Al via le prove di Frankenstein, la nuova produzione di Elsinor Centro di Produzione Teatrale

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FORLÌ – Il Teatro Giovanni Testori riapre dopo la chiusura estiva per la produzione di un nuovo spettacolo con la regia di Ivonne Capece, attrice, regista e fondatrice della compagnia (S)blocco5.

La nuova produzione di Elsinor Centro di Produzione Teatrale, ispirata all’opera di Mary Shelley Frankenstein, da cui prende il titolo, ha attraversato una fase di studio tecnico dedicato alle tecnologie immersive messe in campo per la costruzione dello spettacolo: cuffie wireless, ambientazioni virtuali e avatar olografici dialogheranno con attori reali, dando vita ad una drammaturgia interattiva.

Il progetto si inserisce nella più ampia cornice del progetto europeo PlayOn – New storytelling with Immersive Technologies, che vede Elsinor Centro di Produzione Teatrale partner italiano di un network di 9 teatri e 8 università europei impegnati nello studio delle nuove tecnologie immersive applicate al teatro.

Le prime fasi di studio per il progetto Frankenstein

Lo studio per la produzione di Frankenstein ha mosso i suoi primi passi un anno fa, con le riprese per i primi studi visivi, raccolti in un video e presentati a Dortmund, in Germania, nel mese di settembre, durante un meeting con i partner europei del progetto PlayOn, riscuotendo grande interesse.

Nell’autunno del 2021 il Teatro Testori ha ospitato i provini per la selezione di attrici e performer da inserire nel cast, portando a Forlì artiste da tutta Italia.

Conclusa la sessione di riprese per mettere a punto la parte video dello spettacolo, l’équipe tecnica e artistica è ora a lavoro con l’attrice che sarà fisicamente in scena, in dialogo con gli elementi video e interattivi.

Lo spettacolo verrà presentato al Teatro Testori nella nuova stagione 2022/2023.

 

 

 

 

CV IVONNE CAPECE
Ivonne Capece è regista, attrice e performer e nel 2015 fonda (S)blocco5 Centro di ricerca formazione e produzione teatrale e compagnia a cui si affianca nel 2016 la scenografa e costumista Micol Vighi. Tra teatro di parola a visione frontale, performance fisica e happening, il nucleo centrale Capece-Vighi incentra la sua ricerca partendo da un’estetica iconica, pittorica, in dialogo con una ricerca drammaturgica aspra e lirica, spesso elaborata a partire da materiali saggistici, che precipita in lavori sul “cromatismo umano”.
Nel 2022 presenta Lucy finalista Biennale College Teatro 2022 diretta da Stefano Ricci e Gianni Forte, sezione performance internazionale site-specific under40. Nel 2021 presenta THINKING BLIND, finalista Biennale College Teatro 2021 diretta da Stefano Ricci e Gianni Forte, sezione performance internazionale site-specific under40. Del 2020 è anche lo spettacolo 20/20, un confronto tra due bienni in cui l’Italia ha tremato, a distanza esatta di 100 anni uno dall’altro: il Biennio Rosso e il Biennio della Pandemia, in partnership con ELSINOR-Centro di Produzione Teatrale, finanziato da Regione Emilia Romagna e in collaborazione con Walter Valeri, assistente di Dario Fo e Franca Rame. 20/20 è vincitore del Bando per la Memoria 2020 di Regione Emilia Romagna finalista al Festival Teatrale di Resistenza 2021 Alcide Cervi. Affiancato a 20/20 la compagnia presenta quest’anno DUX PINK, uno spettacolo sulla Body History. Del 2016 il lavoro STUDI SU T: INDAGINI SULLA PROVVIDENZA a partire dalle opere LA MONACA DI MONZA e I PROMESSI SPOSI ALLA PROVA di Giovanni Testori.