
Martedì alle ore 18:30 inaugurazione della mostra ‘Terra ferita. La Romagna tra frane, alluvioni e biblioteche da salvare’ con foto di Silvia Camporesi e a cura di Sauro Turroni
CESENA – Doppio appuntamento martedì 13 maggio tra la Biblioteca Malatestiana e il palazzo del Ridotto dove prenderanno avvio le iniziative programmate dall’Amministrazione comunale di Cesena a due anni dall’alluvione che nel maggio 2023 ha ferito il territorio. Alle ore 17:30 si terrà la presentazione del libro ‘Romagna sfigurata’ nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana, e alle ore 18:30, l’inaugurazione della mostra ‘Terra ferita. La Romagna tra frane, alluvioni e biblioteche da salvare’ negli spazi espositivi della Galleria del Ridotto. Entrambi gli eventi sono a cura di Silvia Camporesi e di Sauro Turroni e godono del patrocinio del Comune di Cesena.
‘Terra ferita – La Romagna tra frane, alluvioni e biblioteche da salvare’. Questa mostra, che si potrà visitare fino al 24 giugno, presenta il lavoro fotografico di Silvia Camporesi a due anni dall’alluvione che ha colpito la Romagna nel maggio 2023, articolato in due percorsi distinti ma connessi: Sommersi salvati e Romagna sfigurata. Nei giorni immediatamente successivi all’esondazione, Camporesi ha documentato l’opera silenziosa e tenace degli ‘Angeli del fango’, volontari accorsi per salvare libri, archivi e opere d’arte sommerse dall’acqua. Il cuore del progetto è il Seminario vescovile di Forlì, dove un patrimonio librario immenso e fragile è stato estratto dal fango pagina dopo pagina, gesto dopo gesto. Queste immagini raccontano un’azione collettiva di salvataggio culturale e ci ricordano che la cura può diventare un atto politico. Due teche completano la narrazione: una custodisce i libri sommersi e perduti, ancora intrisi di acqua e fango, l’altra accoglie i volumi recuperati, asciugati e in attesa di restauro.
Il secondo capitolo del progetto esplora la dimensione più lenta ma devastante della catastrofe: le frane che hanno segnato i territori collinari della Romagna, nei mesi successivi all’alluvione. ‘Romagna sfigurata’, vincitore del bando Strategia Fotografia 2023 (sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura), ha visto Silvia Camporesi percorrere in sei mesi i territori colpiti, accompagnata dal coordinamento scientifico dell’architetto paesaggista Sauro Turroni. I geologi della Regione Emilia-Romagna hanno censito oltre 81.000 frane, un dato che disegna un paesaggio vulnerabile, effimero, eppure di una nuova, crudele bellezza. Le fotografie selezionate raccontano luoghi dove il tempo sembra essersi fermato: Modigliana, Brisighella, Dovadola, Casola Valsenio, Civitella, Borgo Tossignano, Predappio.
Laddove la distruzione ha cancellato l’opera umana, è emersa una geografia nuova, fatta di crepe, squarci e silenzi. Il paesaggio, nella sua crudele metamorfosi, si rivela anche nella sua verità più profonda: quella di essere vivo, instabile, precario.
La mostra si arricchisce infine di due video: Fango, di Mara Moschini e Marco Cortesi, che documenta con sensibilità e precisione il salvataggio dei libri all’interno del Seminario; e Le frane viste dall’alto, una ricognizione aerea dei versanti colpiti, realizzata con il supporto dei geologi della Regione Emilia-Romagna e riprese effettuate con drone. Due sguardi complementari che ampliano la narrazione visiva, restituendo la complessità e la forza di un territorio ferito, ma ancora capace di racconto.
La mostra sarà visitabile nelle giornate di venerdì, dalle ore 17:00 alle ore 20:00, sabato e domenica dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle 17:00 alle 20.00.