Il 24 febbraio manifestazione a Piacenza contro la guerra in Ucraina

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PIACENZA – Ad ormai un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, è tempo di porre fine a questo massacro. Le guerre continuano ad essere fatte per arricchire poteri economici cinici e indifferenti alle sorti delle popolazioni civili e dei soldati di entrambe le parti contendenti, che vengono usati e vanno a costituire la massa di disperati che perdono nel conflitto la vita, la casa e sono costretti ad andarsene dalla propria terra.

Ci troviamo sull’orlo di un abisso e rischiamo di precipitare in un conflitto nucleare. Chiediamo all’Italia e all’Europa di condannare tutte le aggressioni armate, sia fra le nazioni, sia quelle perpetrate ai danni delle minoranze interne, in qualsiasi parte del mondo siano avvenute o avvengano ora. Comunque sia è il momento di dire basta alla guerra e all’uso di armi sempre più distruttive, come metodo di risoluzione del conflitto, poiché la guerra non risolve i problemi ma li aggrava. La retorica della vittoria militare a tutti i costi, e fino all’ultimo uomo, porta solo alla catastrofe totale.

È il momento che tutti insieme richiediamo un ruolo propositivo della diplomazia e che il nostro Governo si faccia interprete di una politica attiva di mediazione all’interno della comunità internazionale per arrivare ad una Conferenza di Pace.

Con questi obiettivi a Piacenza un Appello lanciato un paio di settimane fa è stato sottoscritto da quasi 200 persone e può ancora essere sottoscritto inviando l’adesione a piacenza@mce-fimem.it.

Stimolati anche da questo appello lunedì 6 febbraio si sono ritrovati diverse Associazioni e sindacati piacentini che hanno fatto il punto della situazione ma soprattutto stanno organizzando una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare pressione anche sul nostro governo affinché prevalga la volontà di dialogo e non quella dello scontro di civiltà.

Accogliamo l’invito di Europe for Peace ad organizzare mobilitazioni nelle città italiane e europee per chiedere il cessate il fuoco, il dialogo e trattative di Pace. In questo momento delicato non dobbiamo alimentare le guerre. Ciò si deve tradurre nel fatto che ora la palla deve finalmente passare alla diplomazia e che l’Onu, insieme all’Unione Europea e ai Popoli europei, deve farsi garante del cessate il fuoco e della protezione ai civili coinvolti nella guerra.

Nella riunione del 6 febbraio sono uscite diverse proposte tra le quali elenchiamo:

1) Organizzare una manifestazione a Piacenza il 24 febbraio ad un anno dall’inizio della guerra.

2) Organizzare una Tavola rotonda con persone impegnate attivamente per la Pace nel mese di marzo.

3) Organizzare un flash mob coinvolgendo tutte le componenti della società civile (commercianti, studenti, lavoratori e lavoratrici, ecc …)

Invitiamo quindi tutte le associazioni e le persone di buona volontà che vogliono contribuire all’organizzazione di queste iniziative a prendere contatti con noi scrivendo a piacenza@mce- fimem.it

Adesioni al momento, altre arriveranno probabilmente:

Acli – Amnesty – Anpi – Arci – Arci gay – Associazione Arcangelo Dimaggio – Associazione promozione sociale ok club – Attac – Caritas Diocesiana – Centro di Ascolto “Don Eliseo Segalini” – Cgil,Cisl,Uil – Circolo Arci Amici del Po – CPP – Comunità Giovanni XXIII – Comitato Donna, Vita, Libertà – Donne in nero – Emergency – Engagement pour la charité ONG ASBL ODV – Fabbrica e Nuvole – Laboratorio Mondialità Consapevole – Legambiente – Mlal – Mondo Aperto – Movimento Cristiano Lavoratori – Movimento di Cooperazione Educativa – ODV RicicliAMO for Africa – Parrocchia di S.Michele Arcangelo (Gragnano) – Protezione della giovane di Piacenza – Rete Radié Resch – Unicef