di crescita che li dovrà portare ad esprimere tutto il loro potenziale.

Come gli alberi, sono i contenuti del progetto, i bambini hanno le radici nei luoghi in cui la sorte li ha fatti nascere e crescere. Come i tronchi i ragazzi saranno tanto più forti, robusti, capaci di autonomia e creatività, quanto più ricco di risorse e opportunità sarà stato il contesto in cui hanno vissuto. La chioma dell’albero è il risultato dello sviluppo e della crescita; a ciascun ramo corrisponde un aspetto, una dimensione di ciò che bambini e ragazzi sono e saranno nella rete delle relazioni in cui vivono. La chioma racconta ciò che sanno fare. L’albero non cresce isolato, ma fa parte di un bosco: ugualmente i bambini sono inseriti in famiglia, nel quartiere, nella città.

Attraverso “L’albero dei diritti” le classi quinte delle classi primarie stanno quindi conducendo un percorso sulla cittadinanza e sui diritti. Le riflessioni e i materiali elaborati dagli alunni verranno presentati appunto in occasione di Bambino=Cittadino che quest’anno non sarà ospitato al Monzani ma si svilupperà in tutte le novanta classi collegate on line per festeggiare insieme i loro compagni divenuti cittadini onorari di Modena.