‘Henri Bergson’ oggi la presentazione a Parma

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Venerdì 17 dicembre alle 17.30 su Teams. Oltre a Federico Leoni autore del libro intervengono Vittorio Gallese, Claudio Paolucci e Andrea Velardi

PARMA – Nuovo “Incontro con gli autori” organizzato dal Laboratorio Interdipartimentale Neuroscience & Humanities dell’Università di Parma con il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali  e delle Imprese Culturalivenerdì 17 dicembre alle 17.30 su piattaforma Teams (questo il link: https://emea01.safelinks.protection.outlook.com/ap/t-59584e83/?url=https%3A%2F%2Fteams.microsoft.com%2Fl%2Fmeetup-join%2F19%253ameeting_YTZkM2E5YTYtODlkOS00ZWIxLWFiNTktNzE5YjUxNzdmYmFh%2540thread.v2%2F0%3Fcontext%3D%257b%2522Tid%2522%253a%2522bb064bc5-b7a8-41ec-babe-d7beb3faeb1c%2522%252c%2522Oid%2522%253a%252291ba9e34-a0f2-411e-b2e1-b556c824a1ae%2522%257d&data=04%7C01%7Cilaria.moretti%40unipr.it%7Cbc7c6962cda74b3d8eaa08d9bf102b89%7Cbb064bc5b7a841ecbabed7beb3faeb1c%7C0%7C0%7C637750898436074363%7CUnknown%7CTWFpbGZsb3d8eyJWIjoiMC4wLjAwMDAiLCJQIjoiV2luMzIiLCJBTiI6Ik1haWwiLCJXVCI6Mn0%3D%7C3000&sdata=EoMv3NHUYcJFvY2Sm4cOnT0CuKgK2GKYo0i0OPrgAuA%3D&reserved=0) sarà presentato il volume ‘Henri Bergson’ di Federico Leoni,  docente di Antropologia Filosofica al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona. Oltre all’autore interverranno Vittorio Gallese, docente di Psicobiologia all’Università di Parma, Claudio Paolucci, docente di Filosofia all’Università di Bologna e Andrea Velardi, docente di Filosofia (Università di Messina e Roma Tre).

‘Henri Bergson’, di Federico Leoni, Feltrinelli, Milano, 2021, 208 pagine Bergson vede l’essere, non gli enti. Pensa la natura, non l’umano. Crede che il pensiero sia una cosa, disposta nell’universo, non una funzione del cervello o la prestazione di un soggetto. Bergson pensa che tutto sia immagine, ma non pensa che quindi sia sembianza, illusione, manipolazione. Pensa piuttosto che tutto sia immagine e cioè disseminazione di doppi, moltiplicazione di eventi, disseminazione di occasioni. Pensa che tutto sia natura, materialità, concatenamento, ma non pensa che tutto sia inerte, che ci siano solo spazi inumani, meccanismi senza invenzione. Pensa che le nostre società vadano verso forme di frammentazione sempre più spinta e di coordinamento sempre più impersonale, ma non pensa che questo significhi nichilismo, annientamento etico-politico, globalizzazione tecnocratica del mondo. Pensa piuttosto che un nuovo tempo senza soggetti apra allo scenario di un nuovo tempo comune. Non decidere ma regolare, non rivoluzionare orizzonti ma riarticolare piani d’immanenza, non oltrepassare situazioni ma riconfigurare concatenamenti.

Federico Leoni (Novara 1974) insegna Antropologia Filosofica al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona, dove è anche coordinatore del Centro di ricerca “Tiresia” per la filosofia e la psicoanalisi, ed è docente per l’IRPA (Istituto di ricerca per la psicoanalisi applicata) di Milano. Scrive su riviste italiane e straniere e tra le sue pubblicazioni si ricordano Senso e crisi. Del corpo, del mondo, del ritmo (Pisa 2006), Habeas corpus. Sei genealogie del corpo occidentale (Milano 2008), Franco Basaglia. Un laboratorio italiano (Milano 2011), Descartes. Una teologia della tecnologia (Milano 2013), Jacques Lacan, l’economia dell’assoluto, Orthotes, Salerno 2016, L’automa. Leibniz, Bergson, Mimesis, 2019.