Da uffici ad appartamenti con lo Sblocca Modena

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Il Consiglio approva due nuovi interventi di cambio di destinazione d’uso in deroga agli strumenti urbanistici per densità edilizia. Una cinquantina i provvedimenti dal 2014

MODENA – Fino ad oggi erano uffici, ma da domani, attraverso l’applicazione del Documento d’indirizzo Sblocca Modena, potranno diventare abitazioni. E le trasformazioni saranno accompagnate da interventi di riqualificazione energetica e altre azioni che contribuiranno a garantire l’interesse pubblico.

È quanto avverrà in due spazi in città, uno in piazza Cittadella l’altro in viale Medaglie d’Oro, dopo che il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 15 aprile, ha dato il via libera agli interventi di cambio di destinazione d’uso in deroga agli strumenti urbanistici comunali per incremento della densità edilizia. In entrambi i casi si sono espressi a favore la maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi e Modena civica), Lega Modena, FI e Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia, voto contrario per il Movimento 5 stelle.

Con questi provvedimenti, illustrati dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, sono quasi una cinquantina gli interventi di rigenerazione della città realizzati attraverso lo strumento dello Sblocca Modena da quando, a dicembre 2014, il Consiglio comunale ha approvato il documento di indirizzo per la “Riqualificazione e riuso per l’occupazione”. Il ricorso allo Sblocca Modena risponde alla necessità di superare le rigidità dell’attuale strumento urbanistico in attesa che si concluda il percorso verso il nuovo Piano urbanistico generale: sono state semplificate e rese più celeri le procedure per le trasformazioni urbanistiche in modo da rispondere tempestivamente ai bisogni espressi dai privati e da portare beneficio all’intera collettività. Le deroghe accolte hanno infatti permesso la rigenerazione urbana, la riqualificazione del patrimonio edilizio e il recupero di aree dismesse della città esistente, senza intaccare il territorio rurale, con un indubbio interesse pubblico.

L’intervento di piazza Cittadella prevede in particolare il cambio di destinazione d’uso di un’unità immobiliare al primo piano di un fabbricato prevalentemente residenziale, senza aumento di carico urbanistico. Nell’ambito della trasformazione dello spazio, di circa 70 metri quadrati, il proprietario intende sostituire tutti gli infissi presenti con il miglioramento della classe energetica da F a E, realizzare nel cortile condominiale una pensilina con portabiciclette e ricarica elettrica a servizio delle bici elettriche private, collocare all’interno del giardino privato una area giochi per bambini con una struttura in legno e metallo, oltre a installare un impianto fotovoltaico in copertura a servizio delle utenze condominiali. L’unità risulta già predisposta per un uso residenziale ed è dotata di pertinenza esclusiva. Non comportando alcun aumento di valore dell’immobile, il cambio di destinazione d’uso non genera alcun contributo straordinario.

L’intervento in viale Medaglie d’Oro prevede la trasformazione dell’unità immobiliare posta al secondo piano di un fabbricato prevalentemente residenziale a uso ufficio, di oltre 200 metri quadrati, in un due abitazioni con annesse porzioni accessorie (autorimessa e cantina per la prima e due cantine e una soffitta per la seconda). Contestualmente la proprietà intende realizzare cinque posti auto condominiali all’interno dell’area cortiliva di proprietà e una docking station condominiale con due postazioni di ricarica per biciclette elettriche, oltre a una riqualificazione energetica che porterà a un abbattimento dei consumi energetici fino al 46 per cento. In questo caso, il cambio di destinazione d’uso e l’aumento delle unità immobiliari porta a un aumento del valore dell’immobile e prevede la corresponsione di un contributo straordinario pari a circa 25 mila euro oltre a oneri per quasi 11 mila euro.

La consigliera Lucia Connola (Pd), intervenendo in dichiarazione di voto sull’intervento di piazza Cittadella, ha sottolineato che la delibera risponde in modo “tempestivo e concreto” a una richiesta dei cittadini ma rappresenta anche un buon esempio di politiche abitative “rigenerando un immobile in zona residenziale con attenzione all’efficienza energetica”.

Nel dibattito sull’intervento di viale Medaglie d’Oro, invece, è intervenuta la consigliera Paola Aime (Verdi) che, annunciando il voto positivo, si è detta perplessa sull’idea che “la residenza debba essere sempre accompagnata da posti auto, in questo caso cinque per due appartamenti. È l’applicazione di una politica vecchia, in una città che, anche con l’adozione del Pums, sta cercando di cambiare mentalità sulla mobilità”. La consigliera ha inoltre chiesto la necessaria attenzione nella “preservazione degli alberi”. D’accordo su questo tema anche Giovanni Bertoldi (Lega Modena) che sui parcheggi ha affermato: “Fino a quando il trasporto pubblico non sarà più efficiente, i posti auto sono necessari perché i cittadini devono avere posti dove parcheggiare le loro auto”.

Enrica Manenti (M5s) ha annunciato il voto contrario affermando che lo Sblocca Modena “è un meccanismo vecchio che ci lascia molto perplessi”.

In replica, l’assessora Vandelli ha ricordato che le dotazioni di parcheggi previste per l’intervento “sono quelle obbligatorie per legge”, sottolineando che comunque il cambiamento da “uffici a residenziale riduce comunque il carico di traffico”. Rimane “l’impegno forte dell’Amministrazione – ha aggiunto – a proseguire nel lavoro per una mobilità sostenibile e per la tutela e la valorizzazione del verde”.