“Che cosa fanno oggi i filosofi?”, una edizione da “tutto esaurito”

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Verso la chiusura della rassegna filosofica. Ultime due domeniche di appuntamenti presso la Biblioteca di Cattolica

CATTOLICA (RN) – “Simul ante retroque prospiciens”, ovvero che “guarda contemporaneamente avanti e indietro”. Con questa citazione da Petrarca, il professore Marcello Di Bella prova a sintetizzare la chiave del successo della nuova edizione della rassegna, da lui curata, “Che cosa fanno oggi i filosofi?”.

Dallo scorso novembre, gli appuntamenti domenicali, promossi dall’Assessorato alla cultura e organizzati dalla Biblioteca comunale di Cattolica, “hanno visto la partecipazione – continua Di Belladi un pubblico molto variegato e sempre numeroso. Anche di tanti giovani che si avvalevano degli incontri per prendere appunti. Mi piace pensare che esistono delle “vaste minoranze” che amano approfondire le tematiche che abbiamo trattato. Mi ha stupefatto l’enorme interesse anche per autori, probabilmente meno “appetibili” al pubblico, come Aristotele o Spinoza. Si è puntato su relatori non “televisivi” ma molto competenti e preparati”.

Intanto gli ultimi due appuntamenti, il 3 e 10 febbraio alle 17.00, vedranno protagonisti il critico letterario Massimo Raffaeli, che interverrà sul tema “Difficile l’egemonia” vestendo i panni di Antonio Gramsci, ed il giornalista radiotelevisivo Edoardo Camurri con l’intervento “Sentieri interrotti” che verterà sul pensiero di Heidegger.

In precedenza si erano alternati Diego Fusaro (Platone), Enrico Berti (Aristotele), Ivano Dionigi (Seneca), Maria Bettetini (Tommaso D’Aquino), Alessandro Campi (Machiavelli), Filippo Mignini (Spinoza), Enrico Capodaglio (Leopardi).

“Abbiamo qualche idea per la prossima edizione – conclude Di Bellae la volontà è quella di puntare sempre su tematiche attuali. Su questo mi confronterò con l’Assessore Valeria Antonioli”.

Proprio quest’ultima non nasconde la sua soddisfazione per la buona riuscita della rassegna. “Ho visto la sala della biblioteca – dice la Antoniolisempre gremita di spettatori interessati. Segno che è stato centrato l’obiettivo di coinvolgere il pubblico, frutto dell’ottimo lavoro del Professore Di Bella a cui va tutta la mia stima. Si tratta di un appuntamento ormai storico che sa proporre temi che costituiscono il nucleo profondo della indagine filosofica di ieri e di oggi. Per tale ragione è una rassegna sulla quale vogliamo continuare a dedicare attenzione rinnovando di anno in anno il nostro impegno”.