Il cuore grande dell’Emilia-Romagna, raggiunti i primi 100mila euro sul conto corrente unico regionale

63

Rossi: “Ogni euro versato sarà tracciato, rendiconteremo tutti i lavori realizzati”. I fondi raccolti saranno destinati alla messa in sicurezza della scuola e del municipio di Montegallo (Ap), oltre all’obiettivo di aiutare anche altri comuni del Lazio fra quelli più colpiti

regione emilia romagna logoBOLOGNA – A una settimana dal terremoto che ha colpito il Centro Italia, le donazioni degli emiliano-romagnoli sul conto corrente unico aperto dalla Regione Emilia-Romagna nelle ore successive al sisma hanno superato la soglia dei primi 100mila euro. Fondi che ora, in accordo con Sergio Fabiani, sindaco di Montegallo (Ap), il comune della zona del cratere “adottato” dalla Regione, saranno destinati alla messa in sicurezza della scuola elementare del paese e della sede del municipio. All’indomani del terremoto, la Giunta regionale aveva stanziato un milione di euro per la prima emergenza.

E’ l’ennesima prova del grande cuore dell’Emilia-Romagna e della sua gente- afferma il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Andrea Rossi- le donazioni arrivano da singoli cittadini, associazioni, imprese.Accompagneremo il Comune di Montegallo nel percorso di uscita dall’emergenza e collaboreremo con l’amministrazione per ridare ai cittadini la scuola e il municipio sicuri. Grazie alla generosità degli emiliano-romagnoli, possiamo davvero fare qualcosa di importante per quelle comunità, così duramente colpite dal sisma: la nostra prospettiva, in raccordo con la Protezione civile e la Regione Lazio, è infatti quella di aiutare anche altri Comuni del Lazio fra quelli più duramente colpiti. In merito alle donazioni, ogni euro speso sarà tracciato e tracciabile e rendiconteremo puntualmente tutti i lavori realizzati grazie ai versamenti fatti”.

L’Emilia-Romagna nelle zone colpite dal sisma

L’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia-Romagna ha attivato in alcune frazioni del Comune di Montegallo dei moduli di “assistenza diffusa”: micro-campi per rispondere meglio alle richieste dei cittadini che non possono abbandonare le loro abitazioni perché hanno animali da accudire o per esigenze di presidio. Inoltre, sono oltre 260 le persone assistite nei campi di accoglienza allestiti dalla Protezione civile regionale nel comune marchigiano, 350 i pasti erogati al giorno e un presidio medico attivo. Il 118 ha inoltre costruito una rete assistenziale composta da medici di base, assistenti sociali e psicologi dell’emergenza del territorio.

Chiunque può aiutare le persone colpite dal sisma con un versamento sul conto corrente unico aperto dalla Regione Emilia-Romagna (IBAN IT69G0200802435000104428964 – dall’estero BIC UNCRITM1BA2 Intestazione e causale: Emilia-Romagna per sisma Centro Italia). / BB