A Banca dati nazionale le disposizioni anticipate di trattamento

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Trasferimento entro luglio delle Dat (originariamente testamento biologico). Inviate lettere ai disponenti. Chi non lo desidera può segnalarlo all’Ufficio di Stato civile del Comune

MODENA – Una comunicazione dello Stato civile comunale è stata inviata per posta a circa 400 cittadini e cittadine modenesi in quanto depositari in Comune di Disposizioni anticipate di trattamento (Dat, originariamente “testamento biologico”).

La comunicazione li avverte che le disposizioni depositate saranno inviate entro luglio alla Banca dati nazionale Dat e li informa su come fare qualora non vogliano (con mail a statocivileaire@cert.comune.modena.it entro il 30 maggio), e su come precisare, nel caso ne fosse stato indicato più d’uno, il nome del fiduciario che scelgono (in assenza di specifica va nella banca dati il primo indicato).

Le legge 219 del 2017 ha dato pieno riconoscimento al diritto di tutti di esprimere anticipatamente rispetto a eventuali situazioni di incoscienza e incapacità, le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Il Decreto del ministero della Salute n.168/2019 entrato in vigore l’1 febbraio 2020 ha dato piena attuazione alla legge 219 istituendo la Banca nazionale delle Dat che sarà accessibile ai medici nel momento in cui dovranno occuparsi delle cure di persone disponenti in stato in incapacità, e avrà la funzione di rendere facilmente recuperabili le volontà personali e il nome del fiduciario a ospedali e strutture sanitarie.

Il cittadino non deve far nulla per far pervenire la Dat alla Banca dati nazionale, che la riceverà per via telematica dall’Ufficio di Stato civile del Comune di residenza.

Le copie cartacee delle Dat verranno sempre conservate in Comune allo Stato civile, a disposizione dei titolari e del fiduciario. Il Comune se non riceve il diniego provvede all’invio. Il mancato invio della copia delle Dat non corrisponde alla revoca dell’iscrizione nel registro comunale da farsi espressamente al Comune di Modena che in questo caso trasmette la revoca alla banca dati nazionale.

Il ministero della Salute sul suo sito web (www.salute.gov.it ) garantisce la possibilità di cancellare in qualsiasi momento su richiesta dei titolari le Dat ricevute. Le richieste da Modena saranno inviate con l’assistenza del Comune. In questi giorni di decreti per contrastare la diffusione del Coronavirus, il servizio non concede regolarmente appuntamenti al fine di ridurre, salvo emergenze, gli accessi agli uffici, gli spostamenti e i contatti tra persone.

Non appena sarà nuovamente possibile, le persone che intendono esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari potranno recarsi all’Ufficio di Stato civile in via Santi 40, previo appuntamento on line (dalla pagina web www.comune.modena.it/dat con le informazioni sul tema) o al telefono (059 2032421). Presentando la Disposizione anticipata di trattamento, l’interessato otterrà anche l’iscrizione nella Banca dati nazionale.

Coloro che necessitano di aiuto per la stesura delle Dat possono rivolgersi anche alle associazioni di riferimento che si occupano del tema, ad esempio Libera Uscita (www.associazioneliberauscita.it) e Arci (www.arcimodena.org).