All’istituto Corni di Modena il nuovo laboratorio di meccatronica

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Nuove macchine per la torneria

MODENA – Un nuovo laboratorio di meccatronica all’istituto tecnico, nuove macchine di ultima generazione in quello della torneria e la ristrutturazione del laboratorio di saldatura dell’istituto professionale, in vista dell’arrivo delle nuove postazioni.  Procede il piano di ammodernamento delle strutture e dei servizi all’interno del complesso scolastico superiore in largo Aldo Moro a Modena,  sede gli istituti tecnico e professionale Corni, promosso dalla Provincia in collaborazione con i due istituti, il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena e le donazioni di imprese modenesi.

Il punto degli interventi è stato al centro del sopralluogo del presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, mercoledì 3 febbraio, nella palazzina ristrutturata di recente dalla Provincia, dove sono previsti ulteriori lavori, accompagnato dal dirigente dell’istituto tecnico Federico Giroldi  e della dirigente del professionale Carla Deiana.

«Da questi due istituti – ha sottolineato Tomei – escono tecnici preparati, molto apprezzati dalle aziende in settori trainanti dell’economia modenese. Diverse di queste insieme alla Fondazione Cassa di risparmio di Modena, che ringraziamo, stanno collaborando da tempo con il Corni anche mettendo a disposizione macchinari all’avanguardia, con l’obiettivo di migliorare le competenze dei tecnici del futuro, favorendo l’ingresso nel mercato del lavoro, visto che gran parte delle aziende utilizzano queste macchine complesse. La Provincia intende fare la propria parte al meglio, investendo  risorse importanti sugli spazi e sui servizi per renderli sempre più adeguati e confortevoli. Uno sforzo che proseguirà nei prossimi anni».

I lavori di ristrutturazione della palazzina, dove sono stati allestiti i nu0vi laboratori, insieme alla ristrutturazione delle facciate esterne, realizzata lo scorso anno,  hanno avuto un costo di oltre 700 mila euro, finanziati con fondi regionali (vedi comunicato stampa n. 46).

Il piano di ristrutturazione del Corni non è terminato: nei programmi della Provincia figurano anche il completamento della ristrutturazione della palazzina con i laboratori, il recupero della palazzina ortogonale che si affaccia su largo Aldo Moro ma soprattutto il miglioramento sismico di tutto il complesso di largo Aldo Moro per un investimento complessivo nei prossimi tre anni di oltre cinque milioni di euro, messi a disposizione da linee di finanziamento statali.

Fondato nel 1921 da Fermo Corni, imprenditore e presidente della Camera di Commercio, per fornire al tessuto industriale modenese manodopera specializzata e tecnici qualificati, l’istituto Corni è frequentato attualmente da quasi due mila studenti al tecnico e quasi 800 al professionale.

Attrezzature e macchine a controllo numerico donate da imprese e dalla fondazione cassa di risparmio

Il nuovo laboratorio di meccatronica è dotato di moderne macchine utensili a controllo numerico (Cnc) di ultima generazione, alcune arrivate nelle scorse settimane, grazie alle donazioni di aziende modenesi come la Emilbronzo, Angelini meccanica, Utensileria modenese, tra cui una fresatrice, una macchina di misura tridimensionale e utensili.

Una parte del nuovo laboratorio è occupata dalle macchine utensili tradizionali, che devono comunque far parte del bagaglio di competenze dei futuri tecnici, mentre un’altra zona specifica è dedicata all’insegnamento della programmazione Cad-Cam delle macchine utensili a controllo numerico; queste dotazioni saranno ulteriormente arricchite con altre  macchine, in arrivo, tra cui una fresatrice donata dalla Fondazione.

Nella stessa palazzina sono presenti anche il laboratorio di torneria, utilizzato dall’istituto professionale, dove gli studenti stanno imparando a usare alcune macchine arrivate di recente, tra cui due frese e due torni di ultima generazione, e il laboratorio di saldatura, sempre del professionale, ristrutturato di recente e in allestimento, dove è attiva una nuova saldatrice e dove sono previste diverse nuove postazioni, sempre grazie al sostegno della Fondazione pari a 95 mila euro.