Question Time, chiarimenti su coronavirus e situazione del personale ospedaliero

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BOLOGNA – L’assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda del consigliere Gian Marco De Biase (Gruppo misto, Al centro Bologna) coronavirus e situazione del personale ospedaliero. La risposta è stata letta dall’assessore Claudio Mazzanti.

La domanda del consigliere De Biase

“Visti gli articoli di stampa apparsi in merito all’incidente automobilistico capitato ad un infermiere sulla via di casa dopo un turno di lavoro in ospedale di 11 ore, visto che all’incidente è seguito un verbale delle forze dell’ordine perché “il conducente del veicolo non era in grado di conservarne il controllo”, considerati i numerosi appelli lanciati dalle associazioni degli infermieri e dei medici sulla carenza dell’organico nelle strutture ospedaliere che causano soprattutto in questo periodo di crisi epidemiologica turni massacranti al personale medico; che la maggior parte del personale reclutato questa primavera è stato assunto per soli tre mesi; considerato infine che anche il presidente dei medici Pizza ed i primari dei vari reparti sono al collasso e che per far fronte ai nuovi reparti Covid gli altri reparti vengono ridimensionati o chiusi, pongo la seguente domanda d’attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema e per sapere dall’Amministrazione: se è conoscenza di tale problematica; se intende sollecitare gli organismi competenti ad indire concorsi pubblici per assunzione a tempo indeterminato di personale medico ed infermieristico; se sono allo studio progetti, in collaborazione con AUSL e ordine dei medici e degli infermieri, che possano limitare al minimo i tragitti del personale sanitario da e per il posto di lavoro.(esempio convenzioni con hotel e / o con strutture ricettive ecc)”.

La risposta dell’assessore Barigazzi letta in aula dall’assessore Mazzanti

“Gentilissimo consigliere, a seguito della sua domanda di attualità ho chiesto riscontro alle Aziende Sanitarie, che mi hanno inviato una nota che le riporto integralmente.
‘Con specifico riferimento a quanto riportato dagli organi di stampa in relazione all’incidente stradale che ha visto coinvolto un infermiere dell’Ospedale Maggiore, si desidera rappresentare come il turno ordinario di lavoro notturno sia strutturato nel rispetto dell’ art . 27 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del 21/5/2018, che nel riprendere quanto stabilito all’art. 7 del D.lgs n.66/2003, prevede almeno 11 ore di riposo tra un turno di lavoro e l’inizio del turno successivo. Al riguardo si precisa altresì che la durata del turno notturno risulta essere prevalentemente di 11 ore in tutte le unità assistenziali aperte 24 ore su 24 dell’Azienda Usl di Bologna.
Il turn over del personale infermieristico e del personale di supporto impiegato nelle aziende sanitarie di Bologna e provincia, è garantito al 100%.
Durante la prima ondata epidemica, quando i concorsi sono stati sospesi in coerenza con le indicazioni relative alle misure di sicurezza da mettere in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus Sars CoV-2, si è proceduto ad assunzioni di personale infermieristico con contratti a tempo determinato della durata di 3 anni.
È inoltre in corso lo svolgimento di un concorso per infermieri al quale stanno partecipando oltre 4000 candidati per i quali cominceranno lunedì prossimo le prove orali, mentre sono già state espletate le prove scritte e pratiche. La graduatoria da cui potere attingere sarà dunque disponibile dalla prima metà di dicembre.
Inoltre, sempre a dicembre, si terrà anche la sessione di laurea infermieristica che renderà disponibili ulteriori operatori ai quali attingere in caso di necessità.
Preme sottolineare che questa organizzazione ha consentito nel periodo dall’11 giugno all’11 ottobre, di garantire al personale infermieristico un giusto periodo di ferie di almeno 15 giorni consecutivi.
Sul fronte del personale medico le Aziende sanitarie di Bologna e provincia, hanno garantito il turn-over del 100%, potenziando ulteriormente la dotazione di medici particolarmente coinvolti nella gestione dell’epidemia Covid-19. Sono stati infatti assunti a vario titolo 118 medici in Ausl e 88 medici in Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Sant’Orsola.
Quanto alle attività intraprese per il personale sanitario al fine di limitare il tragitto casa-lavoro, la Fondazione Policlinico Sant’Orsola Onlus ha attivato dal primo ottobre, d’intesa con il Policlinico e con l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bologna, un servizio di foresteria per dare al personale pendolare la possibilità di rimanere a dormire a Bologna quando i turni renderebbero difficile tornare al proprio domicilio. Il servizio richiede al dipendente un contributo massimo di 15 euro, mentre il resto è a carico della Fondazione Sant’Orsola. Il servizio proseguirà oltre l’emergenza sanitaria.
Da lunedì 9 novembre la Fondazione Sant’Orsola per l’emergenza sanitaria attiverà invece un servizio ulteriore di alloggio, in questo caso gratuito per il personale attraverso una convenzione con Federalberghi per chi lavora nei reparti Covid-19 e nei Pronto Soccorso, senza limiti di pernottamenti, e per chi viene assunto dopo il primo novembre, in qualsiasi reparto presti servizio, per un periodo massimo di un mese, in attesa che trovi autonomamente una sistemazione definitiva.
Entrambi i servizi sono sostenuti grazie alle donazioni e non utilizzano risorse pubbliche. La Fondazione Sant’Orsola ha proposto all’Azienda Usl Bologna, che ha confermato l’adesione, di estendere entrambi i servizi anche ai dipendenti dell’Azienda territoriale, come già avvenuto durante la prima emergenza, tra marzo e giugno, alle medesime condizioni’ “.