La rinascita dell’ex convento di Santa Rita

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710mila euro per potenziare le strutture di accoglienza contro la grave marginalità. Finanziamento Pnrr ottenuto dall’Assessorato alle Politiche Sociali

FERRARA – Da edificio in stato degradato a sede di nuovi alloggi in sistema Housing First e Housing Temporaneo, a potenziamento delle strutture di accoglienza per i senza fissa dimora e per le persone in stato di un disagio socioeconomico tale da mettere a rischio il loro coinvolgimento sociale.

Nuova vita per l’ex convento di Santa Rita di via Carlo Mayr, che sarà recuperato dall’Amministrazione comunale grazie ad un finanziamento di 710mila euro ottenuto nell’ambito del Pnrr dall’Assessorato alle Politiche Sociali.

L’intervento procede verso la sua attuazione, grazie ad uno schema di convenzione approvato in giunta, su proposta dell’assessore Cristina Coletti, che porterà all’individuazione degli individui che rientreranno nel progetto e degli operatori che seguiranno i beneficiari nel raggiungimento degli obiettivi prefissati di autonomia e assistenza.

“Il piano – afferma l’assessore comunale alle Politiche Sociali Cristina Coletti – si colloca in un quadro che ha visto l’Amministrazione comunale impegnare, per 3 anni, oltre 3 milioni di euro in azioni che contrastano la grave marginalità. La scelta di candidare progetti Pnrr per questo scopo è il chiaro segno di un’attenzione sempre alta, di una continua ricerca di soluzioni puntuali che rispondano ai bisogni espressi dalle categorie più fragili della popolazione. Con questo intervento Santa Rita rinascerà dal punto di vista strutturale e diventerà un nuovo punto per l’ospitalità dei senza dimora che hanno necessità di un percorso di dimissioni protette”.

“Il recupero va ad integrare le soluzioni di accoglienza, in coordinamento con le altre strutture che già si dedicano all’ospitalità, fra le quali rientra lo storico dormitorio di via XX Settembre collocato a breve distanza” aggiunge ancora Coletti.

Due gli ambiti di intervento dedicati agli alloggi che saranno ricavati nell’ex convento, ora chiuso. L’Housing First è una progettualità rivolta a persone gravemente svantaggiate, ovvero persone senza dimora croniche, con disagi fisici e psichici. Per queste persone la casa rappresenta un primo passo verso la costruzione di una dimensione di benessere e integrazione sociale.

L’Housing Temporaneo, invece, è l’accesso ad una sistemazione temporanea rivolta a singoli o nuclei sui quali si sono attivati programmi di sviluppo della crescita personale, per aiutarli a raggiungere un maggior grado di autonomia e farli uscire dal circuito dell’emergenza.

Lo schema di convenzione fra il Comune di Ferrara, capofila dell’ambito territoriale Centro-Nord, Ausl, Asp e Assp Terre e Fiumi è volto ad istituire un Gruppo Tecnico che ha il compito di individuare i target di ingresso, le modalità e le caratteristiche di accompagnamento verso l’autonomia possibile.

Al lavoro parteciperà anche un’equipe multidisciplinare a cui sarà affidata la formulazione del percorso più puntuale rispetto alla persona che necessita una presa in carico e il monitoraggio del progetto stesso.