Alternative al carcere: modello vincente per i minorenni

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Soddisfazione per l’incontro con il Capo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità

RIMINI – «Il colloquio molto cordiale di ieri avuto con Francesco Cascini – dice Giorgio Pieri, responsabile del servizio Carcere della Comunità Papa Giovanni XXIII – ha avuto come tema centrale il riconoscimento istituzionale ed amministrativo delle comunità educanti, che ad oggi accolgono oltre 300 detenuti in Italia e che abbassano la recidiva dal 75% delle carceri tradizionali al 10%».

Francesco Cascini, Capo Dipartimento della Giustizia minorile e di comunità del Ministero della Giustizia, aveva visitato il 12 gennaio una di queste strutture alternative al carcere in provincia di Rimini; le relazioni tra Comunità Papa Giovanni XXIII e il nuovo Dipartimento di giustizia minorile oggi si intensificano. Pieri propone l’allargamento del modello: «Le misure di alternative al carcere sono vincenti ad esempio con i minorenni. Cascini ha riconosciuto la validità dei percorsi educativi che proponiamo; la collaborazione tra istituzioni e privato sociale può rappresentare allora una valida alternativa all’attuale, oneroso e per certi aspetti fallimentare, sistema carcere».