18Erfestival: Richard Galliano con Filarmonica Toscanini e M.Mercelli domani al Teatro Diego Fabbri

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ERFFORLÌ – Mercoledì 25 luglio alle ore 21.00, presso il Teatro Diego Fabbri, a Forlì, andrà in scena un concerto straordinario frutto di una collaborazione internazionale con il maestro della fisarmonica Richard Galliano. Saranno eseguiti brani di Sollima, Piazzolla, Vivaldi e dello stesso Galliano, con un concerto originale scritto su commissione ERF. Interpreti d’eccezione saranno Massimo Mercelli al flauto e la Filarmonica Arturo Toscanini.

Richard Galliano è uno dei più grandi ed eclettici fisarmonicisti di tutti i tempi, capace di spaziare in ogni genere musicale. Partito dalla classica e approdato al jazz come in un sogno, Galliano è l’unico fisarmonicista a registrare con la famosa etichetta tedesca Deutsche Grammophon. Cominciò a suonare all’età di quattro anni, sotto l’influenza del padre. Dopo un periodo di studio all’Accademia di Nizza, Galliano si imbatté nel jazz e ne rimase folgorato, impressionato soprattutto dal trombettista Clifford Brown e dalla sua timbrica. Innamorato delle armonie e del ritmo, rimase però fedele al proprio strumento, riuscendo a inventare un percorso musicale adatto alla fisarmonica – fino ad allora abbastanza ignorata nelle composizioni jazz. I suoi maestri furono Piazzolla, che gli consigliò di inventare lo stile francese New Musette così come lui aveva inventato il New Tango, e Chet Baker, Eddy Louiss e Ron Carter per il jazz, mentre Charles Aznavour e Serge Gainsbourg lo ispirarono per la musica francese. Ma la sua volontà di ibridazione è rimasta intatta durante tutta la carriera. Seppur immerso nel jazz, nelle sonorità di sua invenzione, non ha dimenticato le origini della classica: un esempio ne è il suo “Bach Project”, che ha battuto ogni record di vendita per la musica classica con 50.000 copie solo nel 2010. Galliano, oltre cinquanta album all’attivo, una carriera costellata dalle collaborazioni con numerosi musicisti leggendari, sarà accompagnato dalla Filarmonica Toscanini e da Massimo Mercelli al flauto.

Il momento topico del concerto sarà l’esecuzione del brano originale Jade, scritto da Richard Galliano su commissione ERF, che il grande maestro ha voluto dedicare a Massimo Mercelli, e che ha così descritto: “Dedicato al mio caro amico Massimo Mercelli, magnifico concertista flautista, ‘Jade Concerto’ è un pezzo che ho scritto pensando alla volubilità del flauto, al virtuosismo e al suono affascinante di Massimo Mercelli. Il primo movimento è, possiamo dire, un valzer “New Musette” tinto di jazz e di swing. Il secondo movimento, una pavana che esplora il suono soave del flauto basso e l’evocazione poetica di una malinconica melodia parigina con uno sfondo di vedute di Parigi: Montmartre, le rive della Senna. Per quanto riguarda il terzo movimento, un movimento perpetuo alla maniera di un chorinho brasiliano che usa tutto il virtuosismo, il ritmo, tutti i possibili dialoghi tra il flauto e l’insieme di archi. “Jade Concerto” è un’ode alla gioia di vivere, all’allegria, alla felicità.”

La Filarmonica Arturo Toscanini, fiore all’occhiello della Fondazione che ne porta il nome, nata a Parma, città dove nacque e si specializzò proprio il Maestro, grazie all’esperienza trentennale dell’Orchestra Regionale Emilia Romagna, è oggi più che matura sul piano artistico. Affondando le radici nell’Orchestra Ducale ordinata a Parma da Niccolò Paganini nel 1835/36, la Filarmonica ha continuato a evolversi fino ai Maestri contemporanei. Ha avuto modo di essere diretta da nomi come Mehta, Rostropovich, Tate e Temirkanov. La costante innovazione delle strategie musicali, associata al rigore dell’approccio artistico, ha inoltre indotto al recente ampliamento del repertorio, esteso fino ad alcuni brani contemporanei – di cui il Progetto Galliano, composto contemporaneamente da brani contemporanei, brani inediti e ri-contestualizzazioni del classico, è un esempio lampante.

