Comunità energetiche rinnovabili, il Comune di Riccione aderisce al protocollo regionale

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CHRISTIN ANDREUCCIOLI – Assessore del Comune di Riccione, delegato a urbanistica e pianificazione del territorio, edilizia, transizione ecologica, ambiente, Pnrr (Ph © Giorgio Salvatori) Riccione 25 agosto 2022

RICCIONE (RN) – L’amministrazione comunale di Riccione aderisce al “Bando per il sostegno allo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili” della Regione Emilia Romagna. “Il Comune di Riccione – argomenta l’assessore all’Ambiente Christian Andruccioli -, in coerenza al Documento unico di programmazione (Dup) 2023-2025, intende impegnarsi attivamente per attuare le politiche comunitarie, nazionali e regionali in materia di clima ed energia, mettendo in atto tutte le azioni necessarie per ridurre le emissioni di gas serra, aumentare la resilienza al cambiamento climatico e strutturarsi per affrontare la povertà energetica”.

Cosa sono le Comunità energetiche rinnovabili

Le forme innovative di produzione, condivisione e consumo di energia oggi possono essere attuate attraverso “Comunità energetiche rinnovabili” (Cer), ossia un insieme di utenti che, tramite la volontaria adesione a un contratto, collaborano con l’obiettivo di produrre, condividere, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti di generazione locale, con la finalità di generare benefici ambientali, sociali ed economici a scala locale.

Il bando regionale prevede la concessione di un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di 50.000 euro, nella misura limite dell’80% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo – si legge nella delibera approvata dalla giunta comunale – potrà inoltre essere aumentato del 10% se sussistono determinate condizioni precisate nel bando.

I benefici possibili

“L’intento dell’amministrazione – aggiunge Andruccioli – è quello di farsi promotore di questi nuovi strumenti di sviluppo sociale con una forte connotazione ambientale grazie all’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili”. Le Comunità energetiche possono generare benefici dal punto di vista economico e sociale, “soprattutto attraverso il coinvolgimento di soggetti economicamente svantaggiati, al fine di combattere la povertà energetica ma anche di supportare le associazioni di volontariato, sportive e sociali, nonché le attività imprenditoriali”.

I vantaggi per chi partecipa al bando

La partecipazione al bando è un’occasione importante – come detto – per ottenere un finanziamento dell’80% sui costi degli studi di fattibilità (analisi dei consumi, rapporto tra impianto e superficie di copertura, analisi dei vincoli e delle criticità e della fattibilità economica) che saranno alla base della effettiva realizzabilità della comunità energetica. Questo percorso, che coinvolgerà lo studio di almeno dieci siti, rappresenterà la base per l’avvio delle future Comunità energetiche rinnovabili.