
Contributo al Gruppo Estense Parkinson per “Voce e Respiro 6.0”. Ass. Coletti : “Lo scopo è favorire benessere e socialità di pazienti e famigliari”
FERRARA – Promuovere il miglioramento del benessere psicofisico, ridurre i livelli di stress emotivo e migliorare la consapevolezza di sé. A queste finalità mira il progetto “Voce e Respiro 6.0”, promosso dal Gruppo Estense Parkinson di Ferrara (Gepa) con il sostegno di quasi 10mila euro dell’Assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara. La progettualità mette in campo azioni definite per coinvolgere direttamente pazienti e caregiver, attraverso sessioni di gruppo, trattamenti al domicilio e incontri formativi.
“L’obiettivo primario – afferma l’assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti – è favorire il benessere e la socialità non solo delle persone affette da morbo di Parkinson, ma anche dei familiari che si occupano della loro cura in modo tale da alleviarne il carico assistenziale. Ringrazio il Gruppo Estense Parkinson perché sta consolidando sempre più questo progetto, di grande merito, che è in grado di dare un aiuto concreto a chi è alle prese con questa subdola patologia. Da parte dell’Amministrazione comunale non mancherà mai la collaborazione con le associazioni che mettono grande impegno per la ricerca e la tutela del benessere dei cittadini più fragili”.
Nella realizzazione del progetto è previsto il coinvolgimento di 16 malati durante le sessioni di gruppo, 6 persone riceveranno trattamenti domiciliari, mentre 10 caregiver potranno beneficiare di circa 18 incontri di gruppo. Sono previsti anche 21 incontri formativi per pazienti e caregiver.
I risultati attesi sono, per i malati, un mantenimento delle capacità residue, una maggior consapevolezza sui sintomi e su come migliorare l’approccio alla patologia, il che può portare ad una maggior soddisfazione personale e ad un innalzamento della qualità di vita.
Le attività destinate ai caregiver – anche con utilizzo della tecnica ‘Mindfulness’ – sono orientate alla riduzione di stress, acquisire capacità di osservazione e ascolto che possano portare ad affrontare le difficoltà con meno ansia e recuperare serenità. I momenti sono pensati anche per far ritagliare del tempo ai caregiver, con lo scopo di sollevarli dal carico emotivo che comporta l’assistenza.