Anastasia Genoveffa e Cenerentola il 28 e 29 aprile al Teatro Bonci

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Anastasia Genoveffa e Cenerentola © Carmine Maringola

CESENA – Ultimo appuntamento con la Personale che ERT / Teatro Nazionale dedica alla regista Emma Dante, a Cesena, nell’ambito della rassegna di Teatro Ragazzi 2022: dopo il debutto della produzione ERT Scarpette rotte, (19 – 22 febbraio) e le repliche di Gli alti e bassi di Biancaneve (13 – 14 marzo), giovedì 28 aprile (ore 10.00) e venerdì 29 (ore 10.00 e ore 17.30) al Teatro Bonci è in programma Anastasia Genoveffa e Cenerentola.

Dentro la casa dove Cenerentola fa da sguattera, la matrigna e le due sorellastre si presentano in maniera totalmente diversa da come invece appaiono all’esterno: sciatte, malvestite, trasandate, comunicano tra loro in un dialetto ricco di parole ed espressioni accese ma quando entrano a stretto contatto con l’alta società, negli ambienti aristocratici, i loro modi diventano raffinati e sensibili. Le tre arpie si riempiono la bocca di citazioni in francese, mostrando grande rispetto per le regole del galateo.

La stessa cosa fa il principe: il suo disagio lo esprime in dialetto, come se questa fosse la lingua privata con cui i personaggi possono dire in tutta franchezza ciò che pensano, ma anche la lingua della vergogna, quella che non si può, non si deve parlare in pubblico.

Cenerentola è l’unica a usare sempre lo stesso linguaggio proprio perché non ha niente da nascondere: la sua disperazione è alla luce del giorno e la sua indole è nobile e gentile, sia dentro casa che fuori.

In scena, tutto è giocato tra il dentro e il fuori di un paravento che definisce i luoghi dove si svolge l’azione. Ciò che non si vede è magico, ciò che è alla portata degli occhi è invece reale.

«Credo che sia più interessante sviluppare e stimolare la fantasia dei bambini attraverso un gioco di apparenze ed evocazioni» dichiara Emma Dante. «La bacchetta magica della fata non è potente quando trasforma la zucca in carrozza ma quando ristabilisce la giustizia e aiuta l’amore a germogliare. La stessa cosa vale per il linguaggio: le parole dialettali, soprattutto di un altro dialetto, sono più misteriose, incomprensibili ma accattivanti nella danza e nel canto delle vocali. I bambini sanno lasciarsi andare all’esercizio della fantasia e bisogna aiutarli a praticarlo offrendogli la possibilità di rielaborare a modo loro le storie che ascoltano dagli adulti. Certo, gli indizi, il sentiero da seguire, la guida sono importanti ma il resto lo devono fare i bambini. La favola ha due morali. La prima è: bisogna essere la stessa persona sia dentro che fuori dalle mura di casa, con una coerenza costante e duratura, senza vergogna delle proprie radici e della propria identità. La seconda è: i cattivi non devono diventare eroi né tanto meno possono rimanere impuniti».

Sin dai suoi esordi la regista ha esplorato vari generi e linguaggi, mutando continuamente prospettiva. Il suo teatro, che si fa carne nell’incontro viscerale con l’attore e scaturisce da un costante conflitto dialettico, ben si coniuga con l’espressività dei personaggi fortemente tipizzati e degli spazi metaforici caratteristici del teatro per i ragazzi.

Le fiabe che Emma Dante porta in scena sono storie adatte a bambini e adulti: ripercorrono le trame note scoprendo anfratti misteriosi, suggestioni originali, parole nuove per divertirsi e sorprendersi, in un gioco di specchi deformanti e bacchette magiche che “non funzionano troppo bene”. Emerge un’autentica vocazione per fate e principesse, orchi e streghe, che incarnano le tensioni del presente e rinnovano l’invito a non arrendersi alla superficie delle cose.

Nata a Palermo nel 1967, Emma Dante si diploma a Roma nel 1990 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Nel 1999 costituisce la compagnia Sud Costa Occidentale con la quale vince il premio Scenario 2001 per il progetto mPalermu e il premio Ubu 2002 come migliore novità italiana. Nel 2001 vince il premio Lo Straniero, assegnato da Goffredo Fofi, come giovane regista emergente, nel 2003 di nuovo l’Ubu, con lo spettacolo Carnezzeria come migliore novità italiana, e nel 2004 il premio “Gassman” come migliore regista italiana e il premio dell’Associazione Nazionale Critici del Teatro per la drammaturgia e la regia. Nel 2005 il premio Golden Graal come migliore regista per Medea.

Fra i suoi spettacoli rappresentati in Italia e all’estero: Vita mia, Mishelle di Sant’Oliva, Il festino, Cani di bancata, Le pulle e le tre favole per bambini e adulti pubblicati da Dalai editore, Le principesse di Emma, La trilogia degli occhiali (pubblicata da Rizzoli), Operetta burlesca, Le sorelle Macaluso (premio “Le Maschere del Teatro Italiano” 2014 come spettacolo dell’anno, Premio della critica, Premio Ubu per la regia e come miglior spettacolo), Bestie di scena, La scortecata, Eracle (che a maggio 2018 ha inaugurato il 54° Festival del Teatro Greco di Siracusa), Fable pour un adieu (che ha debuttato nel 2019 a Parigi), Pupo di zucchero e Misericordia, per cui Manuela Lo Sicco ha vinto l’Ubu 2021 come migliore attrice.

