Il 23 novembre il convegno “Giorgio Canuto: il Rettore, lo Scienziato, l’Interlinguista”

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Alle 16.30 in Aula Magna. Nell’occasione, a 60 anni dalla scomparsa, sarà consegnato il Premio di laurea “G. Canuto” in Interlinguistica ed Esperantologia

PARMA – Martedì 23 novembre, alle 16.30, nell’Aula Magna della Sede Centrale dell’Ateneo (via Università 12), si terrà il convegno Giorgio Canuto: il Rettore, lo Scienziato, l’Interlinguista. Un ricordo a 60 anni dalla scomparsa, che vuole presentare la figura di Canuto dal punto di vista del suo impegno scientifico, sociale e culturale.

Dopo i saluti del Rettore Paolo Andrei interverranno il Delegato del Rettore alle Iniziative culturali di carattere storico e Coordinatore del “Gruppo di ricerca per la storia dell’Università di Parma” Piergiovanni Genovesi (L’Università di Parma durante il rettorato di Giorgio Canuto), la Direttrice del Laboratorio di Medicina Legale dell’Università di Parma Rossana Cecchi (Giorgio Canuto, l’uomo di scienza) e il linguista Davide Astori (Giorgio Canuto, l’esperantista europeista).

A seguire sarà consegnato il premio di laurea “G. Canuto” in Interlinguistica ed Esperantologia, giunto alla XII edizione, ad Anna Mazza per la sua tesi su Il Fondo ‘Alessandro Bausani’ dell’Assemblea Spirituale Nazionale Bahá’í d’Italia. Il Premio sarà consegnato da Giuliano Ghillani, Presidente del Rotary Club Parma Farnese

Nel corso dell’incontro verrà inoltre presentato il volume Dieci anni (2009-2019) di Premio «G. Canuto» per tesi di laurea in Interlinguistica ed Esperantologia. Con cinque interventi linguistici a Parma (Parma, Athenaeum 2020), a cura di Davide Astori.

Giorgio Canuto, Rettore dell’Università di Parma dal 1950 al 1956, è stato figura di spicco del movimento esperantista, fino a ricoprire negli anni 1956-60 la massima carica di Presidente dell’Associazione Esperantista Universale, che per la significatività della sua figura gli dedicò quella che oggi è la ‘Fondazione Canuto”.

L’Università di Parma conferisce annualmente il Premio “G. Canuto” per la migliore tesi di laurea (triennale e specialistica) discussa in una università italiana negli ultimi tre anni accademici su temi di interlinguistica ed esperantologia.

Il Convegno rientra nelle iniziative di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.