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Dopo l’alzabandiera e la deposizione della corona al Monumento alla Pace in piazza Roosevelt, la cerimonia è proseguita davanti a Palazzo Mancini con il discorso della Sindaca Foronchi che ha ricordato i passaggi salienti della nascita della Repubblica con il referendum del 2 giugno del 1946 che oltre a sancire la vittoria sulla monarchia, rappresentò una data epocale per l’emancipazione femminile perché votarono anche le donne. “E ventuno di loro furono elette all’Assemblea costituente e parteciparono alla redazione della Costituzione – ha sottolineato la Sindaca che ha proseguito ricordando due delle “madri costituenti”, Nilde Jotti, Lina Merlin, e anche le due cattolichine, Bruna Giommi e Anna Pizzagalli che per prime nel dopoguerra si impegnarono in politica come consigliere comunali. “Ed è con emozione e orgoglio che penso alla grande responsabilità di essere la prima donna sindaco di Cattolica” ha aggiunto la Sindaca. Dopo aver citato il pensiero di Calamandrei sulla Costituzione e ricordato l’articolo 139 “con cui abbiamo stabilito che la forma Repubblicana non è modificabile, non può essere oggetto di revisione costituzionale”, la prima cittadina ha lanciato l’appello affinchè tutti vadano a votare. “Il voto è lo strumento di libertà e democrazia di noi cittadini e cittadine – ha ripreso – Al voto e alle donne è stato appena dedicato il film così delicato di Paola Cortellesi che è stato capace di toccare le nostre corde più profonde. Non rinunciamo al nostro diritto, il voto è la nostra voce, la voce di ciascuno di noi. Viva Cattolica, viva l’Italia, viva la Repubblica e viva gli uomini e le donne che hanno lottato e votato per averla!”