Concluso il progetto “Uffa che Afa” a sostegno della popolazione anziana fragile in occasione delle ondate di calore estive

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La prossima prova è attesa durante l’inverno quando il disagio sarà quello del gelo

FERRARA – Con l’arrivo dell’autunno si è concluso il progetto “Uffa che Afa” a sostegno della popolazione anziana fragile in occasione delle ondate di calore estive.

La programmazione e la predisposizione del Progetto è stata, come sempre dal 2004 ad oggi, promossa dal Comune di Ferrara – Assessorato alle Politiche sociali: nodo centrale della rete che coinvolge l’ASP “Centro Servizi alla Persona”, l’Azienda Usl di Ferrara, l’Azienda Ospedaliera Sant’Anna, la Protezione Civile del Comune, la Società Lepida (in cui è confluito il servizio di teleassistenza e gestione del numero verde 800 072110).
La Prefettura, la Questura, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa partecipano al progetto che vede coinvolte le Associazioni AUSER, ANTEAS, ATEDA, e ANCeSCAO, coordinate dalla Cooperativa “Integrazione Lavoro” per gli interventi operativi .

L’ARPAE dell’Emilia Romagna ha segnalato tempestivamente le giornate in cui era previsto il disagio bioclimatico nel nostro territorio. L’allerta scatta quando il disagio raggiunge le 4 giornate consecutive. Tale limite è stato superato per 4 volte nel Comune di Ferrara: dal 26 giugno al 2 luglio, dal 26 luglio al 2 agosto, dall’8 al 17 agosto, dal 19 al 23 agosto. In nessuno dei periodi critici si sono segnalati casi di disagio sociale e sanitario dovuto alla temperatura.
Il servizio di Teleassistenza, gestito da Lepida per conto del Comune di Ferrara, ha seguito 176 anziani con 750 telefonate di controllo delle condizioni ambientali e di salute. Il servizio provvede anche ad indirizzare verso servizi di supporto ed a fornire tutti i consigli e suggerimenti opportuni per affrontare senza rischi le ondate di calore estive.

Quest’anno si sono aggiunte anche le risposte a numerose domande relative all’evoluzione dell’epidemia Covid-19 e alle principali precauzioni per evitare il contagio. Oltre al servizio di Lepida anche la centrale telefonica per il Progetto Giuseppina ha ricevuto segnalazioni, di solito al momento della richiesta dell’accompagnamento sociale. Tutte le richieste specifiche collegate al caldo (una decina) sono state soddisfatte nell’ambito delle normali attività.

Pertanto l’operatore sociale pronto a intervenire in qualsiasi momento nel caso di emergenza dovuta ad ondate di calore non è mai stato attivato. Anche nel 2020 si conferma la tenuta della rete sociale del Comune di Ferrara di cui “Uffa che Afa” è un elemento significativo.

Tutto ciò in un periodo in cui le parziali riaperture dopo il blocco totale imposto dall’emergenza Covid – 19 rappresentano un potenziale elemento di rischio.

La prossima prova è attesa durante l’inverno quando, se sarà necessario, il disagio dell’afa verrà sostituito da quello del gelo.