Bed and breakfast a oltre 100 euro a notte, ma l’attività è abusiva

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Gestiva le “house”, proposte su noti siti Internet, un uomo che le aveva prese in locazione da ignari proprietari. Alla Polizia locale la segnalazione è arrivata dai vicini di casa

polizia- municipaleMODENA – Tramite piattaforme molto note tra i viaggiatori che scelgono di prenotare on line i loro soggiorni, pubblicizzava le due “House” che prendevano addirittura nome dai teatri modenesi da cui non sono distanti, una in corso Adriano e l’altra alle porte del centro, in via Peretti, proponendoli come bed and breakfast. Eppure, per quell’attività ricettiva, il titolare non aveva mai dichiarato alcun provento all’Agenzia delle Entrate.

Lo hanno scoperto gli operatori della Polizia locale di Modena del Nucleo Antievasione Tributi che nei giorni scorsi, dopo una lunga attività d’indagine, hanno inoltrato segnalazione qualificata all’Agenzia delle Entrate. L’uomo è stato anche sanzionato dal Nucleo commerciale per attività abusiva di affittacamere e per lui i guai potrebbero non essere finiti.

Su Booking e AirBnB gli alloggi, in realtà piuttosto modesti come confermano diversi commenti poco lusinghieri lasciati dagli avventori, soprattutto stranieri, venivano proposti a 50, anche 60 euro a stanza. Per aggiudicarsi i cinque posti letto, ricavati in un caso ricavati anche attraverso la realizzazione di un soppalco, che sarà oggetto di accertamenti, i turisti pagavano quindi più di 100 euro a notte.

Evidentemente, dal giro di avventori confermato dai vicini di casa, l’affare rendeva bene all’uomo, un 25 enne calabrese, il quale gestiva gli alloggi che a sua volta aveva preso in locazione da fine 2018. In quello di via Peretti l’uomo aveva anche preso la residenza, pur non essendoci mai andato ad abitare. Ignari i proprietari ai quali aveva anche falsamente raccontato di essere un cadetto dell’Accademia militare.

I condomini vicini di casa, in entrambi i casi, avevano però ben presto notato l’anomalo giro di persone che andavano e venivano dagli appartamenti e ne avevano informato proprietari e amministratori condominiali.

È così partita l’attività d’indagine della Polizia locale che, interrogando le banche dati, monitorando le piattaforme web e raccogliendo testimonianze ha ricostruito la vicenda. Quando probabilmente l’uomo si è reso conto dei controlli in atto, gli alloggi sono subito spariti da uno dei due siti di prenotazioni on line. Poi la municipale si è attivata, d’intesa con il proprietario, per far partire l’iter per la cancellazione della residenza del 25enne dall’appartamento di via Peretti, mentre dall’Ufficio tributi del Comune è anche arrivata anche la conferma che lo stesso non aveva nemmeno mai versato la tassa di soggiorno prescritta. Elemento che, dopo i dovuti approfondimenti, potrebbe portare anche a una denuncia penale