Ferrara Organistica nella Cattedrale di Comacchio in sperimentazioni musicali di ieri e di oggi

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AnnaGovoni-5-5-2024

COMACCHIO (FE) –  Il concerto che Ferrara Organistica 2024 – rassegna organistica annuale, organizzata dal Conservatorio di Ferrara in collaborazione con Parrocchie e Comuni della provincia – intende offrire al suo pubblico domenica 5 maggio nella Basilica Concattedrale di San Cassiano a Comacchio alle ore 17.00 prende le mosse da un aspetto comune ai due volti della Musica  – quello ludico e quello altamente scientifico – , vale a dire dalla Sperimentazione. Il concerto per voci, saxofono e organo che porta il titolo di “Quaerendo invenietis” – sperimentazioni musicali di ieri e di oggi, propone un repertorio di musiche di D. Buxtehude, S. Hildegard Von Bingen, L. Vinci, A. Vivaldi, G. De Lioncourt, C. Ferrari, J. S. Bach, Ch. G. Höpner, M. Nyman che sarà eseguito dal soprano Elena Maria Giovanna Pinna, dal contralto Marco Ciatto, da Martino Luxich e Leonardo Pinna, saxofono e Anna Govoni, organo, tutti allievi delle classi di Canto Rinascimentale e Barocco, Saxofono e Organo del  Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.

Come in ogni branca del progresso umano, l’esperimento ha giocato da sempre un ruolo di primaria importanza per raggiungere nuovi traguardi, aprire nuove ere, arricchire lo scibile per la gioia e il bene dell’Uomo. La Musica non fa eccezione: si comincia da oscure monodie che lacerti di papiri o di epigrafi antiche ci hanno tramandato dalla notte dei tempi, per arrivare alle più complesse polifonie del periodo rinascimentale e barocco e giungere poi alle opulente armonie romantiche e alle tormentate dissonanze dei giorni a noi più vicini.

Nel concerto verrà quindi proposta sia la tersa monodia dell’Inno Ave generosa di S. Hildegard von Bingen – che già sperimenta una prima bozza di accompagnamento a quinte vuote – al caos tremendo dei clusters di Sinking Cathedral, scaturita dalla penna della contemporanea Carlotta Ferrari, vera e propria rievocazione di un terremoto. Tra questi due estremi tesi agli antipodi della Storia della Musica, si farà tappa tra i sontuosi meandri della creatività di Dietrich Buxtehude, rappresentante eminente di quello Stylus Phantasticus, che fa della sperimentazione e dell’improvvisazione il proprio asso, per arrivare a presentare l’impiego in chiave sacra di uno strumento a torto ancora oggi giudicato troppo compromesso col repertorio più profano: il Saxofono, che al contrario delle aspettative, reca una voce avulsa dal tempo e capace di rendere mirabilmente atmosfere di sincera devozione. Verrà impiegato nella restituzione di melodie gregoriane rielaborate dal francese Guy De Lioncourt: una primizia. Dopo avere quindi proposto un altro duo inconsueto, quello dell’organo suonato da due esecutori – particolarmente di rilievo la Einleitung und Fuge op. 9 del tedesco Ch. G. Hoepner – ecco l’estuario naturale per questo percorso all’insegna della sperimentazione: la Musica dei grandi Bach e Vivaldi! Bach stesso poi ci incita nella ricerca continuae sua è la frase che intitola il concerto: “Quaerendo invenietis”, ovvero cercando troverete, frase riportata in epigrafe ad un Canone dell’Offerta Musicale.

Il concerto è organizzato in collaborazione con la Parrocchia di S. Cassiano di Comacchio, il Comune di Comacchio nell’ambito della Rassegna Concerti in Basilica 23-24. Tutti i concerti di Ferrara Organistica sono ad ingresso libero. Il programma completo è consultabile sul sito www.consfe.it