Massimo Mercelli, invece, flautista magistrale e direttore artistico dell’Emilia Romagna Festival, oltre ai numerosi premi, vanta importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori: hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute di personalità del calibro di Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Morricone, Sollima – oltre a, naturalmente, Richard Galliano. Solista di fama mondiale, ha suonato nelle maggiori sedi concertistiche del mondo, dalla Carnegie Hall di New York alla Filarmonica di Berlino, dal Gasteig di Monaco alTeatro Colon di Buenos Aires.

Il concerto, parte di un progetto musicale internazionale, ha debuttato in prima assoluta a Izmir (Turchia – 1 luglio 2018) e sarà portato anche a Città del Messico (ottobre 2018), come un immenso laboratorio itinerante.

emilia romagna festival
presenta

Richard Galliano
fisarmonica

Filarmonica Arturo Toscanini
Massimo Mercelli, flauto

Musiche di Sollima, Piazzolla, Vivaldi, Galliano (su commissione ERF)

Mercoledì 25 luglio – ore 21.00
FORLÌ – Teatro Diego Fabbri

Ingresso Platea 15€ – Galleria 10€
Gratuito fino ai 10 anni di età

Programma
Giovanni Sollima
Contrafactus flauto ed archi

Astor Piazzolla
Milonga del Angel per violino e archi

Richard Galliano
Jade Concerto per flauto ed archi
Valse Musette
Pavane
Chorhino

Richard Galliano
Opale Concerto per fisarmonica e orchestra d’archi

Astor Piazzolla
Contrabajeando per contrabbasso e archi

Astor Piazzolla
Primavera Porteña

Antonio Vivaldi
Concerto n. 2 in sol minore RV 315  “L’Estate” per violino e archi RV 315
(revisione e trascrizione per fisarmonica e archi di Richard Galliano)

Richard Galliano
La Valse à Margaux per flauto, fisarmonica e archi
[…]- Trio (Misterioso)

