Il 14 gennaio webinar internazionale “Seing pictures and seing things”

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Tra gli organizzatori Nicola Bruno del Laboratorio Interdipartimentale Neuroscience & Humanities dell’Università di Parma

PARMA – Venerdì 14 gennaio, dalle 15 alle 19, si terrà su piattaforma Teams il webinar internazionale “Seing pictures and seing things”, organizzato da Nicola Bruno del Laboratorio Interdipartimentale Neuroscience & Humanities dell’Università di Parma, e da Alberto Voltolini dell’Università di Torino.

Al webinar parteciperanno Marco Bertamini (Università di Padova), con l’intervento Types of picture perception, Robert Briscoe (University of Ohio) – Pictorial experience and ordinary seeing, Nicola Bruno (Università di Parma) – Ways of seeing, perceptual referral, and pictures, Fabrizio Calzavarini (Università di Bergamo) – Pictures and Real Objects in Visual Agnosia, James E. Cutting (Cornell University) – What is twofoldness about?, John M. Kennedy (University of Toronto) – Depicting 3D junctions, 2D vertices suffer illusions, Michael Kubovy (University of Virginia) – Pictures: Twofold or manifold, Corrado Sinigaglia (Università di Milano) – Action in (picture) perception, Christopher Tyler (City University of London) – The paradox of pictorial flatness, Dhanraj Vishwanath (University of St. Andrews) – A non-cognitivist account of pictorial vs real space perception, Alberto Voltolini (Università di Torino) – Ordinary perception and pictorial perception, John Zeimbekis (University of Patras) – The disunity of picture perception.

Il webinar affronterà la questione principale della differenza (se esiste) tra la percezione pittorica e quella ordinaria. Questa domanda può essere affrontata a diversi livelli di analisi e con diversi strumenti concettuali in filosofia, psicologia o neuroscienze. Per esempio, è stato proposto che vedere immagini richiede necessariamente l’integrazione della percezione di un oggetto fisico (una superficie piatta) con l’immaginazione del soggetto rappresentato, o che la robustezza della prospettiva richiede un processo cognitivo di compensazione. Quindi, c’è una differenza fondamentale tra vedere immagini e vedere cose, poiché la prima implica una dualità che è assente nella seconda, forse reclutando percorsi neurali diversi. Questa è talvolta chiamata la duplice teoria della percezione pittorica. In alternativa, è stato sostenuto che vedere le immagini è solo un caso speciale della percezione ordinaria in presenza di certe configurazioni di informazioni ottiche per la profondità e la struttura tridimensionale, e che la robustezza della prospettiva non richiede una compensazione cognitiva. Questa può essere chiamata la teoria uniforme. I relatori affronteranno queste questioni per quanto riguarda i dipinti, le fotografie, i film, così come i disegni.

Streaming su Teams:

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