La Gaia Scienza – La rivolta degli oggetti dal 22 al 24 ottobre al Teatro Arena del Sole di Bologna

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BOLOGNA – Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi presentano al Teatro Arena del Sole di Bologna, dal 22 al 24 ottobre, lo spettacolo che li rese noti, La Gaia Scienza – La rivolta degli oggetti di Vladimir Majakovskij.

I tre attori e registi, fondatori de La Gaia Scienza, realizzarono per la prima volta nel 1976 La rivolta degli oggetti, che andò in scena sul palcoscenico del leggendario Beat 72 di Roma, diventando un punto di riferimento per la formazione della compagnia e per la controcultura di quel periodo.

A quarantacinque anni da quel primo lavoro, La Gaia Scienza si riunisce per passare il testimone a tre giovani performer, dando vita a un riallestimento che è un incontro nel tempo, fra epoche, corpi ed esperienze completamente differenti.

Lo spettacolo infatti arriva al pubblico di oggi mosso dalla volontà di restituire proprio quello spazio utopico di creatività e circolazione del pensiero che ne aveva favorito la creazione.

Specchi, sedie sospese, funi, un cappotto, un violino scordato: sono gli oggetti che si oppongono ai corpi dei performer, acrobati in esplorazione dell’universo poetico di Majakovskij – il titolo stesso è quello di un suo poema del 1913 – che si rotolano, si lanciano, si dondolano come smarriti, amplificando i versi dell’autore russo.

Il metodo alla base del lavoro partiva da una sostanziale rottura con la tradizionale divisione dei ruoli: tutto nasceva dal cortocircuito di diverse individualità artistiche che in quel momento, incontrandosi, generavano qualcos’altro e davano vita a un universo complesso e in costante trasformazione. Nel 2019 questo cortocircuito è stato rinnovato dalla presenza di altri attori, alle cui sensibilità è stata affidata la creazione – ogni sera differente – sulla base della “partitura” dello spettacolo originario.

I tre performer, in dialogo con lo spazio e con il proprio tempo, incarnano così attraverso i loro corpi lo straniamento e le tensioni di un presente diviso fra la mercificazione imperante e la libertà sterminata di internet e dei media. Come nelle scatole cinesi, si concentra sul palco l’esperienza artistica di tre epoche storiche lontane fra loro – l’avanguardia rivoluzionaria russa, le cantine romane, il mondo come lo vediamo oggi – per aprire di nuovo il teatro allo stupore e alle possibilità dell’incontro, tanto fisico quanto metaforico.

«Quello a cui ci accingiamo – raccontano insieme Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi – è creare le condizioni per trasmettere un’esperienza, reinventando il gioco scenico, utilizzando alcuni materiali originari (…), consegnando a giovani attori e danzatori gli oggetti da rivoltare, (…) ma anche concetti, pensieri, stimoli che erano tutto il non-detto dello spettacolo, la sua sostanza immateriale. Tutto ciò presuppone un aspetto laboratoriale, che non è solo un periodo di prove, ma uno spazio-tempo di elaborazione di un linguaggio. Un passaggio di testimone, nel quale anche noi tre saremo presenti, interagendo in sovrapposizione o in contrappunto, in dialogo quindi con le nuove sensibilità».

E proseguono: «Nel decennale cammino di La Gaia Scienza siamo arrivati con gli ultimi due spettacoli Gli insetti preferiscono le ortiche e Cuori strappati, a creare delle partiture molto precise che – quelle sì – si potrebbero agevolmente ricreare (al di là di un ben più gravoso impegno nel ricostruire l’ambientazione naturale degli Insetti o la complessa macchina scenica dei Cuori). Ma ci è parso più interessante riandare a quel momento nietzschianamente aurorale per ragionare di nuovo insieme, anzitutto tra noi tre, dopo trentacinque anni di strade e percorsi separati, su quel lavoro che per ognuno di noi ha costituito un punto di partenza importante, fondante. Era un esito di un rapporto di amicizia e di affinità d’interessi e gusti, l’elaborazione di uno stile e di un linguaggio comune, fisico e mentale assieme, un percorso di prove e di vita insieme, in una dimensione di grande libertà nella quale ognuno trovava il suo spazio, i suoi tempi. Senza una regia, né di uno né di tutti. Cosa che sembrava e sembra strano, al limite del concepibile».

Informazioni:

Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna

Prezzi dei biglietti Sala Leo de Berardinis: da 7 € a 25 € esclusa prevendita

Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00

Tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com

Ingresso consentito ai possessori di green pass come definito nel DPCM n.105 del 23/07/2021, art.3 comma 4. Per i minori di 12 anni non è previsto l’obbligo del green pass.

Da quest’anno sarà possibile utilizzare i biglietti in formato elettronico. Acquistando biglietti on-line o telefonicamente si riceverà una conferma via mail che potrà essere utilizzata per entrare in sala senza necessità di passare dalla biglietteria.

Teatro Arena del Sole

Via Indipendenza, 44 – Bologna

dal 22 al 24 ottobre 2021 – Sala Leo de Berardinis

venerdì ore 20.30 | sabato ore 19.00 | domenica ore 16.00

La Gaia Scienza

La rivolta degli oggetti

testo Vladimir Majakóvskij

regia Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari, Alessandra Vanzi

interventi scenografici Gianni Dessì

con Dario Caccuri, Lorenzo Garufo, Zoe Zolferino

tecnico Tiziano Di Russo

sarta Gloria Margarita Humàn Rojas

assistente di produzione Ottavia Nigris Cosattini

produzione 2019 Fattore K., ERT / Teatro Nazionale,

Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Romaeuropa Festival

si ringraziano Tiziano Terzoni e Antonio Iodice

durata 60 minuti