Bologna, “La solitudine di Askos”

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Un progetto editoriale del Museo Civico Archeologico – Istituzione Bologna Musei per i più piccoli e non solo. Da oggi, in occasione della graduale riapertura al pubblico delle collezioni del museo, disponibile sui canali Facebook e YouTube

BOLOGNA – Dall’8 marzo scorso l’emergenza della diffusione del virus COVID-19 ha costretto tutti i musei italiani a sospendere il servizio di apertura al pubblico, chiudendo fisicamente le porte e sospendendo ogni visita e attività negli spazi espositivi. Ma come hanno vissuto questo eccezionale stravolgimento della vita quotidiana le opere e gli oggetti del patrimonio culturale abituati a offrire la loro bellezza allo sguardo dei visitatori, che improvvisamente si sono ritrovati immersi nel silenzio assoluto, in sale vuote e vetrine con le luci spente?

Ci racconta questo insolito punto di vista il fumetto per i più giovani (e non solo) La solitudine di Askos, che ha preso forma dalla matita e dall’inventiva di Elena Maria Canè, restauratrice del Museo Civico Archeologico di Bologna, durante il periodo di lavoro agile da casa, in un progetto che ha coinvolto anche Paola Giovetti, Anna Dore, Federica Guidi, Marinella Marchesi dello stesso museo.

Una piccola storia che, attraverso vignette e balloon, ci trasporta con il potere dell’immaginazione alla scoperta dei tesori della collezione permanente del museo in attesa di poterli tornare ad ammirare dal vivo.

L’opera, a colori, narra del tempo sospeso dei giorni appena vissuti, dando voce agli oggetti della sezione etrusca del museo, che si animano nel grande edificio vuoto. I protagonisti sono Hero (piccolo guerriero di grande coraggio), Hippo (cavallino sputasentenze) e Bue (grande e pauroso), elementi “normalmente” riuniti in quel capolavoro dell’arte etrusca che è l’”Askós Benacci”, un raffinato contenitore per liquidi in ceramica, configurato a bovino e sormontato da un piccolo cavaliere in armi, datato all’VIII secolo a.C. Il reperto proviene da uno dei principali sepolcreti etruschi bolognesi di fase villanoviana e orientalizzante e, nella finzione immaginata nell’albo, dialoga con altri reperti e con le archeologhe del museo.

Soli e disorientati nelle sale non più frequentate dalle centinaia di classi che solitamente in primavera popolano gli spazi del Museo Civico Archeologico, i tre personaggi riflettono su vantaggi e svantaggi di questa inedita condizione, mentre la città intorno sembra svanita. Per fortuna, il lieto fine è dietro l’angolo ed è solo questione di tempo per tornare ad avere compagnia.

Da mercoledì 20 maggio proprio nel giorno di graduale riapertura al pubblico del museo, il fumetto La solitudine di Askos viene pubblicato sui canali Facebook e YouTube sotto forma di quattro brevi video dal sapore retrò, con frequenza settimanale (20 / 22 / 27 / 29 maggio). In parallelo, puntata dopo puntata, le tavole saranno scaricabili dal sito www.museibologna.it/archeologico.

Da inizio giugno, la versione cartacea del volumetto sarà distribuita ai visitatori con offerta libera.

E nella speranza di avere presto nuovamente un pubblico di turisti anche stranieri, il fumetto avrà, scaricabili on line, le versioni in inglese e in francese.

Crediti
La solitudine di Askos
Pagg. 20, a colori
Un progetto di Museo Civico Archeologico di Bologna | Istituzione Bologna Musei
A cura di Paola Giovetti e Elena Maria Canè, con Anna Dore, Federica Guidi, Marinella Marchesi

Fumetto di Elena Maria Canè
Testi di Elena Maria Canè e Anna Dore
Editing e video Federica Guidi
Traduzioni Marinella Marchesi, Camilla Roveroni, Elia Cera