“Giochiamo con… Moun” domani al Teatro del Drago di Ravenna

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“Giochiamo con… Moun” domenica 17 gennaio online per la rassegna “Le arti della marionetta”. Teatro Gioco Vita in “tournée virtuale” con le proposte di giochi teatrali in live streaming per i ragazzi

PIACENZA – In attesa e continuando a coltivare la speranza che riaprano i teatri e che si possa tornare all’esperienza dello spettacolo dal vivo, Teatro Gioco Vita sta esportando le proposte di gioco e animazione teatrale concepite per il progetto in live streaming “Salt’in Banco_webinar”. Alcuni appuntamenti infatti saranno ospitati all’interno di rassegne online di teatri, centri teatrali e compagnie di altre città. Una sorta di “tournée virtuale”, potremmo definirla, che inizia domenica 17 gennaio grazie al Teatro del Drago di Ravenna, che ospita “Giochiamo con… Moun” nell’ambito della versione online della XXXII Stagione di Teatro di Figura per bambini e genitori “Le arti della marionetta”. Quello con le ombre di Teatro Gioco Vita sarà l’incontro inaugurale della Rassegna ravennate e sarà replicato alle ore 11, alle ore 15 e alle ore 17. I posti sono limitati, in quanto il gioco teatrale rivolto ai bambini dai 5 ai 10 anni ha carattere interattivo. Gli incontri sono condotti da Deniz Azhar Azari, con l’assistenza tecnica di Anna Adorno e il coordinamento artistico di Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi.

Dal grande mare approda su una spiaggia una piccola scatola di bambù… Così Moun inizia il suo percorso di crescita ricco di gioia, complicità, tenerezza e amore. Arriva però il giorno in cui deve fare i conti con la propria storia e altri sentimenti, altre emozioni riempiranno il suo cuore… rabbia, tristezza, malinconia. Solo attraversando queste emozioni troverà una soluzione tutta sua per raggiungere la serenità.

Proprio esplorando il grande mare delle emozioni, che in teatro si traducono in gesti, in parole, in musica, la delicata vicenda di Moun cresce con la complicità dei piccoli spettatori.
Il gioco proposto nell’incontro sarà quindi quello di entrare nella storia attraverso i suoi diversi linguaggi: ombre, animazione, danza, musica e voce.

L’attrice condurrà i bambini in questo mondo con l’ausilio di video, musica e narrazione stimolando di volta in volta lo sviluppo del racconto con momenti di gioco e instaurando così con il piccolo pubblico in aula un dialogo interattivo, anche se a distanza. In questo modo i bambini avranno l’occasione di poter capire ancora meglio cosa accade durante lo spettacolo, perché viene usata una tecnica piuttosto che un’altra, diventando così anche spettatori più esperti e critici.

Il gioco teatrale online è concepito come esperienza autonoma rispetto allo spettacolo a cui si ispira. Quindi può essere fruito anche da chi ha già visto “Moun” di Teatro Gioco Vita o avrà l’occasione di vederlo in futuro.

«Il percorso di “ri-costruzione” della storia dello spettacolo – spiega Nicoletta Garioni – ha l’obiettivo di stimolare la curiosità dei bambini verso i linguaggi teatrali, offrendo loro nuovi strumenti comunicativi. Con la narrazione collettiva i piccoli spettatori entrano nel vivo del “fare teatro”».

La compagnia di teatro d’ombre di Teatro Gioco Vita propone anche altri giochi teatrali ispirati ai suoi spettacoli di maggiore successo: “Giochiamo con… Piccolo Asmodeo”, a cura di Tiziano Ferrari (pubblico da 6 a 10 anni); “Giochiamo con… Circoluna” con l’attrice Valeria Barreca (da 3 a 5 anni); “Giochiamo con… Il più furbo”, a cura di Andrea Coppone (per i bambini dai 4 agli 8 anni). Sempre con il linguaggio delle ombre è realizzato il laboratorio teatrale online “La scatola delle figure” rivolto ai bambini dai 5 ai 10 anni e nato da un’idea di Anna Adorno, Nicoletta Garioni e Agnese Meroni: gli ingredienti sono la sorpresa, gli indizi, la costruzione, l’incontro e il gioco.

Al personaggio di Annibale e alle vicende che lo hanno visto protagonista è ispirato “Annibale, memorie di un elefante online”: progetto in live streaming pensato per un pubblico dai 7 ai 10 anni e condotto da Nicola Cavallari, regista dello spettacolo “Annibale – memorie di un elefante”.

Foto Serena Groppelli