Pubblica nel 2007 Carnezzeria. Trilogia della famiglia siciliana con una prefazione di Andrea Camilleri (Fazi editore) e il suo primo romanzo, Via Castellana Bandiera (Rizzoli, 2008), vince il premio Vittorini e il Super Vittorini nel 2009, anno in cui l’artista ottiene anche il premio Sinopoli per la cultura.

Nel 2014 vince il premio De Sica per il teatro e il Premio Ipazia all’eccellenza femminile.

Il suo film Via Castellana Bandiera, tratto dall’omonimo romanzo, presentato in concorso alla 70° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2013, ha valso a Elena Cotta la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile mentre Le sorelle Macaluso, presentato a Venezia nel 2020, nel 2021 ha vinto i Nastri d’Argento e il Globo d’oro.

Nell’aprile 2012 debutta a Parigi all’Operà Comique La muta di Portici di Auber diretta da Patrick Davin, ripresa nel marzo 2013 al Teatro Petruzzelli di Bari con la direzione di Alain Guingal. Lo spettacolo vince il

premio Abbiati nel 2014. Nell’ottobre dello stesso anno è al teatro Olimpico di Vicenza con verso Medea tratto da Euripide, musiche e canti composti ed eseguiti dal vivo dai fratelli Mancuso.

Per l’opera, Emma Dante è stata regista in teatri come la Scala di Milano (il 7 dicembre del 2009 ha inaugurato la stagione con Carmen di Bizet diretta da Daniel Barenboim), il Teatro Grande di Brescia (novembre 2021, Iphigénie en Tauride), il Comunale di Bologna (dicembre 2021, La Cenerentola di Rossini prodotta dal Teatro dell’Opera di Roma), il Massimo di Palermo (dove il 20 gennaio ha inaugurato la stagione 2022 con I vespri siciliani di Verdi).

È stata direttrice artistica del 67° ciclo di spettacoli classici al teatro Olimpico di Vicenza, regista principale al Teatro Biondo e direttrice della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” costituita all’interno del teatro stabile della città di Palermo.

Il 19 febbraio 2022 ha debuttato a Cesena la sua ultima creazione per l’infanzia, Scarpette rotte, prodotta da ERT / Teatro Nazionale e FONDAZIONE TRG Onlus in collaborazione con Compagnia Sud Costa Occidentale.

Personale Emma Dante per i Ragazzi CALENDARIO

sabato 19 e domenica 20 febbraio ore 17.30

lunedì 21 e martedì 22 febbraio ore 10.00

Scarpette rotte

scritto e diretto da Emma Dante

con Martina Caracappa, Davide Celona, Adriano Di Carlo, Daniela Macaluso

scene Carmine Maringola; luci Cristian Zucaro

produzione ERT / Teatro Nazionale, FONDAZIONE TRG Onlus

in collaborazione con Compagnia Sud Costa Occidentale

prima assoluta

domenica 13 ore 17.30 e lunedì 14 marzo ore 10.00

Gli alti e bassi di Biancaneve

testo e regia Emma Dante

con Italia Carroccio, Davide Celona, Daniela Macaluso

scene e costumi Emma Dante

luci Gabriele Gugliara

produzione Compagnia Sud Costa Occidentale

giovedì 28 ore 10.00 e venerdì 29 aprile ore 10.00 e ore 17.30

Anastasia Genoveffa e Cenerentola

testo e regia Emma Dante

con Martina Caracappa, Italia Carroccio, Davide Celona, Federica Greco

scene e costumi Emma Dante
luci Gabriele Gugliara

produzione Compagnia Sud Costa Occidentale

spettacoli adatti a un pubblico dai 6 anni d’età

Informazioni

Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena

Biglietteria da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 14.00 esclusi festivi; nei pomeriggi di rappresentazione aperta dalle ore 16.

info@teatrobonci.it | cesena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it

Biglietti da 5 a 8 euro.

Ufficio Scuola ERT Stefania Albertini tel. 0547 355733 salbertini@teatrobonci.it

Fino al 30 aprile 2022, come definito nel DL del 24/03/2022 n.24, l’ingresso a teatro per assistere agli spettacoli è consentito solo con mascherina FFP2 e con Green Pass rafforzato. All’ingresso il personale di sala incaricato chiederà di mostrare il QR code digitale o cartaceo, oltre che di indossare la mascherina.

Per gli studenti in attività scolastica non è previsto l’obbligo del Green Pass e per i minori di 6 anni non è previsto l’obbligo della mascherina.

Anastasia Genoveffa e Cenerentola

testo e regia Emma Dante

con Martina Caracappa, Italia Carroccio, Davide Celona, Federica Greco

scene e costumi Emma Dante

luci Gabriele Gugliara

produzione Compagnia Sud Costa Occidentale

Teatro Bonci

Piazza Guidazzi – Cesena

giovedì 28 aprile ore 10.00

venerdì 29 aprile ore 10.00 e ore 17.30

durata: 55’