9 e 10 maggio: architettura in Europa, due convegni internazionali all’Università di Parma

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PARMA – Il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma organizza il 9 e 10 maggio due convegni con ospiti internazionali. L’iniziativa, che si inserisce nelle attività del Corso di Dottorato del Dipartimento, si articola in due giornate di divulgazione scientifica aperte a studenti, ricercatori, professionisti e al pubblico interessato: nella prima si propone una riflessione su alcune ricerche progettuali che indagano il rapporto tra tessuto urbano e assetti strutturali; nella seconda un’indagine sulle relazioni tra maestri e allievi della “Scuola di Porto” individuando percorsi comuni e esercizi di discontinuità.

Responsabile scientifico dei due appuntamenti, che si svolgeranno al Campus Scienze e Tecnologie (Sala congressi Plesso Aule delle Scienze), è Dario Costi, docente di Composizione architettonica e urbana all’Università di Parma.

Martedì 9 maggio alle 14.30 il seminario Progetto urbano I Città possibile. Esplorare l’anima e la struttura dei luoghi (a cura di Emaunuele Ortolan) propone una riflessione a partire dalla crisi delle logiche insediative urbane che ha condotto la città contemporanea a una progressiva perdita di relazioni tra assetti strutturali e tessuto urbano, oltre a una dissolvenza dei rapporti con il contesto territoriale circostante. Questo scenario si riflette su due fronti: uno testimonia la mancanza del legame costitutivo tra la dimensione infrastrutturale e il sistema insediativo, l’altro certifica l’assenza di identità dei luoghi indotta da trasformazioni urbane concepite come singole operazioni di architettura prive di visione a lungo termine e slegate da un’ottica d’insieme.

Il convegno si propone di riportare un quadro delle condizioni in essere e delle azioni intraprese in alcune città italiane ed europee, presentando progetti architettonici alla scala urbana capaci di dare risposte concrete agli aspetti strutturali della città contemporanea. I progetti e le ricerche riflettono infatti sulla dimensione organizzativa del tessuto urbano e dei territori rimanendo accomunati da un approccio metodologico che, attraverso l’architettura, ha l’obiettivo di disvelare l’identità dei luoghi e di riscoprirne la struttura, sintetizzando le contraddizioni, le problematiche, le strategie territoriali, gli strumenti e gli attori coinvolti, le scelte politico-amministrative e talvolta la loro assenza.

Mercoledì 10 maggio alle 14 il secondo seminario, Genealogia e attualità di una Scuola a Porto. Le (dis)continuità del progetto (a cura di Andrea Fanfoni), si propone come momento per una riflessione sul contesto culturale che ha animato la Scuola di Architettura di Porto e come osservatorio delle esperienze progettuali e didattiche più recenti attraverso le testimonianze di due architetti/professori portuensi. Il seminario intende continuare una ricerca volta a individuare all’interno di pratiche autonome i caratteri comuni tramandati dal riconosciuto metodo pedagogico della “Scuola” ma anche identificare le discontinuità e le nuove tendenze apportate da rinnovate linee di ricerca che guardano a soluzioni, esperienze e sensibilità lontane dal Portogallo. Il programma si divide in tre sezioni. Nella prima tre studiosi eseguiranno tre letture mirate relative all’esperienza di trasmissione del sapere tra maestri e allievi, individuando all’interno di rapporti bilaterali costruiti dentro e fuori la “Scuola” differenze ed elementi di discontinuità. Nella seconda due progettisti portuensi sono stati invitati per parlare del loro rapporto tra mestiere dell’architetto e ruolo di professori nelle due Università di Architettura che in questo momento rappresentano l’eredità principale della “Scuola” (Porto e Coimbra). Nella terza quattro architetti e professori italiani forniranno uno sguardo originale in merito a esperienze, influenze e insegnamenti del progetto riconducibili al contesto culturale portuense che possano fornire un ulteriore contributo di riflessione per una ricerca aperta.

Di seguito i programmi dettagliati delle due giornate

Progetto urbano | Città possibile. Esplorare l’anima e la struttura dei luoghi

Martedì 9 maggio, ore 14.30 – Sala Congressi Plesso Aule delle Scienze

ore 14.30 – SALUTI

Andrea Spagnoli

Coordinatore del Corso di Dottorato del Dipartimento di Ingegneria e Architettura

Michele Zazzi

Presidente del Corso di Laurea in Architettura e Città Sostenibili

ore 14.45 – INDAGINI E PROGETTI INTORNO ALLA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA DEI CONTESTI

Trieste, Cividale del Friuli, Gorizia | La misura del possibile

Giovanni Fraziano, Università di Trieste

Fiume | The Field of Intervention

Špela Hudnik, Università di Ljubljana

Göteborg | Tradizione e rinnovamento – frammenti di una storia urbana

Johan Linton, Chalmers University of Technology, Göteborg, Svezia

Ancona e il suo porto: attualità di un rapporto mancato

Antonello Alici, Università Politecnica delle Marche

Parma | La reinvenzione contemporanea della memoria e le relazioni attraverso la città d’oro

Dario Costi, Università di Parma

Link per seguire il convegno da remoto: https://bit.ly/3VyBojo

Genealogia e attualità di una Scuola a Porto. Le (dis)continuità del progetto

Mercoledì 10 maggio, ore 14 – Sala Congressi Plesso Aule delle Scienze

SALUTI

Antonio Montepara

Direttore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura

Andrea Spagnoli

Coordinatore Corso di Dottorato del Dipartimento di Ingegneria e Architettura

Andrea Zerbi

Presidente del Consiglio di corso di studi in Architettura Rigenerazione Sostenibilità

INTRODUCE

Dario Costi

Docente di Composizione Architettonica e Urbana, Università di Parma

Ore 14.15 – ESERCIZI DI DISCONTINUITÀ

Cosa Fernando Távora non ha imparato da Carlos Ramos

Giovanni Leoni, Università di Bologna

Cosa Álvaro Siza non ha imparato da Fernando Távora

Antonio Esposito, Università di Bologna

Cosa Eduardo Souto de Moura non ha imparato da Álvaro Siza

Marco Mulazzani, Università di Ferrara

Ore 15.15 – OGGI. MESTIERE E SCUOLA | PORTO E COIMBRA

“Erano brevi, i maestri dell’ispirazione”: perché Porto (non) è una scuola.

Elisa Pegorin, Università IUAV di Venezia

Eredi / Eretici
Graça Correia Ragazzi, Universidade do Porto

[Ri] immaginare un luogo
José Fernando Gonçalves, Universidade de Coimbra

Ore 17.00 – SGUARDI DALL’ITALIA

Nella reciprocità. Fernando Távora e il valore pedagogico dello spazio

Carlotta Torricelli, Università Roma Tre

Progetto: operazione di sintesi didattica

Carlo Gandolfi, Università di Parma

Álvaro Siza e Eduardo Souto de Moura in Sicilia. Incontri, progetti, didattica e ricerca

Luciana Macaluso, Università di Palermo

Souto Moura, sul metodo pedagogico. Tra le righe, inquieti punti di domanda e perentori punti esclamativi

Barbara Bogoni, Politecnico di Milano

Link per seguire il convegno da remoto: https://bit.ly/3pfh0aI