“Alla Rovescia”, oltre 40.000 presenze per il nuovo format di Capodanno a Bologna

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Si chiude sabato 7 gennaio con un bilancio positivo il nuovo programma culturale del Comune per le festività di fine anno

437a1796BOLOGNA – Si conclude sabato 7 gennaio con due proiezioni al Cinema Lumière – “Clown” di Federico Fellini e “Osiride” di Marcello Baldi – “Alla rovescia. Il lungo Capodanno di Bologna. Numeri, fuochi, acrobazie, spettacoli e visioni a faccia in su”, il nuovo format del Capodanno , realizzato dal Comune di Bologna grazie al sostegno di Ascom con Unindustria e LegaCoop e con la collaborazione di Bologna Welcome.

caluogodarteIl bilancio di questo nuovo programma pensato per aggregare diverse tipologie di pubblico, che ha coinvolto molti luoghi della città, estendendo la sua durata dal giorno di Santo Stefano fino alla prima settimana di gennaio, è estremamente positivo e supera di qualche migliaio i 40.000 spettatori tra adulti, bambini, cittadini e turisti.

Oltre alla tradizionale festa in Piazza Maggiore, con il rogo del Vecchione e la musica dei Dj suonata dall’alto di Palazzo del Podestà, che anche quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 25.000 persone, il nuovo programma “Alla Rovescia “ha presentato molte novità ispirate prevalentemente al tema del Circo.

Una suggestione accesa dalle proposte di Arena del Sole che ha ospitato Il N’est Pas the-chinese-acrobatic-circus-of-henanEncore Minuit, di Compagnie XY e di Teatro Duse che ha accolto invece The Chinese Acrobatic Circus of Henan di The China Acrobatic Troupe, spettacoli che hanno registrato in totale oltre 4500 presenze di pubblico.

Proprio intorno a questa programmazione il Comune di Bologna ha realizzato un programma popolato dal fantasioso mondo circense, che da sempre affascina grandi e bambini, al quale ha naturalmente aderito Fondazione Cineteca con il ciclo di proiezioni “Cinema al Circo!” che ha appassionato circa 300 spettatori. Molto partecipate le performance di “In punta di piedi – festa dei trampolieri”, lo show itinerante che il 27 e 28 dicembre ha animato le strade del centro, appassionando un pubblico di oltre 3000 persone – di cui molte famiglie con bambini – e la dimostrazione sportiva di Highline che il 4 gennaio ha raccolto circa 5000 spettatori, a faccia in su in Piazza Maggiore, per ammirare gli atleti di Slackline Bologna ASD che hanno lasciato tutti con il fiato sospeso, proponendo una serie di esercitazioni a cielo aperto e prove di equilibrio su una fettuccia di poliestere a 25 eh4i0010photo-matteo-malaguttimetri d’altezza. Infine anche Il piccolo e suggestivo chapiteau di “Sotto il tendone di Cà” ha ospitato circa 300 persone e affascinato grandi e bambini con i poetici spettacoli realizzati dalla compagnia Ca’Luogo d’Arte diretta da Maurizio Bercini.

Agli spettacoli dedicati al circo si aggiungono anche l’amatissimo concerto della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna diretta Hirofumi Yoshida al Teatro Manzoni che ha incantato un pubblico di circa 1200 persone con la musica dei valzer più belli dei grandi compositori classici e l’apertura straordinaria di alcune delle sedi dell’Istituzione Bologna Musei che tra MAMbo, Museo Archeologico, Collezioni Comunali d’Arte e Museo Medievale ha contato oltre 3.300 visitatori (a fronte dei 1.834 visitatori dello scorso anno, dove per il 1° gennaio l’Istituzione aveva assicurato l’apertura di Museo Archeologico, Museo

Medievale, MAMbo e Museo Morandi e Museo per la Memoria di Ustica).

“I riscontri positivi in termini di numeri e di gradimento del pubblico ci hanno dato ragione ussarocartolinacover afferma l’assessore alla Cultura Bruna Gambarelli – e ci convincono che la strada da percorrere per la realizzazione di questo tipo di programmi culturali è quella di un lavoro condiviso con gli sponsor e con gli operatori della città che miri sempre di più al coinvolgimento di pubblici diversi, in diverse zone della città e in periodi di tempo più estesi. Per questo per il prossimo anno immaginiamo un programma che vada in questa stessa direzione, allargandosi sempre di più anche verso le periferie”.