Curricula artisti
Richard Galliano è nato il 12 dicembre 1950 a Cannes (Francia). Quando sembrava che la fisarmonica non avrebbe mai dovuto incontrare solisti di grande spicco e fosse uno strumento con cui sarebbe stato impossibile swingare, è apparso Richard Galliano a imporre la stessa dignità riservata a tromba e sassofono che sono gli strumenti guida della musica jazz. Ispirato da sincera ammirazione per l’amico Astor Piazzolla, inventore del Tango Nuevo, Richard Galliano è riuscito, grazie al suo “New Musette”, a rivitalizzare una tradizione tipicamente francese e che, si pensava non avrebbe mai incontrato innovatori.
Figlio di Lucien Galliano, professore di fisarmonica di origine italiana, Richard ha cominciato a suonare la fisarmonica a quattro anni. Parallelamente all’apprendistato, frequenta il Conservatorio di Nizza dove studia l’armonia, il contrappunto e il trombone. A 14 anni, scopre il jazz di Clifford Brown del quale trascrive i chorus e si stupisce del fatto che la fisarmonica sia così poco presente in questa musica.
È così che si interessa ai fisarmonicisti brasiliani, scopre gli specialisti americani che si sono iniziati al jazz (Tommy Gumina, Ernie Felice, Art Van Damme) e i maestri italiani (Felice Fugazza, Volpi, Fancelli), per rifiutare del tutto il modo di suonare che domina nell’Esagono. Nel 1973, Galliano arriva a Parigi dove affascina Claude Nougaro. Per tre anni, avrà il posto di arrangiatore, quello di capo d’orchestra ed anche di compositore in un gruppo nel quale incontra veri e propri jazzmen. Partecipa anche a molte sedute di registrazione nel campo della musica leggera (Barbara, Serge Reggiani, Charles Aznavour, Juliette Gréco, etc.) e in quello di musiche da film. Dall’inizio degli anni 80, frequenta sempre più frequentemente jazzmen di ogni genere con i quali pratica l’improvvisazione: Chet Baker, Steve Potts, Jimmy Gourley, Toots Thielemans, il violoncellista Jean-Charles Capon (con cui incide il suo primo disco), Ron Carter (con cui registra in duo nel 1990), etc. Nel 1988 Richard Galliano crea il celeberrimo festival “Les Nuits de Nacre” di Tulle che dirigerà per 5 anni come direttore artistico.
Nel 1991, seguendo i consigli di Astor Piazzolla, che ha incontrato nel 1983 in occasione di un lavoro per musica di scena per la Comédie-Française, Richard Galliano torna alle sue radici, al repertorio tradizionale composto di valzer musette, di java, di tango che da molto aveva messo da parte. Riavvicinandosi allo stile di Gus Viseur e di Tony Murena, Richard Galliano permette alla fisarmonica di liberarsi dalla sua immagine vecchiotta grazie ad un lavoro sul concetto ritmico del 3 tempi, cioè un’altra concezione del ritmo, un cambiamento nelle armonie, che l’avvicina al jazz. Realizzato con Aldo Romano, Pierre Michelot e Philip Catherine, il suo disco-manifesto New Musette (Label bleu) riceve il premio Django-Reinhardt dell’Accademia del jazz nel 1993, un premio che lo riconosce “musicista francese dell”anno”.
Esce una serie di dischi nei quali Richard Galliano manifesta, suonando su un modello Victoria che non lascia più, grande facilità nell’adattare la fisarmonica alle libertà del jazz. Galliano si dimostra virtuoso nel fraseggiato, liberato da ogni complesso, dotato di grande ricchezza nella sonorità, esperto nell’ abbattere le barriere nelle musiche, grazie ad uno strumento che va oltre i confini.
Nel 1996, attraversa l’Atlantico per registrare il suo New York Tango accanto a George Mraz, Al Foster e Biréli Lagrène. Un disco che riceve l’ambito premio Victoire de la Musique. La fama di Richard Galliano diventa sempre più internazionale e le collaborazioni si moltiplicano. Suona in duo con delle personalità così diverse come Enrico Rava, Charlie Haden, Michel Portal (nel 1997, Blow Up fu un grande successo commerciale con 100 000 esemplari venduti), il suo collega Antonello Salis, e l’organista Eddy Louiss (2001).
Per anni, rimane fedele al trio che forma con Daniel Humair e Jean-François Jenny-Clarke (dal 1993 fino alla scomparsa del contrabbassista nel 1998) e poi propone di nuovo questo progetto nel 2004 con una ritmica “newyorkese” composta di Clarence Penn e Larry Grenadier. Incontra musicisti come Jan Garbarek, Martial Solal, Hermeto Pascoal, Anouar Brahem, Paolo Fresu e Jan Lundgren, Gary Burton… Nel 1999, presenta le proprie composizioni accanto a quelle di Astor Piazzolla con un’orchestra da camera. Questo progetto continua nel 2003 in Piazzolla Forever, omaggio nel quale Galliano suona di nuovo i brani del suo mentore.
