Bologna, affitto a canoni concordati

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In casi particolari il canone potrà essere al di sotto del minimo previsto dall’accordo del 2017. L’integrazione firmata dai sindacati di inquilini e proprietari. Lelli: “Un’azione per far fronte all’emergenza”

BOLOGNA – Nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali provinciali degli inquilini (Sunia, Sicet, Uniat, Conia, Feder-Casa) e dei proprietari (Asppi, Uppi, Confabitare, Aipi-Assoproprietari, Appc, Unioncasa, Ape-Confedilizia, Fond-Ceur, Coop Nuovo Mondo) hanno sottoscritto l’integrazione all’accordo territoriale dei canoni concordati per il territorio metropolitano di Bologna. L’integrazione prevede la possibilità, in caso di rinegoziazione dei canoni di locazione e in particolari condizioni di natura oggettiva e/o straordinaria, di poter stabilire il nuovo canone anche al di sotto del minimo previsto nell’accordo del 2017.

“Questo accordo – ha dichiarato Luca Lelli, consigliere metropolitano delegato alle politiche per la Casa – si inserisce nel quadro di azioni che stiamo cercando di mettere tempestivamente in campo per far fronte all’emergenza. Ringrazio le associazioni di categoria dei proprietari e degli inquilini e i sindacati il cui supporto è fondamentale in questa fase. La prossima settimana faremo un nuovo incontro per esaminare insieme alcune proposte che sono recentemente giunte dai sindacati.”

L’accordo integrativo è pubblicato sull’Albo pretorio della Città metropolitana dal 20/04/2020 al 04/05/2020.