I bambini dell’Antoniano incontrano Papa Francesco: una canzone per la pace

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BOLOGNA – Il 19 marzo è stata una giornata speciale per tanti bambini e per le loro famiglie che hanno incontrato Papa Francesco, celebrando così l’apertura del suo decimo anno di pontificato.

Un momento di speranza e di fiducia nel futuro, in questi giorni così difficili segnati dalla guerra in Ucraina, che ha avuto come protagonisti oltre duemila bambini: il Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna, i cori della “Galassia dell’Antoniano” e un gruppo tra i numerosi bimbi aiutati e sostenuti ogni giorno con progetti speciali.

La giornata si è aperta con lo speciale evento “Aspettando Papa Francesco” condotto da Lorena Bianchetti e con la partecipazione del Direttore dell’Antoniano fra Giampaolo Cavalli e del Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna, del vicario generale dell’ordine dei frati Minori fr. Isauro Covili.

Antoniano e Papa Francesco

A seguire i bambini hanno incontrato Papa Francesco, “consegnando” con le loro voci uno speciale dono: la canzone inedita “Fratelli Tutti, se vuoi” scritta dal Cardinale Lorenzo Baldisseri e con la collaborazione di don Francesco Marruncheddu e del Maestro Marcello Filotei ispirata all’enciclica di Sua Santità, “Fratelli tutti”.

Attraverso i bambini del Piccolo Coro e il coinvolgimento della grande famiglia dei cori della Galassia, Antoniano rinnova la scelta di seguire i valori di fratellanza e collaborazione espressi nell’enciclica, e continuare a dare voce a tutti i bimbi, soprattutto a quelli più fragili per quelli per cui il gioco, la scuola, i sogni più semplici, sono irraggiungibili.

«Non crediamo nelle barriere, respingiamo la guerra, vogliamo la pace e un mondo di tutti fratelli, senza escludere nessuno», dichiara Fra Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano. «Davanti al Santo Padre – aggiunge – vogliamo gridare, oggi più che mai, che nessun bambino può essere derubato della propria infanzia, dell’innocenza, del futuro, della vita».

Antoniano è da sempre vicino al mondo dei bambini promuovendo da oltre sessanta anni un intrattenimento sano con lo Zecchino d’Oro tanto che in Italia, e non solo, sono nati tanti cori che si ispirano al mondo dello Zecchino d’Oro e si affiancano all’Antoniano che segue numerosi progetti solidali e di accoglienza.

In particolare, nel 2021 attraverso progetti solidali, come Operazione Pane, Antoniano ha sostenuto quasi 1.500 bambini e oltre 1.300 nuclei familiari.

L’impegno di Antoniano è quello di garantire ai bambini e alle famiglie in difficoltà ascolto e accoglienza a partire dal pasto, ma anche supporto scolastico, psicologico ed emotivo attraverso il centro di ascolto. Tutto questo è possibile, oltre al personale professionale specializzato, grazie all’indispensabile supporto dei volontari e di tutte le persone che ogni giorno sostengono il mondo dell’Antoniano.

L’Antoniano, in questo drammatico momento, ha esteso all’Ucraina la rete solidale di Operazione Pane, con interventi nel Paese, ai confini e in Italia, dove stanno arrivando migliaia di persone in fuga. In particolare, l’Antoniano sta sostenendo tre strutture francescane ucraine a Konotop, Odessa e Kiev e una struttura in Romania impegnata ad offrire supporto alle mamme e ai bambini che attraversano il confine dell’Ucraina. In

Italia Operazione Pane aiuta, inoltre, le realtà francescane che stanno accogliendo gli ucraini che scappano dalla guerra, come il convento di Bordighera e quello di Montenero, in provincia di Imperia. Anche a Bologna sono in arrivo famiglie ucraine e Antoniano sta lavorando in rete con le istituzioni locali e le altre realtà del territorio per garantire accoglienza, supporto in caso di bisogni economici e materiali oltre a tutta l’assistenza necessaria in una situazione tanto complessa.

ANTONIANO. L’Antoniano è un luogo dove si vive concretamente la solidarietà e dove le iniziative culturali, l’intrattenimento e la comunicazione sociale vengono declinati secondo i valori francescani, riprendendo, rinnovando e alimentando lo spirito francescano e mettendolo al servizio dei più deboli e del mondo dell’infanzia. Nasce dal sogno di un giovane francescano – Padre Ernesto – in un lager della Seconda guerra mondiale: “servire i poveri come in un ristorante” e mettere a frutto il talento dei giovani. Nasce da una promessa per l’avvenire da nutrire con tenacia e realizzare con perseveranza.

L’Antoniano è stato fondato nel 1954, quando i frati minori del Convento di Sant’Antonio di Bologna hanno posto le basi per una sfida importante: portare l’esperienza quotidiana e concreta del Vangelo in mezzo alla gente sull’esempio di San Francesco d’Assisi.  Le iniziative originarie – la mensa per i poveri, l’Accademia d’Arte Drammatica, il cinema-teatro – negli anni Sessanta sono state affiancate da attività del tutto inedite: le produzioni televisive e discografiche. Tra queste, lo Zecchino d’Oro destinato a diventare un attesissimo appuntamento annuale, una chiave dell’immaginario, un tassello importante nella storia della televisione italiana. Nel corso degli anni sono nate nuove realtà, come il Centro terapeutico Antoniano per i bambini disabili, e sono stati attivati nuovi progetti in favore dell’infanzia e di chi vive in situazione di emergenza e bisogno.

Attraverso il progetto “Operazione Pane” Antoniano, oltre ad essere molto attivo a Bologna, sostiene una rete di 17 mense francescane distribuite su tutto il territorio nazionale, offrendo sostegno per l’erogazione quotidiana dei pasti e per le successive attività di reinserimento sociale e lavorativo per le persone aiutate.

LE ATTIVITÀ DI ANTONIANO NEL SOCIALE. Antoniano è casa e famiglia per le persone più fragili. Apre le proprie porte alle persone che vivono in difficoltà e chiedono aiuto. Tende una mano chi cerca un’opportunità per ripartire. Seguendo gli insegnamenti di San Francesco, Antoniano va incontro alle persone e aiuta chi ha perso il lavoro, chi ha fame, chi non ha un tetto, chi scappa dalla guerra: tutte persone in cerca di una mano che le sostenga e le accompagni verso un futuro più sereno. I valori guida di Antoniano sono rispetto, solidarietà, condivisione e fraternità. Il sostegno offerto ai più fragili si sviluppa in un percorso di 4 passi:

  • Il pasto perché offrire un posto a tavola significa donare dignità e amore come in una famiglia
  • L’ascolto, perché bisogna conoscere l’altro, i suoi pensieri e i suoi bisogni per potergli stare accanto
  • L’accoglienza, perché solo quando ti senti a casa puoi riprendere in mano la vita e affrontare il mondo
  • L’aiuto, perché la sfida quotidiana può essere la spesa o il pagamento di una bolletta, ma anche fare una corsa insieme agli altri bambini