Dotato di una rara polivalenza, Richard Galliano si esprime musicalmente in qualsiasi contesto, dal solo (si pensi al “Paris Concert” registrato al Châtelet di Parigi nel 2009) fino al big band (con il Brussels Jazz Orchestra del 2008). Ormai riconosciuto come solista di eccezione, continua ad esplorare un vasto ventaglio di musiche, senza abbandonare né il lirismo che è il tratto fondamentale della sua personalità musicale quando registra le balads di “Love Day” con Gonzalo Rubalcaba, Charlie Haden e Mino Cinelu, né la “French Touch” che gli permette, grazie al trombettista Wynton Marsalis, di proporre una relazione fra Billie Holiday e Edith Piaf. Preoccupato di trasmettere la sua ricca esperienza, è autore, accanto a suo padre Lucien Galliano, di un metodo per fisarmonica che riceve nel 2009 il premio Sacem per la Migliore didattica. Nel 2010 Richard Galliano firma un contratto d’esclusività discografica con la Deutsche Grammophon. Registra un CD interamente dedicato alla musica di J. S. Bach (con 40.000 vendite, diventa la migliore vendita di musica classica dell’anno). Nel 2011 realizza un nuovo CD dedicato alle musiche di film di Nino Rota, accanto a John Surman al sassofono soprano. Richard Galliano fa una lettura assolutamente jazz delle celeberrime melodie de “La Strada” “Il Padrino” (il disco inizia con un assolo di Richard Galliano al trombone), “La Dolce Vita”, “Amarcord”, “Otto e Mezzo”.
Ormai, Richard Galliano è il solo fisarmonicista concertista che ha il privilegio di registrare dischi per il prestigioso label tedesco (allo stesso titolo di Pierre Boulez, Hélène Grimaud, Daniel Barenboim, Chick Corea…). Il suo sogno di adolescente si è finalmente realizzato all’età di… 60 anni.
La Filarmonica Arturo Toscanini, che ha la sua sede a Parma, nell’Auditorium Paganini disegnato da Renzo Piano, è il punto d’eccellenza dell’attività produttiva della Fondazione Arturo Toscanini, maturata sul piano artistico nella più che trentennale esperienza dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e nell’antica tradizione musicale che affonda le proprie radici storiche nell’Orchestra Ducale riordinata a Parma da Niccolò Paganini nel 1835/36. Oggi una delle più importanti orchestre sinfoniche italiane, la Filarmonica si è esibita sotto la guida Maazel, Masur, Mehta, Prêtre, Rostropovich, Tate e Temirkanov. Consensi entusiastici di pubblico e critica hanno salutato debutti e ritorni nelle maggiori sale da concerti di tutto il mondo in città quali Washington, New York, Parigi, Madrid, Barcellona, Amburgo, Mosca, Lucerna, Budapest, Bucarest, Varsavia, Gerusalemme, Tel Aviv, Tokyo, Pechino. Tra i numerosi solisti di cui la Filarmonica Arturo Toscanini vanta la collaborazione vanno citati: Accardo, Bahrami, Bollani, Bostridge, Brunello, Faust, Fresu, Flórez, Gutman, Isserlis, Koopman, Krylov, Lemper, Maisky, Mintz, Pogorelich, Ughi, Thibaudet, Vengerov. La costante innovazione delle strategie musicali, associata al rigore dell’approccio artistico, ha indotto al recente ampliamento del repertorio, esteso dai capisaldi del XIX secolo verso le frontiere del XX, fino agli avamposti del presente. A questo passo è corrisposto l’invito rivolto ad una nuova rosa di direttori, tutti appartenenti alla giovane generazione ma già pienamente affermati a livello internazionale. Dal 2006 ad oggi si sono così avvicendati sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini i nomi di Kazushi Ono, che ne è stato Direttore ospite Principale tra il 2012 e il 2015, Vladimir Jurowski, Tugan Sokhiev, Juraj Valčuha, Rinaldo Alessandrini, Michele Mariotti, Wayne Marshall, Pietari Inkinen, Roberto Abbado, John Axelrod e James Conlon. Dal giugno 2014 Francesco Lanzillotta è stato nominato Direttore Principale. Dal 2007 essa è l’orchestra residente del Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra Arturo Toscanini e dal 2012 è partner artistico del Festival Verdi di Parma. Il 27 gennaio 2016, presso la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium di Roma e in diretta su RAI5, ha tenuto, diretta da Yoel Levi, il concerto nazionale a ricordo della Giornata della Memoria. Dal gennaio 2017 l’Orchestra si è trasferita nella sua nuova sede, il Centro di Produzione Musicale “Arturo Toscanini”, situato nel Parco Eridania, a pochi metri dall’Auditorium Paganini. Il Centro, che comprende due grandi sale prove, cinque sale piccole, una sala conferenza, uffici e magazzini, può ospitare attività congressuale e comprende la Sala Ipogea, capace di 350 posti, collegata direttamente all’Auditorium. Il giovane direttore inglese Alpesh Chauhan è stato nominato Direttore Principale dell’orchestra a partire dal settembre 2017.
