Dopo una prima fase (4 aprile-4 ottobre 2018) in cui sono stati definiti contenuti, obiettivi e modalità attuative, attraverso meeting con i rappresentanti delle città partner dell’iniziativa (Lubiana in Slovenia e Bydgoszsz in Polonia), prende ora il via l’implementazione delle attività del progetto.
L’obiettivo rimane quello di valorizzare l’apicultura in città, implementandola come indicatore di un ambiente salutare. In particolare, saranno affrontate le sfide ambientali urbane, di biodiversità e autosufficienza di cibo legate all’apicultura urbana attraverso approcci integrati e partecipativi, valorizzando le capacità di stakeholder, operatori del settore, interessati ed appassionati al fine di sviluppare e implementare soluzioni efficienti.
Per questa seconda fase, che vedrà la conclusione a dicembre 2020, sono destinati al Comune di Cesena 70.254 euro, di cui 49.178,43 euro finanziati dall’Unione Europea, 10.538,24 euro cofinanziati dal Fondo di Rotazione nazionale e la restante parte di 10.538,24 euro cofinanziata attraverso i costi figurativi del personale del Comune di Cesena.
Le città partner del progetto sono 6 e, oltre a comprendere Lubiana, Cesena e Bydgoszsz, sono presenti anche le città di Amarante (Portogallo), Nea Propontida (Grecia) e Budapest – 12° distretto di Hegyvidék (Ungheria).
“Questo progetto – spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Francesca Lucchi – va a potenziare ed implementare quanto già sviluppato all’interno del progetto europeo AgriUrban, che si è recentemente concluso. In tale contesto, si erano valutate azioni a potenziamento della valorizzazione dell’imprenditoria agricola e delle potenzialità di creazione di nuove figure occupazionali nella filiera dell’agroalimentare. Il lavorare sull’apicultura urbana è stata una sollecitazione nata in quel contesto in collaborazione con il gruppo di supporto locale, che aveva richiesto all’Amministrazione di svolgere attività in tale direzione. L’opportunità di intraprendere un progetto europeo su tale tematica – proseguono Sindaco e Assessore – è pertanto di grande interesse, nonché un’opportunità per il nostro territorio. Il progetto evidenzia una stretta connessione tra apicultura e il livello di qualità ambientale di una città. Da qui l’idea di riportare le api non solo nelle nostre campagne per le loro funzioni nel settore agricolo, ma anche nelle aree urbane, come veicolo per una migliore qualità della vita, ed indice di una costante attenzione verso la definizione di politiche ambientali sostenibili, in modo integrato e partecipato, coinvolgendo esperti, studenti ed operatori economici del settore”.
“Ricordiamo che il successo del progetto – concludono Sindaco e Assessore – sarà frutto di un lavoro di squadra, partendo dal coinvolgimento degli enti e delle associazioni che ci hanno fin qui supportati nella definizione delle attività e della proposta progettuale, a partire dall’Istituto “Lugaresi” di Cesena, l’Università di Bologna, l’Afa (Associazione Forlivese Apicoltori) e i suoi associati, l’Istituto Tecnico “Garibaldi-Da Vinci” e l’Ausl. Partendo da questi interlocutori, prenderà avvio la fase attuativa di BeePathNet”.
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