Festival Jazz in’It Vignola 31° Anno

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L’edizione 2019 è in programma dal 14 al 16 Giugno. Ingresso Gratuito

VIGNOLA (MO) – Ritorna a Giugno, come di consueto, l’appuntamento con il Jazz che si tramanda a Vignola da più di 30 anni. La rassegna di concerti, tutti ad ingresso gratuito, organizzata da Terre di Jazz ed Olimpia Vignola con il sostegno di Fondazione e Comune di Vignola porta nei locali della Rocca, e non solo, alcune eccellenze del jazz nazionale e mondiale.

Venerdì 14 nel parco della piscina, l’anteprima della rassegna con la Junior Jazz Band, compagine di casa formata da ragazzi under 20 che, sotto la guida di Cristiano Arcelli, ospita quest’anno Manuel Caliumi: giovane emergente vincitore di numerosi concorsi in ambito jazzistico come il Concorso “Stefano Cerri” di Milano ed il “Chicco Bettinardi” di Piacenza. Nonostante la giovane età vanta già progetti e dichi a suo nome e collaborazioni con importanti artisti del settore tra cui John Surman, Rudy Royston, Barre Phillips, Pino Iodice e Francesco Diodati.

Sabato 15 nella Sala dei Contrari della Rocca di Vignola, è la volta del DEA Trio formato da alcuni tra i più talentuosi e richiesti musicisti in Italia ed all’estero ovvero Elio Coppola alla batteria, Andrea Rea al piano, e Daniele Sorrentino al basso. Al loro fianco in questa produzione originale il saxofonista Max Ionata considerato uno dei maggiori sassofonisti italiani della scena jazz contemporanea che in pochi anni ha conquistato l’approvazione di critica e pubblico riscuotendo sempre grandi successi in Italia e all’estero. Ha all’attivo la pubblicazione di oltre settanta dischi e collaborazioni con musicisti italiani ed internazionali, risultando uno degli artisti italiani più apprezzati all’estero. Si è esibito in Giappone, Cina, Olanda, Inghilterra, Francia, Polonia, Spagna, Portogallo, Serbia, Svizzera, Danimarca, Germania Perù, Stati Uniti d’America. Ha suonato nei più importanti jazz club e jazz festival al mondo e ha collaborato con grandi musicisti tra i quali: Robin Eubanks, Reuben Rogers, Clarence Penn, Lenny White, Billy Hart, Alvin Queen, Joe Locke, Anne Ducros, Steve Grossman, Mike Stern, Bob Mintzer, Bob Franceschini, Hiram Bullock, Joel Frahm, Miles Griffith, Anthony Pinciotti, Jon Cowherd, John Benitez. Il gruppo presenterà il suo ultimo lavoro discografico, reintepretando anche alcuni degli standards più famosi della songbook americano.

Domenica 16, ancora nella Sala dei Contrari, la chiusura della rassegna con la Jazz in’It Orchestra, big band resident del festival formata da 17 professionisti che avrà l’onore di accompagnare un decano della scena dal jazz mondiale: Stjepko Gut in un tributo a Clark Terry.
Nato nel 1950 a Belgrado, Stjepko, ha militato nell’orchestra di Woody Herman e collaboarto con vere e proprie leggende del jazz come Clark Terry, Lionel Hampton, Curtis Fuller, Mel Lewis, Joe Newman, Sal Nistico, Clifford Jordan, Frankie Dunlop, Horace Parlan e molti altri. Ha insegnato alla Music Academy di Graz ed è direttore e leader della RTS Big Band. Vive tra New York, Graz e la Sicilia, svolgendo un intensa attività concertistica.
La sua discografia lo vede impegnato con Lionel Hampton (Amos Records), Clark Terry (Timeless Records), Charlie Antolini (Verve Records), Alvin Queen (Nilva Records), Mark Murphy (Wen Records). Recentemente ha tenuto numerosi concerti con la band “Trumpet Summit” che riunisce i principali trombettisti del mondo, tra i quali troviamo personaggi del calibro di Clark Terry, Benny Bailey e Jon Faddis.
Chuck Israel dice di lui “Ci sono molti bravi musicisti nel mondo che sono, per qualche ragione, ben conosciuti solo nel loro territorio. Molti di loro sono veramente bravi, persino più bravi di altri famosi musicisti che suonano lo stesso strumento. Stjepko Gut è uno di questi. Tutto è perfetto nel suo modo di suonare: l’intonazione, il timbro, il ritmo, il linguaggio, l’improvvisazione jazz”