Partener Istituzionale della Filarmonica Arturo Toscanini è HERA Comm, Società del gruppo Hera; partener Istituzionale della Fondazione Arturo Toscanini è CePIM – interporto di Parma.
Massimo Mercelli è il flautista al mondo che vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori: hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute di personalità del calibro di Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Galliano, Morricone, Sollima.
Allievo di Maxence Larrieu ed André Jaunet, Massimo Mercelli ha intrapreso la carriera di solista e suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo: Carnegie Hall di New York, Filarmonica di Berlino, Gasteig di Monaco, Teatro Colon di Buenos Aires, Mozarteum di Salisburgo, Concertgebouw di Amsterdam, San Martin in the Fields e Wigmore Hall di Londra, Čajkovskij Hall di Mosca, Parco della Musica di Roma, Filarmonica di San Pietroburgo e nei festival di Ljubljana, Berlino, Santander, Vilnius, San Pietroburgo, Bonn, Rheingau, Jerusalem, collaborando con artisti quali Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki, Philip Glass, Ennio Morricone, Luis Bacalov Peter-Lukas Graf, Maxence Larrieu, Aurèle Nicolet, Anna Caterina Antonacci, Ramin Bahrami, Albrecht Mayer, Gabor Boldowsky, Jan Latham Koenig, Catherine Spaak, Susanna Mildonian.
L’11 settembre 2006 ha suonato presso l’auditorium dell’ONU, a New York. Nel 2008 si è esibito alla Filarmonica di Berlino e alla Sala Grande del Conservatorio di Mosca in un galà con Yuri Bashmet e Gidon Kremer ed ha eseguito la prima mondiale di Vuoto d’anima piena di Ennio Morricone sotto la direzione del maestro. Ha partecipato, alla Filarmonica di Varsavia, al festival dedicato ai 75 anni di Krzysztof Penderecki. Nella stagione 2009-10 ha suonato al Teatro Nazionale di Praga con Denice Graves, in Cina per l’Expo, al MiTo festival di Milano, al MusikVerein di Vienna. Ha effettuato la 1° esecuzione mondiale del concerto per flauto ed orchestra di Michael Nyman a lui dedicato.
Nel settembre 2012 è uscito il cd “Massimo Mercelli performs Philip Glass” con l’integrale della musica per flauto di Philip Glass edito da Orange Mountain Record.
Nel 2013-14 ricordiamo l’uscita del cd Bach Flute Sonatas con Ramin Bahrami per DECCA, la prima mondiale del nuovo concerto a lui dedicato da Sofia Gubaidulina e la partecipazione al concerto di apertura del Festival per gli 80 anni di Krysztoff Penderecki alla Filarmonica di Varsavia e al concerto dedicato all’Italia a Sochi durante le Olimpiadi.
É stato membro della giuria dei numerosissimi concorsi internazionali tra cui ricordiamo i concorsi di Ginevra, Parigi, New York, Pechino. Apprezzato didatta ha tenuto master class e docenze in Università e Conservatori di tutto il mondo.
Negli anni a seguire ricordiamo l’uscita del cd Bach Flute Sonatas con Ramin Bahrami per DECCA, la prima mondiale del nuovo concerto a lui dedicato da Sofia Gubaidulina e la partecipazione al concerto di apertura del Festival per gli 80 anni di Krysztoff Penderecki alla Filarmonica di Varsavia e al concerto dedicato all’Italia a Sochi durante le Olimpiadi.
Nel ottobre 2017 è stato l’unico italiano del pool di direttori delle kermesse e dei teatri più noti d’Europa invitati dal Ministro della Cultura della Repubblica Popolare Cinese a partecipare a un viaggio in Cina per approfondire la conoscenza sulle maggiori realtà  culturali  cinesi.
Nel gennaio 2018 sono stati trasmessi su RAI5 una serie di documentari dedicati a lui e a Ramin Bahram sulle Sonate di Bach. È in uscita per Decca il nuovo cd Bach SansSouci  sempre con Ramin Bahram.
Tra gli impegni futuri ricordiamo la prima esecuzione del Jade concerto a lui dedicato da Richard Galliano al Festival di Izmir e quella di Warum di Sofia Gubaidulina, anche esso a lui dedicato, al Teatro alla Scala di Milano e il nuovo concerto di David Chapela a Buenos Aires e Los Angeles.
Per la sua attività di promotore della Musica è stato due volte premiato dal commissario europeo per la cultura Jan Figel e dal vice ministro alla cultura francese (Praga, Università e Parigi, Centre Pompidou).

Info sul luogo
https://www.emiliaromagnafestival.it/2017/06/14/forli-teatro-diego-fabbri/
Indirizzo: Forlì (FC); Teatro Diego Fabbri, Corso A. Diaz, 47

Programma dettagliato: www.emiliaromagnafestival.it

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Ufficio Stampa ERF
Michela Giorgini