Il sogno di Ferrara

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W la figura umana, 2009 Olio su tavola, Collezione privata

Martedì 2 agosto ultima puntata del racconto-intervista con l’artista Adelchi Riccardo Mantovani sulla mostra in Castello

FERRARA – Martedì 2 agosto, sarà online l’ultima puntata dell’intervista all’artista Adelchi Riccardo Mantovani in occasione della mostra Il sogno di Ferrara, prima antologica in Italia dedicata all’artista, visitabile al Castello Estense fino al 9 ottobre. Per cinque martedì l’artista si racconta in esclusiva sui canali social di Palazzo dei Diamanti.

La nuova puntata sarà disponibile online sulle piattaforme Facebook (www.facebook.com/PalazzoDiamanti) e Instagram (www.instagram.com/palazzodiamanti) da martedì 2 agosto, dove si potranno scoprire anche le precedenti uscite.

Tra le opere raccontate c’è W la figura umana, olio su tavola realizzato da Mantovani nel 2009. “In un paese inventato che potrebbe trovarsi nella bassa ferrarese, alcuni bambini giocano allegri e spensierati nella piazza – racconta il pittore -. Il loro passatempo è quello di scrivere sui muri frasi assurde che iniziano tutte con un “Evviva”. Ma all’improvviso appare una bolgia di arrabbiatissimi benpensanti armati di bastoni che intendono punire i bambini per la loro insolenza. Uno di loro, in procinto di scrivere “W la figura umana”, è costretto a interrompersi, lasciando sul muro una dichiarazione dal significato equivoco”.

Nella video intervista il pittore, originario di Ro, parla anche di Regina mundi, del 2020, dove a essere rappresentata è Greta Thunberg, “una ragazzina con le trecce e un cartello scritto in svedese: “Skol- strejk för klimatet” (sciopero della scuola per il clima) – come la ricorda Mantovani -. Con il suo fascino di fanciulla timida ha saputo, in un inglese perfetto, mobilitare milioni di persone in tutto il mondo, diventando il simbolo della battaglia per il clima, sollecitando per lo più i giovani che hanno incominciato a preoccuparsi seriamente per il loro avvenire. Greta è un vero fenomeno da paragonare a una Giovanna d’Arco dei nostri giorni. Il suo ruolo è di ammonitrice, anche se dubito assai che coloro che veramente hanno la possibilità di cambiare le cose si prodigheranno per darle retta”.

Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, dove si trasferirà dopo la tappa al Castello Estense, la mostra Il sogno di Ferrara in Castello ripercorre l’intera produzione dello straordinario pittore e disegnatore – dagli esordi agli ultimissimi lavori – attraverso oltre cento opere, tra dipinti e disegni, che documentano la sua personalissima interpretazione di un realismo onirico costantemente nutrito dall’osservazione del vero e dalla memoria.

Nato a Ro Ferrarese nel 1942, Adelchi Riccardo Mantovani, rimasto orfano del padre, viene affidato alle suore dell’orfanotrofio di Ferrara dal 1946 al 1952 e poi mandato in collegio a seguire i corsi professionali per imparare il mestiere di tornitore. Nel 1964 si trasferisce in Germania e, due anni dopo, si stabilisce a Berlino, dove inizia a lavorare in fabbrica. Il clima culturale della città lo incoraggia a riscoprire l’attitudine al disegno che si era manifestata ai tempi del collegio. Nella città tedesca frequenta le scuole serali di pittura, i corsi di nudo, studia la storia dell’arte ed espone in mostre collettive insieme ad altri artisti. Nel 1979 abbandona i panni dell’operaio per indossare, definitivamente, quelli di pittore. In questo periodo giunge a piena maturazione la sua singolare ricerca tesa alla creazione di un mondo fantastico, allegorico e fiabesco, che affonda le radici nell’arte antica (la pittura del Quattrocento padano e il naturalismo fiammingo) e raccoglie al contempo i suggerimenti delle più affascinanti correnti figurative del primo Novecento, dalla Metafisica di de Chirico alla Nuova oggettività tedesca, dal Surrealismo di Delvaux e di Magritte al Realismo magico.

Il sogno di Ferrara

Adelchi Riccardo Mantovani

Ferrara, Castello Estense

5 marzo – 9 ottobre 2022

Da un’idea di

Vittorio Sgarbi

Organizzatori

Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, in collaborazione con Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Orari di apertura

Dalle 10.00 alle 18.00, chiuso il martedì (la biglietteria chiude 45 minuti prima)

Prenotazioni

https://www.comune.fe.it/prenotazionemusei

Ufficio Informazioni e Prenotazioni Ferrara Mostre e Musei | tel. 0532 244949

Informazioni e biglietteria

Tel. 0532 419180

castelloestense@comune.fe.it | www.castelloestense.it