Bologna

Consiglio comunale, l’intervento d’inizio seduta del consigliere Francesco Errani

BOLOGNA – Di seguito l’intervento d’inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico).

“41 anni dalla Strage di Ustica: dolore, memoria e ricerca della verità.

Il 27 giugno 1980 un aereo civile della compagnia Itavia doveva, da Bologna, raggiungere Palermo. A distanza di 41 anni, non possiamo dimenticare la tragedia di Ustica: ottantuno persone innocenti persero la vita, tra cui 11 bambini. Secondo i giudici di Palermo, il volo precipitò nel mar Tirreno perché abbattuto da un missile lanciato da un altro aereo.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato di una strage ‘impressa nella coscienza degli italiani come una tragedia straziante’.

Desidero esprimere la mia vicinanza ai parenti delle vittime che in questi anni hanno tenuta viva l’attenzione su una vicenda drammatica, con una richiesta di verità e giustizia che purtroppo si è scontrata con opacità di comportamenti da parte dello Stato, che hanno allontanato la verità sulla strage del Dc9.

Il giudizio civile ha condannato i Ministeri per non aver tutelato la vita dei cittadini e per aver ostacolato l’accertamento della verità sulla tragedia.

L’Associazione dei familiari delle vittime svolge uno sforzo tenace per tenere viva la memoria, con iniziative anche culturali, il Museo per la Memoria di Ustica è patrimonio della cultura bolognese e italiana da difendere e valorizzare. Ma questo sforzo ha bisogno del sostegno da parte di chi ha responsabilità politiche, che deve creare le condizioni perché la verità possa finalmente emergere, in difesa delle vittime, dei loro parenti e del nostro Paese.

Serve una vera collaborazione da parte di altri Paesi (in particolare Stati Uniti e Francia), per contribuire a raggiungere verità e giustizia su quanto accaduto quella sera di 41 anni fa, sopra il cielo di Ustica.

È un dovere politico, morale e civile, per ricordare le vittime ed essere davvero vicini ai familiari, per rimuovere opacità su troppi misteri che hanno caratterizzato i passaggi più difficili e delicati della storia del nostro Paese.

Condivido l’appello al premier Mario Draghi, promosso dal Sindaci di Bologna e Palermo, e da Daria Bonfietti, presidente Associazione familiari vittime, per ottenere da Stati “che consideriamo alleati” la collaborazione, “fin qui mancata”, necessaria per accertare la verità sull’abbattimento del Dc9 Itavia nei cieli di Ustica, il 27 giugno 1980.

Ancora una volta, è la politica e il Presidente Draghi, che devono attivarsi anche per dare attuazione alla Direttiva Renzi, per la declassifica di tutti i documenti riguardanti le Stragi all’Archivio centrale dello Stato, sia per la verità sulla morte di 81 cittadini innocenti che per la storia stessa del nostro Paese. Per arrivare finalmente a conoscere cause e responsabilità della strage di Ustica.

Lo dobbiamo ai famigliari delle vittime che continuano a chiedere verità. Lo dobbiamo a tutti noi e alla nostra dignità”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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