
FORLÌ – Stretto nell’affetto di familiari e amici, Edel Casadei ha festeggiato i cento anni nella sua abitazione del centro storico di Forlì. A rappresentare il Comune di Forlì era presente l’assessora Angelica Sansavini, mentre della delegazione del Lions Club Forlì Host facevano parte il presidente Luciano Valentini, la vice presidente Fiorella Maria Mangione e i soci Gabriele Agnoletti, Mario Di Girolamo, Andrea Mariotti e Gabriele Zelli.
Per parlare di Edel Casadei, nato a Forlì il 9 marzo 1925, diplomato perito meccanico nell’anno scolastico 1943-1944 all’Istituto Tecnico Industriale, con un importante curriculum di imprenditore e cronometrista sportivo, è necessario partire dal padre Telemaco (1899-1984), personaggio ancora ricordato in città che dopo la fine della Prima guerra mondiale aprì un negozio in cui costruiva biciclette e poi, nel 1929, iniziò l’attività nel settore motociclistico. Nel 1929 gli fu assegnata la rappresentanza della Moto Guzzi e oltre ad esserne concessionario si dedicò, in modo dilettantistico, alle gare di regolarità e alle gimkane vincendone molte in Romagna. Arrivò primo anche in due Campionati Romagnoli di regolarità: nel 1953 a pari merito col figlio Erio, nel 1955 a pari merito coi figli Edel ed Erio. Telemaco trasmise la passione per le competizioni sportive ai due figli già citati. Erio, nato nel 1933, iniziò nel 1946 l’attività di gincanista e diventò ben presto un celebre campione. Fra il 1950 e il 1955 riportò ben 126 vittorie, oltre 20 all’anno! Fu campione italiano di gimkana nel 1953 e nel 1955, sempre su una Moto Guzzi. Purtroppo Erio Casadei perse la vita nel 1956 in un incidente stradale e la famiglia in ricordo decise di realizzare e poi donare all’Ospedale Morgagni una palazzina da destinare a Centro trasfusionale, che fu costruita all’interno dell’area del nosocomio forlivese ed ora è la sede dell’AVIS.
Edel, oltre a correre, iniziò ad avere dimestichezza con i cronometri, frequentando un corso serale di cronometraggio manuale a Faenza. Nel contempo, essendo divenuto gestore di un salone di auto e moto, poté incrementare le proprie esperienze in campo motoristico, conoscendo anche piloti di alto livello. Autorevole, competente e benvoluto da tutti, superò a Roma, presso il CONI, le prove per diventare cronometrista federale e nel 1960 partecipò alle Olimpiadi, registrando i dati della scherma. Edel Casadei ha inoltre collaborato con l’autodromo del Mugello, mettendo le sue capacità al servizio della transizione epocale dal cronometraggio manuale a quello elettrico. Esempio di longevità, Edel Casadei è ancora oggi per lo sport forlivese un maestro e punto di riferimento, nonché socio onorario del Panathlon Club locale.
Così pure nell’ambito della solidarietà in quanto dal 1978 è socio del Lions Club Forlì Host, di cui è stato presidente nell’anno sociale 1985-1986. Nel corso del suo impegno come referente del Forlì Host si rese protagonista di numerose iniziative importanti, come gli incontri sull’attività in difesa dei diritti umani di Amnesty International, sull’importanza della musica e del teatro a Forlì con i soprani Giulietta Simionato e Wilma Vernocchi e il tenore Carlo Zampighi, sulla necessità di collegamenti stradali più agevoli fra la Romagna e la Toscana. Va inoltre ricordata la donazione di un significativo contributo all’allora Centro Bolognese di Studi sulle Leucemie e dei Linfomi durante un incontro che vide la presenza come relatore Sante Tura. Anche questa iniziativa diede la spinta alla costituzione a Forlì di una sezione dell’AIL, l’Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma, attualmente molto attiva a livello locale e provinciale. Da ricordare infine che nel 2007-2008 ad Edel Casadei è stata conferita la Melvin Jones Fellow, il più alto riconoscimento che prende il nome del fondatore del Lions Club International per la dedizione al servizio umanitario.